B-Movies e Cinema Trash


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Maciste alla Corte del Gran Khan

Regia: Riccardo Freda

Genere: Peplum

Produzione: Italia/Francia 1961

Durata: 96'

Cast: Gordon Scott, Yoko Tani, Dante Di Paolo, Gabriele Antonini, Leonardo Severini, Hélène Chanel, Valery Inkijinoff, Franco Ressel, Chu Lai Chit, Luong Ham Chau, Ely Yeh, Sergio Ukmar, Giacomo Chang, Antonio Cianci

Trama: L'imperatore della Cina teme una invasione da parte dei Tartari e cerca di allearsi con il Gran Khan dei Mongoli, questi però fa uccidere a tradimento l'imperatore e ne usurpa il trono meditando anche di uccidere gli eredi legittimi per non avere rivali. Quando il principe legittimo cade in una trappola ordita di proposito, arriva sulla scena Maciste che lo salva e si schiera dalla parte dei legittimi sovrani. Maciste incontra così Chu, il capo dei ribelli e dà inizio alla rivolta contro il Gran Khan..

Opinione del club: C'è crisi in Cina, il malvagio Gran Khan ha fatto uccidere l'imperatore ed adesso egli stringe in una morsa di malvagità il popolo.
Rimane solo il povero principe da uccidere ed è per questo che viene organizzata una battuta di caccia alla tigre doveil giovane dovrà morire vittima della stessa preda.

La fine dell'impero è vicina, la tigre è in procinto di divorare il principe, ma ecco che unto e fisicato spunta Maciste da un cespuglio che, prima, sdratica un albero con due malvagi arceri sopra e poi conduce un'aspra battaglia contro un pupazzone tigrato dall'occhio pallato che alla fine soccomberà sotto i colpi del forzuto.

Questi sono i primi venti minuti del film, Maciste ci mette tanto ad arrivare ma quando arriva lo fa con stile.

Maciste in questa pellicola è su grandi livelli di carisma e getta perle di saggezza allo spettatore quali " anche se siamo di paesi diversi la giustizia non ha frontiera" oppure la frase con cui si congeda: "anche se qui ha trionfato la giustizia, altrove continua la battaglia tra il bene ed il male".

Gustosi esempi di buonismo anni 50/60, ma è questo che vogliamo sentire da Maciste e quello che vogliamo vedere invece è il nostro eroe che spacca tutto ed è ciò che accade; questo Maciste è saggio,forte e sfoggia le sue abilità all'ennesima potenza. Memorabile la scena in cui scatena la rivolta battendo forsennatamente sulla campana della libertà, assolutamente impagabile quando scatena un terremoto radendo il palazzo reale al suolo con la forza delle sue braccia, Maciste non perdona i malvagi e li punisce con la forza dei suoi pettorali unti.

Dal punto di vista tecnico lo spettatore può godere di un'ottima scenografia targata cinecittà ed anche ottimi costumi, che in realtà con la Cina ed i cinesi non avevano niente a che fare, ma a noi piacciono lo stesso, così come riteniamo squisiti quei caratteristi di Cento Celle spacciati per orientali grazie a dei baffi tipo Fu Manchu imbarazzantemente posticci.
Insomma questo Maciste è un signor peplum, ma pur sempre un peplum, quindi con lunghi tempi morti farciti di tante chiacchere inutili e romanze noiose, ma io - che sono quello che ne capisce più di tutti qui dentro - mi sento di lodarlo e consigliarlo: un Maciste così non può essere perso.
<Capitano Ano>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



 

Hanno detto:
"Maciste, amico di grandi e piccini, sbuca casualmente dalle frasche e salva il principe della Cina da una tigre pelouche.

Maciste affronta orde di comparse spaventevolmente agghindate da Mongoli con baffi finti e turbanti farlocchi.

Maciste scatena un terremoto così potente da creare una nuova scala, quella Maciste ovviamente, solo perchè si era svegliato male sepolto nelle fondamenta di un tempio.

Maciste rifiuta gli onori e se ne va perchè da qualche parte qualcuno sta ancora subendo un'ingiustizia."
Lord Magneto

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