B-Movies e Cinema Trash


Club fiorentino per la visione e l'apprezzamento di B-movies e cinema Trash! Clicca qui per maggiori informazioni. Nuove recensioni ogni due settimane circa.

Serata Marcia: Lunedì 29 Marzo 2010

Ieri sera, come sempre, Serata Marcia nel sempre più epico Salotto dello Schioppo. Da segnalare un'assenza pesante, quella nientepopodimeno che del Drugo, costretto a casa dalla malattia. Mancava anche Lotus, ma quel maledetto scoppiascoregge ormai sempre più spesso ci snobba per giocare a Warhammer Online. Verrà il giorno che scopriremo come fargli saltare sistematicamente la connessione ADSL ogni lunedì sera fino al giorno dopo, ma fino ad allora dovremo sopportare le sue frequenti assenze.

Fatti tutti i conti del caso manca più spesso di me e io abito a novanta chilometri di distanza. Ma stiamo divagando.

Il primo film è stato scelto senza neanche tirare il dado - forse la prima proposta di Sade che non viene brutalmente ignorata da qualche mese a questa parte. Si trattava di un poliziottesco col nostro caro vecchio amico Maurizio Merli, "L'infame, Il Cinico, Il Violento", seguito di "Roma a Mano Armata". Leggermente inferiore al suo predecessore, ma comunque divertente - avrebbero dovuto solo aggiungere qualche sparatoria e un po' di dramma per morti amiche. In compenso ci viene mostrato un commissario Tanzi all'avanguardia tecnologica rispetto al primo, con una notevole scena in cui schiva dei fili di lana rossa che avrebbero dovuto essere i raggi di un impianto d'allarme a fotocellule. Da segnalare il fatto che il film era palesemente rippato da una cassetta registrata in casa per cui si vedevano alcuni pezzi di pubblicità ogni tanto e soprattutto la qualità era talmente bassa che per vedere l'immagine non troppo sgranata abbiamo usato solo una porzione del vasto schermo in dotazione.

Come seconda pellicola, il dado ci ha propinato "Living Hell", un discutibile (ma recente) horror in cui i protagonisti affrontavano la minaccia della temibile computer-grafica. In realtà avrebbe dovuto essere un'arma biologica, delle radici che stritolavano ogni forma di vita e capaci di trarre nutrimento dal calore e dalla luce (quindi le esplosioni le rafforzavano, rendendole il nemico naturale degli U.S.A.) ma gli effetti speciali erano tanto imbarazzanti che più che "Radici in CG" erano "CG vagamente somigliante a radici". Se non altro la qualità dell'immagine era buona.

Film Visionati: L'Infame, Il Cinico, Il Violento e Living Hell

Per quanto riguarda l'organizzazione futura dei contenuti del sito, lungi da me l'idea di non tenere aggiornati i nostri lettori (ammesso che ne abbiamo). Avrete una nuova recensione targata Drugo entro il 10 aprile, e poi una nuova entro il dieci di ogni mese. Tra il 10 e il 20 di ogni mese il CapitAno ci delizierà con un suo lavoro, mentre da lì al 30 starà a me allietare la vostra giornata con una nuova recensione. Non voglio privarvi della sorpresa di scoprire quali saranno i fortunati titoli scelti per essere recensiti, ma sappiate che aprile sarà in larga misura un mese all'insegna dei ninja.

L'Infame, il Cinico, il Violento


Living Hell

[News] Recensione di The Barbarians

Una tribù di artisti girovaghi - i Ragnicks - vive felice sotto la guida della regina Canary la quale custodisce un rubino magico, che assicura a tutti una piena felicità. Ma il truce Kadar è in agguato con i suoi guerrieri, il rubino gli preme anche come segno di potere e, quindi, attacca la tribù ambulante, cattura la regina e trae in schiavitù anche due ragazzi - i gemelli Gore e Kutchek, destinati a lavori massacranti nelle cave di Talchet. Canary, però, è riuscita durante lo scontro a far fuggire il fido Greyschaft con la pietra magica, affinché essa sia occultata in un luogo prestabilito. Purché i due gemelli non muoiano sotto le frustate e per gli stenti, la regina accetta di entrare a far parte del gineceo di Kadar senza che questi peraltro non riesca mai a strapparle il nome del luogo in cui il rubino deve ormai essere stato celato. I gemelli crescono e ora sono diventati due giganti dotati di intrepido coraggio e di enorme forza. Fuggiti da Talchet e ritrovati i Ragnicks sopravvissuti, li attendono straordinarie avventure...

