B-Movies e Cinema Trash


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[News] Recensione di Piranha 3D

Il lago Vittoria è la caldera di un vulcano preistorico. Un improvviso terremoto sotterraneo fa aprire una crepa sul fondo del lago, permettendo a migliaia di famelici piranha preistorici di infestare le acque. La piccola cittadina dell'Arizona, dove si trova il lago, è la meta annuale di numerosi turisti, soprattutto studenti, che arrivano in città per festeggiare lo Spring Break, una pausa dei corsi universitari che si tiene annualmente in marzo. Spetterà allo sceriffo locale Julie Forester salvaguardare la popolazione e la sua famiglia della ferocia dei pesci carnivori... 

La visione di Piranha 3D verrà ricordata come l'incontro/scontro: "Club del Marcio vs 3D".
Non saprei dire chi ne sia uscito vincitore, di sicuro noi abbiamo sofferto una profonda tortura oculare: ovvero quando l'autopunizione cinematografica diventa anche punizione fisica.
La visione in 3D ci ha lasciato profondamente segnati e disorientati, però il film in questione si è rivelato al contrario decisamente degno di una serata al Club del Marcio e ha divertito tutti notevolmente.
Essendo poi stato io, ovvero il Presidente, a procurare gli occhiali per il 3D e a promuovere il film, mi prendo anche la briga di recensirvelo perché mi è proprio piaciuto. Forse non sarà una recensione propriamente oggettiva, però in passato ho recensito tanta di quella merda che qualche volta mi sarà concesso occuparmi anche di qualche film esaltante!
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Piranha 3D

Regia: Alexandre Aja

Genere: Horror

Produzione: USA 2010

Durata: 84'

Cast: Elisabeth Shue, Adam Scott, Christopher Lloyd, Richard Dreyfuss, Dina Meyer, Jerry O'Connell, Ving Rhames, Jessica Szohr, Kelly Brook, Brooklynn Proulx, Riley Steele

Trama: Il lago Vittoria è la caldera di un vulcano preistorico. Un improvviso terremoto sotterraneo fa aprire una crepa sul fondo del lago, permettendo a migliaia di famelici piranha preistorici di infestare le acque. La piccola cittadina dell'Arizona, dove si trova il lago, è la meta annuale di numerosi turisti, soprattutto studenti, che arrivano in città per festeggiare lo Spring Break, una pausa dei corsi universitari che si tiene annualmente in marzo. Spetterà allo sceriffo locale Julie Forester salvaguardare la popolazione e la sua famiglia della ferocia dei pesci carnivori...

Opinione del Club: Oggi viene abbastanza naturale poter immagine i piranha, pesci famosi per la loro voracità, come mostri protagonisti di un film nel quale portano morte e panico nelle acque, in genere coadiuvati da inquinamento, mutazioni genetiche o strani fenomeni naturali. L'idea prese forma per la prima volta nel 1978 con il film "Piranha" di Joe Dante (regista di vari B-movies, ma non solo, infatti a lui si deve la saga di "Gremlins"). Ci fu poi un seguito nel 1981 con "Piranha 2: The Spawning" ("Piranha 2: Paura!" in Italia), un remake del primo nel 1995, e poi, anche se non c'entra nulla con la saga, non si può non citare "Mega Piranha" di recente produzione (2010) e che ha la fama di essere veramente brutto.

Sempre di recente invece, cioè nel 2010, è stato girato un altro remake del primissimo film di Joe Dante, che trovandosi ad uscire nelle sale in un periodo in cui le produzioni proporrebbero anche Gesù Cristo in 3D, non poteva non avvalersi di questa tecnologia.
Così noi per non perdere nulla del sapore originale ce lo siamo visto in 3D con gli occhiali anaglifi (quelli blu e rossi per intenderci). Abbiamo sofferto tremendamente ma non ce ne siamo pentiti...

Accantonando per un attimo il 3D comunque, questo nuovo Piranha ha varie frecce nel suo arco da poter scoccare a suo favore.
Il suo punto di forza non è sicuramente la trama che è alquanto ridicola, ovvero dei pesci preistorici sono rimasti intrappolati per milioni di anni in una caverna sotterranea in un lago e quando un terremoto li fa ritornare in superfice, ovviamente succede il finimondo nella piccola cittadina americana di turno che si affaccia su tale specchio d'acqua. Infatti proprio in quel momento sul lago non c'è solo qualche vecchino a pescare, ma si da il caso che la località sia stata scelta per ospitare un grosso beach party per le vacanze di primavera, perciò flotte di tamarri e di fighe accorrono a festeggiare su barche e zattere.

Sullo sfondo di questa goliardica premessa di sviluppano le vicende dei personaggi principali, che vanno dal ragazzo protagonista, figlio dello sceriffo del villaggio, all'antagonista produttore di film porno, passando per varie ragazze e modelle la maggior parte delle quali con il seno riffatto. In generale comunque, nonostante le doti recitative generalmente buone, ci si dimentica facilmente dei personaggi e rimane "solo" una visione continua di tette e culi.

Fa eccezione l'apparizione in scena di Christopher Lloyd più in forma che mai, il quale, nei panni di un esperto di acquari e di pesci, ci svelerà il mistero di questi piranha con un modo di spiegare così identico a quello di Doc in Ritorno al Futuro che ci siamo praticamente commossi!

Bisogna dire che il film è un po' lento ad ingranare e nella parte iniziare si sofferma un po' troppo nel dipanare la risibile trama. Quando finalmente però i paranha entrano veramente in scena ed iniziano a divorare gente come se non ci fosse un domani allora ci si diverte veramente. Parte infatti una lunga sequenza di fantastiche scene splatter e di delirio dove i piranha fanno incetta di tamarri palestrati e ragazze/attrici porno/escort/troie dal seno rifatto; la regia e gli sceneggiatori sono stati molto creativi in questa parte e si riesce a chiudere un occhio sull'inutilità di tutto il resto.

Queste scene sono esaltanti anche grazie ad un sapiente misto di effetti speciali diversi, da quelli "analogici" con sangue, broda, gommapiuma e arti mutilati, alla computer grafica per realizzare i piranha ed elementi ambientali. I secondi non sono all'altezza dei prima però l'effetto complessivo è godibile.

Ritornando ora al 3D, si deve ammettere che sono presenti varie scene in cui si cerca un minimo l'utilizzo di questa tecnologia, con effetti di profondità e con oggetti e piranha tendenti ad uscire dallo schermo in più occasioni. Ok, sono di più le scene in cui si vedono rami e giunchi in 3D rispetto ai piranha però è lodevole che ci sia un tentativo di "vero 3D" con sequenze dedicate e non un riadattamento secondario come in molti blockbusters di Hollywood ad alto budget che ci propinano negli ultimi anni.
Certo, con i nostri occhiali anaglifi su di una tv da 40 pollici abbiamo sofferto il vero danno oculare, soprattutto perché la maggior parte del tempo predominava il colore rosso richiedendo perciò un maggiore sforzo dei nostri occhi per carpire certi particolari. Alla fine della visione poi c'è chi aveva un senso di disorientamento o chi soffriva di mal di mare, però se cercate la vera autopunizione è un'esperienza da provare.

Nel complesso quindi si può dire che nonostante la trama sia decisamente risibile, i protagonisti siano più che dimenticabili, il film diverte molto e rimane impresso per le scene splatter e la lunga sequenza centrale dell'attacco dei piranha. I nerd inoltre apprezzeranno molto la vendetta della natura contro i tamarri, cotro i quali la regia s'ingegna in ogni modo per infliggere morti atroci, dolorose e assurde.
Se poi ci aggiungiamo la presenza ed ottima interpretazione, se pur breve, di un grande Christopher Lloyd e un classico finale a merda, il film vale assolutamente la pena di essere visto. E' un po' lento a partire, ma quando il film carbura le cose si fanno molto interessanti.
<Il Drugo>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno detto:
"LO STRABISMO.
Comunque io l'avevo già visto, è divertente, pieno di culi, sangue, arti che volano, pesci preistorici e negri che sparano a random nell' acqua."
Psycomachius