Un film fantasy, targato Ruggero Deodato, che vedemmo a gennaio.Ci piacque molto, tra costumi improbabili, personaggi monodimensionali e una trama tanto semplice che era impossibile infilarci un buco. Deodato ci aveva già regalato "I Predatori di Atlantide" ("Come va Washington?" "Non lo so, io mi chiamo Mohammed") e non ha deluso le aspettative.
Leggi la Recensione

Io, il Drugo e il CapitAno siamo finalmente giunti a un accordo su come postare le recensioni. Entro la fine del mese di aprile quindi aspettatevi un altro paio di lavori, scritti dai miei due colleghi, su due film di recente visione, più un'altra recensione mia che sarà presumibilmente su qualche film che abbiamo visto un po' più addietro.

The Barbarians

Regia: Ruggero Deodato

Genere: Fantasy

Produzione: Italia 1987

Durata: 87'

Cast: Peter Paul, David Paul, Richard Lynch, Eva La Rue, Virginia Bryant, Sheeba Alahani, Michael Berryman, Franco Pistoni, Raffaella Baracchi, Pasquale Bellazecca, Luigi Bellazecca, Wilma Marzilli, Giovanni Cianfriglia, Angelo Ragusa, Nanni Bernini

Trama: Una tribù di artisti girovaghi - i Ragnicks - vive felice sotto la guida della regina Canary la quale custodisce un rubino magico, che assicura a tutti una piena felicità. Ma il truce Kadar è in agguato con i suoi guerrieri, il rubino gli preme anche come segno di potere e, quindi, attacca la tribù ambulante, cattura la regina e trae in schiavitù anche due ragazzi - i gemelli Gore e Kutchek, destinati a lavori massacranti nelle cave di Talchet. Canary, però, è riuscita durante lo scontro a far fuggire il fido Greyschaft con la pietra magica, affinché essa sia occultata in un luogo prestabilito. Purché i due gemelli non muoiano sotto le frustate e per gli stenti, la regina accetta di entrare a far parte del gineceo di Kadar senza che questi peraltro non riesca mai a strapparle il nome del luogo in cui il rubino deve ormai essere stato celato. I gemelli crescono e ora sono diventati due giganti dotati di intrepido coraggio e di enorme forza. Fuggiti da Talchet e ritrovati i Ragnicks sopravvissuti, li attendono straordinarie avventure...

Opinione del Club: Questo film è stato decisamente una bella sorpresa. Il setting ricorda (o perlomeno vorrebbe ricordare) quello dell'era hyboriana sullo sfondo del quale si svolgono le avventure di Conan il barbaro, ma al suo interno si muovono personaggi assurdi vestiti con dei costumi criminali, seguendo una storia altamente improbabile.

Il film diverte molto, anche perché palesemente neanche chi lo stava girando si stava prendendo molto sul serio. È costruito su basi forse non innovative, ma che permettono di andare sul sicuro: setting fantasy, eroi fortissimi, muscolosissimi e buonissimi, nonché idiotissimi, cattivi brutti e schiavisti, lieto fine, tope semisvestite ovunque, qualche becera battuta a sfondo sessuale, un drago (non poteva mancare), servitori che fanno fini orribili, antiche profezie, deus ex machina e misteriosi oggetti magici dorati. Penso che non abbiano usato altri cliché solo perché non ce n'erano altri.