"Morte oculare dio merda.
Comunque filmone, anch'io lo avevo già visto e mi ha esaltato parecchio. Ode ai culi ed al Daddi (Winter) che ha identificato Gianna Michaels sfoderando tutto il suo sapere sulle pornostar."
Capitan Ano


Serata Marcia: 24 Ottobre 2011

Serata Marcia intima, con l'assenza del Cambi (Felio) e di Drive Angry Daddi (Winter), che parte prepotente con la visione di "The Toxic Avenger II" che nonostante avesse ricevuto insulti anche dalla Troma alla fin fine non è stato così terribile, abbiamo visto troiate molto peggiori come per esempio il film dopo: "Island of the Dead", film senza alcun gusto da segnalare solo per la triste di presenza di Malcolm Mcdowell che insulta la propria carriera con una certa scioltezza.
<Capitan Ano>

Film visionati: The Toxic Avenger II e Island of the Dead

The Toxic Avenger II

Island of the Dead

[News] Recensione di The Patriot

Nella cittadina di Ennis, nel Montana, è scoppiata un'epidemia causata da un virus orribile di cui non si riesce a trovare l'antidoto. A fronteggiarsi ci sono il dott. Wesley McLaren, che vive con la figlia Holly di otto anni (la madre è morta), e Floyd Chisolm, un duro a capo della milizia locale, che accusa il governo degli Stati Uniti di aver tradito la causa patriottica. La milizia locale libera così un potente virus creato dai militari, convinta di avere l'antidoto, che si rivela inefficace. La popolazione inizia a morire sotto l'effetto del virus e solo il dott. McLaren può trovarne una cura...

Ormai l'amore del Capitan Ano per Steven Seagal è un fatto dichiarato da tempo, ma cosa succede quando ad una Serata Marcia, un po' il fato e un po' la volontà popolare, decretano la visione di ben due film con Seagal di fila?
Succede che il Capitan Ano si esalta e decide di fare la recensione di entrambi i film!
Eccoci qui quindi che mi ritrovo a presentarvi un film del nostro beniamino delle arti marziali che disarticola braccia e gambe come se non ci fosse un domani, recensito dal buon Capitano del cinema trash.
Che dire? E' un film particolare perché è uno di quelli dove Steven Seagal combatte e uccide di meno però allo stesso tempo è uno dei più divertenti per via del concentrato di assurdità che vi sono mescolate; sentiamo però cosa ne dice Capitan Ano...
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The Patriot


Regia: Dean Semler

Genere: Azione

Produzione: USA 1998

Durata: 90'

Cast: Steven Seagal, Gailard Sartain, L.Q. Jones, Silas Weir Mitchell, Camilla Belle, Dan Beene, Damon Collazo, Whitney Yellow Robe, Brad Leland, Molly McClure, Philip Winchester, Douglas Sebern, Ross Loney, Bernard O'Connor, Leonard Mountain Chief

Trama: Nella cittadina di Ennis, nel Montana, è scoppiata un'epidemia causata da un virus orribile di cui non si riesce a trovare l'antidoto. A fronteggiarsi ci sono il dott. Wesley McLaren, che vive con la figlia Holly di otto anni (la madre è morta), e Floyd Chisolm, un duro a capo della milizia locale, che accusa il governo degli Stati Uniti di aver tradito la causa patriottica. La milizia locale libera così un potente virus creato dai militari, convinta di avere l'antidoto, che si rivela inefficace. La popolazione inizia a morire sotto l'effetto del virus e solo il dott. McLaren può trovarne una cura...

Opinione del Club: Correva il 1998, l'eroe di grandi e piccini esce dall'insuccesso commerciale di "Fire Down Below - L'Inferno Sepolto" e finisce nel morboso giro delle uscite direct to video ed il suo primo film in questa direzione è "The Patriot", girato quasi interamente nel suo ranch in Montana.

Un film che parte subito con premesse imbarazzanti: un gruppo di violenti tendenzialmente obesi redneck filoconfederati tiene in scacco le forze federali con tre fucili e quattro cerbottane il cui capo, fortemente obeso, ha la geniale idea di farsi iniettare un pericoloso virus in modo da scatenare un'epidemia mortale nella tranquilla comunità di vaccari.

Il problema è uno solo: il dottore del piccolo paesello è il miglior immunologo del paese e si chiama Steven Seagal.

Qui il Grande interpreta un fine scienziato, la cui formazione forgiata da ore ed ore di sedentari studi in laboriatorio non gli impedisce di storcere colli come fossero ossa di pollo afflitte da osteoporosi.

Tutte le premesse per un classico film di Steven Seagal, tuttavia in questa pellicola vi è un grande MA.

Le scene d'azione ci sono e Steven si diverte sempre con grande sadismo nei confronti di uomini e suppellettili ma sono poche, il che potrebbe sembrare che questo film possa essere solo un grande rompimento di coglioni, ma non è così: infatti il nostro eroe si diletterà in dialoghi assurdamente belli in cui, con grande rispetto della scienza, parla della medicina occidentale come buona solo per il prolungamento delle malattie o anche commoventi quando si mostra d'accordo con alcune delle assurde idee ottocentesche degli estremisti redneck.

Da non dimenticare l'eccezionale scena in cui Steven si intrufola in un laboratorio militare cercando di curare i soldati all'interno allorchè si vede lui crucciato in corridoio mentre si ammontano in corpi incelofanati per colpa della sua incompetenza.

Da antologia del film brutto e dello stupro scientifico il rimedio trovato al morbo, probabilmente per dare lustro alla medicina indiana.

Da lacrime i messaggi pacifisti parafrasati in soldati armati fino ai denti che arrivano minacciosi ma che si dilettano nel raccogliere gioiosi fiori di campo e nell'elicottero da combattimento che getta i petali variopinti invece delle mortifere bombe.

Signori, ci saranno meno ossa rotte che in altre pellicole, ma questo film è un assoluto capolavoro di assurdità ed incongruenze su cui campeggia l'ormai divino e mitologico volto ingrugnito di Steven Seagal. Da vedere piangendo.
<Capitan Ano>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno Detto:
"Un film di rara bruttezza, con uno Steven panciuto che però non si risparmia a spezzare arti, distruggere tutto, dire idiozie con gli indiani gonfi e salvare il mondo dai malvagi."
Psychomachius

"Il succo del film è che Steven Seagal spacca volti e disloca articolazioni come se non ci fosse un domani tra un infusino di fiori di campo e un altro, apprezzatissima la presenza dei redneck scontenti poichè possono portarsi dietro soltanto 12 fucili 15 mitragliatori 10 bombe a mano e 4 missili termonucleari a cranio quindi a ragion veduta pensano bene di rilasciare un morbo incurabile nell'area."
Winter

Serata Marcia: Lunedì 17 Ottobre 2011

Serata non convenzionale questa che ha visto il Club andare al cinema per la visione di un film che sembrava marcio all'apparenza ed effettivamente era marcio per davvero.

Cowboys and Aliens si è rivelato una bella e costosa fracassonata dove ci siamo discretamente divertiti nonostante la questione fosse sostanzialmente ridicola, sempre in grande forma Harrison Ford mentre Daniel Craig si incastra nel west un po' come me ad una convention di nazisti vegani.
<Capitan Ano>

Film visionato: Cowboys and Aliens

Cowboys and Aliens

[News] Recensione di Your Highness

In un regno fantastico per le nozze tra l'eroico principe Fabious e la fanciulla Belladona, il perfido mago Leezar rapisce Belladonna e getta il regno nel panico. Fabious decide di partire per una missione di salvataggio e il re Tallious ordina al pigro principe Thadeous, fratello di Fabious, di partecipare alla spedizione: in caso contrario Thadeous sarà diseredato. Inizia così un viaggio in cui i due fratelli dovranno affrontare molti pericoli, accompagnati dalla misteriosa guerriera Isabel...