Nonostante la poca originalità però (o forse grazie alla poca originalità) il film non annoia mai e anche dal punto di vista strettamente trashistico si possono osservare una serie di perle che delizieranno ogni marciofilo: la maggior parte dei costumi ( a partire da quello dei due barbari) denuncia un'indubbia carenza di budget, che ha come sintomi massimi probabilmente l'improponibile tenuta del Signore della Polvere, il capo schiavista (noi siamo convinti in realtà che "della Polvere" non sia il titolo ma il cognome: ingegner Luca della Polvere, ma sto divagando) e soprattutto nel comico drago della palude, realizzato palesemente in cartapesta. Quello che non viene dalla carenza di fondi nasce invece da alcune bizzarre idee della produzione, come la scena girata all'interno della pancia del drago che, oltre a essere anch'essa fintissima, è vivacizzata da una luce che sembra provenire da una lampada stroboscopica (mancava purtroppo la palla luccicosa anni '70); per non parlare del set di armi leggendarie, che includeva un pezzo di armatura ricoperto da quelle che a un primo esame ci sono sembrate delle piume dorate (avrebbero dovuto essere scaglie presumibilmente). La trama poi non ha buchi, ma solo perché è talmente semplice e lineare che non può avere buchi!

Il regista, Ruggero Deodato, ci aveva già consegnato in passato "I Predatori di Atlantide" che già si era contraddistinto per gli effetti speciali tanto brutti da essere belli e le battute di bassa lega... Risultando in una delle pellicole più citate dai membri del club. Con "The Barbarians" Deodato si conferma come un Signore del Brutto (ingegner Luca del Brutto, presumibilmente), ma l'unica citazione che ci sentiamo di trarre da questo film è il lungo muggito che uno dei due barbari sempre era solito levare al cielo vedendo un nemico (o una topa). Pareva Chewbacca.

Una nota particolare va alla colonna sonora, opera di Pino Donaggio, che sembra composta dagli Oliver Onions, aveva il suo perché ma non c'entrava nulla col film in quanto tale.

La pellicola ha i suoi limiti comunque - proprio perché si limita a sfruttare montagne di cliché, non "inventa" nulla di nuovo dal punto di vista del marciume, il ché gli impedisce di raggiungere i pieni voti. In definitiva è comunque un film piacevole e divertente, a volte un po' becero ma comunque più che godibile. Vedetevelo, non sprecherete quell'ora e mezza.
<The RedMage>



Voto del Club:

Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Un film anale,ma d'obbligo per ogni fan dei Manowar e dei barbari stupidi e macho.
La trama è degna di una fanfiction di un quattordicenne alienato giocatore di D&D, i personaggi sono macchiette senza alcuno spessore ma servono al loro scopo, le scene di azione sono goffe e abbastanza prive di senso... Ma il film è così fantasy-pacco che non lo si può non amare."
PsycoMachius

"Dovrebbe essere insegnato a scuola da quanto è bello!"
CapitAno


"Il film propone un'interessante teoria del fitness... La gente non dovrebbe andare in palestra per fare body building ma dovrebbe essere messa ai lavori forzati fin da giovane così tutti diventerebbero dei barbari con i bicipiti grossi come tronchi!"
Il Drugo

Serata Marcia: 22 Marzo 2010

Mi sono brutalmente scordato di fare l'intervento prima, per cui beccatevelo venerdì e non rompetemi i coglioni.

La serata si è finalmente svolta nella sede originale, cioè l'ottimo salotto degli Schioppi con il nuovo televisore HD ultrapiatto, ultrafigo e ultracostoso.

Bravi Schioppi, finalmente avete fatto qualcosa di buono.

La sorte ha voluto come primo film lo spauracchio di molti, cioè l'amato Spaghetti western surrealista e psichedelico "Matalo!", una pellicola altamente auto-punitiva, ma che non poteva mancare nella nostra marcia videoteca,onesti aggressivi 75'. Alla fin fine sopportabile, ma ormai abbiamo nel club troppi scoppiascoregge che al primo minuto di autopunizione cominciano a succhiarsi il pollice ed ad invocare "Django il bastardo".

Non è sempre domenica figli di puttana.

Il secondo film è sempre figlio del bel paese è fa parte del filone del poliziesco all'italiana, un piccolo capolavoro: "La polizia incrimina le legge assolve", un Franco Nero in grande spolvero in una pellicola cruda, dura, ignorante e drammatica, forse un paio di manichini di troppo, ma un gran film.
Prossima serata per lunedì all'insegna della morte apparente.