Your Highness, film di recente uscita nei cinema, non è propriamente un film trash e forse non avrebbe dovuto essere visionato ad una Serata Marcia né forse dovrebbe trovarsi ora nella Marcia Videoteca. Questo film però ha il merito di aver suscitato pareri abbastanza contrastanti fra i membri del Club generando così un dibattito acceso a cui non si assiste spesso.
Di solito infatti il parere nella maggior parte dei casi è abbastanza unanime, del resto se un film è noioso fino alla morte o se è divertente ce ne accorgiamo un po' tutti (a parte Magneto che si addormenta la maggior parte delle volte e poi dice che il film di turno è noioso perché se ne è perso metà).
Questa volta invece data la natura "borderline" di Your Highness le opinioni sono più variegate e ce le riassume il buon Felio, a cui è stata assegnata la recensione di questo film come punizione per avercelo propinato.
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Your Highness

Regia: David Gordon Green

Genere: Parodia/Fantasy

Produzione: USA 2011

Durata: 102'

Cast: Natalie Portman, James Franco, Zooey Deschanel, Michael Clarke Duncan, Danny McBride, Justin Theroux, Damian Lewis, Toby Jones

Trama: In un regno fantastico per le nozze tra l'eroico principe Fabious e la fanciulla Belladona, il perfido mago Leezar rapisce Belladonna e getta il regno nel panico. Fabious decide di partire per una missione di salvataggio e il re Tallious ordina al pigro principe Thadeous, fratello di Fabious, di partecipare alla spedizione: in caso contrario Thadeous sarà diseredato. Inizia così un viaggio in cui i due fratelli dovranno affrontare molti pericoli, accompagnati dalla misteriosa guerriera Isabel...

Opinione del Club: Ci sono film che promettono bene, che vaticinano merda a spruzzi... E pellicole che ti fanno sognare mari e monti per poi rivelarsi banalissime commediole fantasy con tanti, troppi elementi da classica commedia americana da teenager.
Your Highness è questo, purtroppo per tutti coloro che -traviati da un eccellente cast, da un trailer invitante e da un'inizio promettente assai- si erano fatti buone aspettative a riguardo.

Da bravo amante del genere fantasy dovrei spendere qualche buona parola per difendere questo film, ma ho una pseudo-etica professionale da rispettare e pertanto darò voce alle molteplici critiche che sono state mosse nei suoi confronti dalla maggioranza dei membri del Club.
Critiche tutt'altro che infondate, come potrete vedere...

La trama -almeno a grandi linee- è estremamente classica (un mago malvagio rapisce una principessa, l'eroe di turno deve riprendersela) e proprio su questo ruota il lavoro di decostruzione propostoci dal regista.
Thadeous, il protagonista, è il figlio minore del re, perdigiorno e dedito a molteplici vizi: non c'è molto da dire su questo personaggio che diverga da un qualsiasi studente di un college Americano... Ama l'erba, il sesso ed evitare quanto più sforzo fisico possibile.
In netto contrasto con lui c'è il fratello maggiore, eroico nel senso più classico del termine; tanto eroico comunque da non concepire nemmeno la possibilità che le "tradizioni" che regolano il mondo fantasy siano in realtà colossali cazzate.
Capirete bene che con un duo di personaggi simili la trama del film si costruisce quasi da sola... E la cosa non è necessariamente un fatto positivo: nonostante le diverse trovate interessanti si ha quasi la sensazione di poter già immaginare cosa accade nella scena successiva, e nella maggior parte dei casi si ha ragione!
Il regista aveva la possibilità di discostarsi o meno dalla solita commediola tutta bestemmie/canne/allusioni sessuali più o meno velate.
Ha scelto di non farlo e quello che poteva rivelarsi un eccellente prodotto dissacrante nei confronti dell'archetipo del mondo fantastico è divenuto una versione medieval-surreale delle infinite pellicole del genere collegiale.
Troppo poco marcio per essere ben accetto dai membri del Club, troppo poco serio -e ce ne vuole!- per guadagnarsi il divieto di pubblicazione nelle sale italiane. Il che (ma non dico niente di nuovo) è un peccato considerato il budget non indifferente ed il cast di tutto rispetto impiegato per questo film.
Il percorso che i nostri eroi (chiamiamoli così) devono affrontare è irto dei più classici pericoli che una avventura del genere possa vantare, rivisitati in chiave scurrile/demenziale: un tocco più leggero alla Mel Brooks avrebbe sicuramente reso la cosa assai più divertente e scorrevole, ma lasciamo le opinioni personali da parte...
Tornando alla storia, gli elementi tipici ci sono proprio tutti: il mago che ordisce sporadicamente loschi intrighi per impedire ai prodi di raggiungerlo, una avventuriera misteriosa e bellissima il cui fine coincide convenientemente con quello dei due fratelli, momenti di disperazione e di redenzione coronati dalla trasformazione del pigro e orgiastico Thadeous in un -quantomeno discutibile- eroe.
Indubbiamente la traduzione in italiano ha perso molto della terminologia originale e delle battute nerd della pellicola (alcune sono addirittura state omesse!), ma il ritmo complessivo non può certo essersi perso per il semplice cambio di lingua: che i personaggi siano piatti e prevedibili questi sono difetti che devono essere cercati nella struttura stessa del film...

Ora, volendo spezzare una lancia -e soltanto una- nei confronti di "Your Highness" sono le trovate tutto sommato divertenti che ogni tanto spuntano fuori rompendo la mala illusione di trovarci all'interno di una commediola becera e priva di veri e propri colpi di scena... Scene che non menzionerò qui per non rovinare una eventuale visione da parte di spettatori desiderosi di autopunizioni particolarmente cruente: sono singoli episodi che chiunque abbia un minimo di carriera Nerd alle spalle non potrà non riconoscere, e i soli che siano riusciti a strapparci qualche sincera risata.

Per concludere, Your Highness è un perfetto esempio di come sprecare un'ottima opportunità infarcendo di elementi scontati e volgari una buona opera di decostruzione del fantasy: da sconsigliare a tutti coloro che vogliono risparmiarsi una brutta delusione.
Ah, da consigliare fortissimamente a tutti gli appassionati di Natalie Portman (o del suo fondoschiena, comunque).
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno detto:
"La prima parte era divertente, però dopo diventa una grezzata e basta."
Psycomachius

"Il film faceva cacare, ma c'era qualcosa che mi stuzzicava."
Capitan Ano

"Non è un film marcio o trash ma più che altro una specie di ennesimo film demenziale/commerciale in stile "Scary Movie", nonostante alcune scene trash e certi tentativi di discostarsi dal solito."
Il Drugo

Serata Marcia: Lunedì 10 Ottobre 2011

Serata affollata come ormai sempre ultimamente, una serata dove purtroppo latitava un po' il maleodore causa l'assenza di uno dei padroni di casa che ha portato la sua malvagia essenza in Danimarca.

Per la prima visione la tanta amata ed odiata sorte ci ha donato la visione di "The Eliminator" film d'azione imbarazzante con Bas Rutten e Paul Logan, per cui ho dato anche soldi per averlo.
Successivamente la serata si impenna con l'arrivo sugli schermi dell'unto "Maciste alla Corte del Gran Khan", che nonostante i molti tempi morti farciti di chiacchere e chiacchere tipici del peplum, ci ha dato gioie incredibili in particolare nella magniloquente scena finale in cui scatena addirittura un terremoto contro il malvagio Gran Khan.

Film visionati: The EliminatorMaciste alla Corte del Gran Khan

The Eliminator

Di Maciste alla corte del Gran Khan purtroppo non esiste nessun trailer su youtube dio merda




[News] Recensione di Dogora

Diversi satelliti vengono distrutti e solo pochi giorni più tardi un gruppo di ladri di diamanti scopre che le gemme che avevano rubato sono scomparse. I due incidenti sono connessi con la scoperta da parte degli scienziati di una creatura con la forma di medusa gigante, mutata per via dell'alto livello di radiazioni sopra il Giappone. Questa creatura, soprannominata Dogora, sta consumando tutta la materia a base di carbonio e comincia ad attaccare anche strutture civili come ponti e navi. Gli scienziati devranno trovare un modo per fermare Dogora prima che sia troppo tardi...