Serata Marcia: 15 Marzo 2010

Ancora una volta la serata si è svolta nel salotto del Solfa, che può vantare il pomposo nick di "De Sade", sempre a causa della morte del televisore dei fratelli Schioppo.
Hanno promesso che sabato lo ricompreranno. Non lo faranno mai.
Un serata piuttosto intima, con il daddi, contraddistinto dall'insensato nick di Winter, colpito dal demone dello spruzzo, Black Lotus smarrito in qualche server pirata a nerdare chissà che cosa e il solito stolto Mago Rosso sperduto in quel di Pisa.
Poveri stolti, è stata una serata a dir poco ruggente con due proiezioni che hanno illuminato i cuori di gioia di noi poveri decomposti.
In particolare il primo film ha stuzzicato il mio sollazzo essendo questo "Buon funerale amigos, paga Sartana". Uno spaghetti western - amo lo spaghetti western ed amo anche Sartana - il cui protagonista è il pistolero più carismatico del roboante vecchio ovest, infatti possiamo godere di Sartana che per un'ora e mezzo uccide tutti sciorinando frasi ad effetto, gareggiando in saggezza con Confucio - riuscendoci pienamente - ed anche rendendosi protagonista di grandi scene di romanza e, come al solito, risolvendo un intrigo ben tessuto dal regista Giuliano Carnimeo. Ti amo Sartana.
La seconda pellicola è stata un grande esempio di cinema Ninja anni 70': Ninja Terminator.
Un film assurdo, orrendo in molte parti, palesemente creato montando due film diversi, un kung fu movie e scene di combattimento ninja e fondamentalmente siamo tutti felici di vedere, da una parte lo spavaldo Jaguar Chong sgominare la banda di Tiger Cheng, e dall'altra delle imbarazzanti versioni ninja di pensionati combattere un misterioso "Impero Ninja" per accaparrarsi una statuetta in finto vero oro di un ninja capace di dare grandi poteri. Immondo ed autopunitivo e ci va bene così.
Potrei imbastire una pantomima su come sia scarso il doppiaggio dei film orientali, gnè gnè gnè, di come l'opera - ahahahahah..."l'opera" -viene snaturata della recitazione originale, gnè gnè gnè, dei labiali che non corrispondono, del fatto che l'ano mi prude e tutte altre pinzillacchere, ma non lo farò.
La verità, caro Drughello, è che il film va bene così ed Infection era doppiato benissimo, non hai motivo di lamentarti. Pugni in alto per i nostri doppiatori.
Ho già detto quanto sia meraviglioso Sartana?

Il trailer del primo film purtroppo c'è solo in tedesco - luogo in cui lo spaghetti ha proliferato come se non ci fosse stato domani - ma possiamo comunque apprezzare le gesta di Sartana, di cui non ricorso se ho enunciato la bellezza.



Serata Marcia: Lunedì 8 Marzo 2010

E si riparte!
La scorsa settimana non c'è stata alcuna Serata Marcia perché quel lunedì sera tutti i membri del Club erano riuniti per una distruttiva ma ben goduriosa cena del male!
Ora che abbiamo digerito, abbiamo smaltito il vino e un'intera settimana è già passata abbiamo finalmente ripreso la nostra attività di esplorazione del cinema trash. Come ha fatto notare il buon Capitan Ano, è stata comunque una serata abbastanza intima visto che i membri presenti erano solo cinque, me compreso, rispetto agli almeno otto-nove abituali. Ciò in ogni caso non ci ha fermato e anzi, avendo più spazio a disposizione e potendo rilassare più agiatamente le nostre subdole membra abbiamo affrontanto l'autopunizione.
A mio parere l'autopunizione è stata notevole perché il film toccatoci è un horror psicologico giapponese di nome Infection. I pareri dei membri su di esso sono abbastanza discordanti, tutti comunque siamo d'accordo sul fatto che il film crea una notevole tensione e suspence che però viene completamente buttata nel cesso perché la trama non ha alcun fottuto senso! Alla fine nessuno ci ha capito niente! Forse perché dopo tanti film trash abbiamo perso qualche neurone direte voi? Ci sta, ma oggettivamente il film ha una trama incomprensibile che ne rende la sua visione una tortura!
Nota: Putroppo abbiamo visto il film in italiano, mai vedere un film orientale doppiato perché sembra di vedere un cartone animato. Lingua originale for the win!

Film visionato: Infection

Infection