Il temibile mostro Dogora era l'antagonista di questo film che aveva alcune idee interessanti, ma sono sviluppate talmente male, e il film è talmente noioso, che neanche un invincibile medusa spaziale riesce a risollevarne le sorti più di tanto, fore perché la medusa in questione appare per un totale di circa dieci minuti.
Leggi la Recensione

Mi scuso per il ritardo. Ho dovuto conciliare questa recensione non solo col fatto che, come ormai dovreste sapere, sono ormai da quattro mesi a sette fusi orari di distanza dal club, ma anche col fatto che mi sto trasferendo e sono un po' indaffarato con lo spostare le mie cose in questi giorni.

Dogora

Titolo Originale: Uchu Dajkaju Dogora

Regia: Ishirō Honda

Genere: Fantascienza / Giallo

Produzione: Giappone 1964

Durata: 83'

Cast: Yosuke Natsuki, Yōko Fujiyama, Hiroshi Koizumi, Nobuo Nakamura, Robert Dunham, Akiko Wakabayashi, Jun Tazaki, Susumu Fujita, Seizaburô Kawazu, Eisei Amamoto

Trama: Diversi satelliti vengono distrutti e solo pochi giorni più tardi un gruppo di ladri di diamanti scopre che le gemme che avevano rubato sono scomparse. I due incidenti sono connessi con la scoperta da parte degli scienziati di una creatura con la forma di medusa gigante, mutata per via dell'alto livello di radiazioni sopra il Giappone. Questa creatura, soprannominata Dogora, sta consumando tutta la materia a base di carbonio e comincia ad attaccare anche strutture civili come ponti e navi. Gli scienziati devranno trovare un modo per fermare Dogora prima che sia troppo tardi...

Opinione del Club: Ormai al Club siamo piuttosto esperti di film nei quali compaiono enormi mostri. Nel tempo abbiamo sia visto ottimi titoli che ci hanno offerto divertentissimi deliri di gommapiuma (Il Ritorno di Godzilla) sia enormi delusioni che ci saremmo volentieri risparmiati, dove magari i mosti appaiono per dieci minuti mentre tutto il resto del film si perde in chiacchiere (L'Invasione degli Astromostri).

Ho un ricordo abbastanza agghiacciante di quella serata: all'atto di sedermi, proclamai a gran voce che nonostante la mia passione per i kaiju, da ormai troppo tempo non mi veniva offerta la possibilità di vederne uno al club. E il dado, velendo punire la mia protervia, subito fece cadere la scelta su Dogora.

Ora, come ho detto poco fa, il pericolo più grande per un film del genere è quello di non contenere abbastanza scene di distruzione gratuita. Certo, i diorama da far abbattere ad attori in costumi gommapiumati costano, e sono scene che non mandano avanti la trama, ma per l'audience che si sobbarca di vedere film del genere sono l'attrattiva principale. "Dogora" vuole essere un misto tra due dei filoni principali della cinematografia giapponese dell'epoca, il fantascientifico-Kaiju e il giallo-Yakuza. E se già un film di kaiju "puro" rischia di contenere poche immagini col kaiju in quanto tale, figuriamoci un ibrido.

La trama sin da subito parte intrecciando due filoni abbastanza diversi. L'aggancio usato è, va detto, non troppo stupido, mischiando ladri di diamanti con una medusa spaziale ghiotta di carbonio. Dogora non appare, ma se ne vede in diverse occasioni l'influenza, che risucchia verso il cielo prima carbone e (quando ne trova) diamanti, anche con l'aiuto dei suoi tentacoli corrosivi, poi via materiale a base di carbonio via via più complesso fino a divorare praticamente qualsiasi cosa. Se aggiungiamo che quando le forze di difesa terrestri hanno deciso di fare le cose semplici e sparare un paio di missili contro l'infame creatura, questa si è semplicemente divisa in tanti piccoli Dogorini ognuno pericoloso come l'originale, si capisce come la creatura fosse tutt'altro che innocua.

In parallelo a questa vicenda si muovono le vicende di un gruppo di detective e di un investigatore dell'InterPol sulle tracce dei ladri di diamanti di cui parlavamo prima. Dopo l'inizio, però, il collegamento tra le vicende non è così forte, e la parte "poliziesca" ci è sembrata molto più ridicola e noiosa. Se aggiungiamo che Dogora fa praticamente due sole apparizioni, e che la risoluzione di questo filone di trama è tutt'altro che intelligente, questo da l'idea di quanto mediamente noioso fosse il film.

Difficile parlare del livello di marciume. In alcune scene il marciume galoppa: la medusa spaziale Dogora, nella sua prima apparizione dal vivo, è praticamente un lenzuolo che si agita in cielo. I gangster sono demenzialmente incompetenti - cosa che alla lunga stucca un po', ma per un po' ci ha divertito. Non vi dico come viene alla fine sconfitto il mostro (una trovata un po' forzata, quantomeno, ma lasciamo perdere) ma quando Dogora muore... si solidifica causando una pioggia di sassi multicolore! Il più grande di questi massi va a schiacciare i Gangster in blocco durante la sparatoria finale, terminando la trama Yakuza con un atroce deus ex machina, e causando fitte di riso isterico nel pubblico.

Ma fuori da questi pochi picchi il film è solo noioso. Pochi momenti di gloria non bastano a combattere efficacemente la letargia che attanaglia lo spettatore. Per resistere sveglio durante questo film ho speso talmente tanto che poi mi sono mezzo addormentato durante il ben più interessante "Mille Dollari sul Nero" (secondo film della serata). In linea di massima, quindi, girate alla larga da questo film. Ci sono sicuramente pellicole con più kaiju che vale la pena di vedere più di questa.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Questo film era un'insalata di polpo e patate, con poco polpo (un minuto) e troppe patate."
BlAcK_lOtUs

"Sceneggiatura e regia quasi insignificanti, una storia che avrebbe dovuto essere singola ma che se si fanno due conti sembrava composta da due storie separate che casualmente si univano in alcuni momenti. L'unica scena significativa e interessante, secondo me è stata quando uno dei due gruppi è stato spiaccicato da un giga-sasso blu!."
Piumalibera

"Questo film aveva un certo potenziale come film di mostri giganti, è un vero peccato che invece si sia dimostrato una sorta di poliziesco incentrato sulla misteriosa sparizione di diamanti e carichi di carbonio a opera di un misterioso mostro dove i servizi segreti giapponesi appaiono per quasi tutto il film mentre Dogora, interpretato da un cencio con tentacoli gigante filmato in un acquario, appare solo alla fine dopo un prologo di un ora e dieci. Non ci hanno neppure fatto il favore di farlo in gommapiuma. Sigh."
Winter

Serata Marcia: Lunedì 3 Ottobre 2011

Una serata marcia contraddistinta dallo spezzamento di colli, infatti la sorte ballerina ha voluto che uscisse non uno, ma ben due film di Steven Seagal.

Il primo è un film degli anni novanta - The Patriot - in cui l'immunologo Steven Seagal si permette di combattere con le armi della scienza una terribile epidemia e contemporaneamente spezza le gambe ai redneck del Montana che l'hanno scatenata.

La seconda visione è del 2004 e si chiama "Allarme negli Abissi" (Submerged), un film totalmente sconclusionato dove il grande, in tutti i sensi, Steven compare solo dopo una ventina di minuti, un film dove tutto ciò che accade non ha alcun senso, ma fondamentalmente non ne abbiamo bisogno e poi c'è la scena in cui il nostro eroe pesta selvaggiamente Gary Daniels. La giusta punizione per aver recitato in "Fist of the North Star" che ha trucidato la nostra infanzia due settimane fa.

Tuttavia questa serata è stata particolare poichè uno dei nostri illustri ospiti, Psycomachius, se ne va in Danimarca per un anno ed è stato ben felice di lasciarci con un doppio Steven Seagal, ma soprattutto ci ha fatto un regalo meraviglioso: cercare di imitare Indiana Jones volandosi sotto la persiana in chiusura senza accorgersi della porta-finestra chiusa schiantandosi a velocità folle contro il vetro. Lacrime, lacrime, lacrime.
<CapitanAno>

Film visionati: The Patriot e Allarme negli Abissi

The Patriot

Allarme negli Abissi - Submerged