B-Movies e Cinema Trash


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[News] Recensione di Ninja Commandments

Rodney e Janet hanno lasciato l'Impero dei Ninja per via del loro amore segreto e ora cercano di avere una vita normale in città. Le cose però non vanno bene per loro e oltre a dover affrontare difficoltà ed umiliazioni Rodney viene arrestato ingiustamente ed è costretto ad abbandonare Janet e suo figlio appena nato al loro destino. Riusciranno Rodney e Janet a rincontrarsi? Intanto nell'Impero dei Ninja Stewart, un guerriero assetato di potere, uccide il Gran Maestro per prenderne il posto ingannando tutti gli altri Ninja. Tutti tranne il fedele Ninja Gordon che si rifugia sulle montagne in attesa di potersi vendicare della morte del maestro...

Non potevo lasciare che il Drugo fosse l'unico a parlare di ninja questo mese, per cui ho pensato di fargli compagnia propinandovi la recensione dell'unico altro ninja-movie  "due in uno" che abbiamo visto finora. Le parti ninja sono come al solito esilaranti, ma quelle non ninja in questo caso ci hanno messo a dura prova: laddove in Ninja Terminator avevamo a che fare con un poliziesco pieno di risse e personaggi improbabili, come Tiger Chan e la sua parrucca bionda, qui ci viene propinato un film drammatico che ci ha annoiato oltre ogni dire.

Commandments è il primo film di questo genere cha abbiamo visto: ricordo ancora quando allo scorso Lucca Comics trovammo una bancarella che vendeva dvd, Lotus estrasse dal mucchio la custodia contenente questo film e disse "Secondo me il filone ninja andrebbe esplorato". Il primo impatto con le improbabili parti ninja (e con dei ninja che portavano bandane con la scritta "ninja") ci lasciò tutto sommato entusiasti, e ci portò a continuare l'esporazione del genere. A ragion veduta va detto che però Ninja Terminator ha forse qualcosa in più rispetto a Ninja Commandments.

Ninja Commandments

Regia: Joseph Lai

Genere: Ninja!

Produzione: Hong Kong 1987

Durata: 88'

Cast: Richard Harrison, Dave Wheeler, Peter Kjaer, Adam Frank, Christine, Huisintyeld Paul, Timothy Alberto, Louis Ruth, Elsa Yeung, Eagle Lee, Tattooer Ma, Teddy Ngai, Kor Chung Hung, Celia Kong

Trama: Rodney e Janet hanno lasciato l'Impero dei Ninja per via del loro amore segreto e ora cercano di avere una vita normale in città. Le cose però non vanno bene per loro e oltre a dover affrontare difficoltà ed umiliazioni Rodney viene arrestato ingiustamente ed è costretto ad abbandonare Janet e suo figlio appena nato al loro destino. Riusciranno Rodney e Janet a rincontrarsi? Intanto nell'Impero dei Ninja Stewart, un guerriero assetato di potere, uccide il Gran Maestro per prenderne il posto ingannando tutti gli altri Ninja. Tutti tranne il fedele Ninja Gordon che si rifugia sulle montagne in attesa di potersi vendicare della morte del maestro...

Opinione del Club: Questa pellicola è il primo ninja-movie che il club ha subito. L'impatto è stato abbastanza duro da convincerci a farci del male continuando a esplorare il genere. È un film piuttosto... Strano, indubbiamente dotato di un forte trash-valore, ma che altrettanto indubbiamente non risparmia allo spettatore momenti di pura disperazione.

Il fatto è che è abbastanza palese che non si può parlare del film ma piuttosto dei film: scene di provenienza diversa sembrano alternarsi nella durata della pellicola. Per la maggior parte del tempo infatti lo schermo è occupato dalle tristissime vicende di una famiglia che nel tempo subisce le angherie della bizzarra mafia locale, vede il capofamiglia ingiustamente imprigionato e viene colpita da tutta una serie di disgrazie che portano ad un tragico epilogo. Ogni tanto qualche scena comica di dubbio gusto cerca di diluire un po' la tensione, col risultato di lasciare lo spettatore più perplesso che altro. Queste parti sono, oltre che inopinatamente lacrimevoli, impossibilmente noiose, e ci hanno messo a dura prova - sospettiamo che il regista le abbia barbaramente strappate a qualche produzione drammatica di Hong Kong di cui potrebbe avere appositamente comprato i diritti, e successivamente ridoppiate cambiando i nomi e alcuni dettagli. Oltre che noiosa, questa parte del film è scadente anche dal punto di vista tecnico: la trama presenta buchi ovunque (per esempio, il capofamiglia viene imprigionato, poi lo si ritrovano in libertà ma non si capisce per quale motivo non sia tornato a casa subito dopo essere uscito dal carcere), il setting è dubbio (non abbiamo mai capito in che luogo e tempo il tutto avrebbe dovuto avere luogo, e anche la geografia del luogo cambia via via) e alcuni particolari (tipo la realizzazione delle bruciature della madre) erano a dir poco fastidiosi.

Tuttavia almeno un'altra vicenda viene narrata durante il film, alternando liberamente scene dall'una o dall'altra storia - quella che narra i fatti avvenuti nel Vilaggio dei Ninja. Al contrario delle precedenti, queste parti sono esilaranti per l'approssimazione con la quale sono realizzate, a partire dai costumi dei Ninja, che potete ammirare nella locandina qui sopra, che includevano spesso una bandana recante la scritta "Ninja" in caratteri occidentali. Ma il marcio non si ferma qui: da menzionare anche le ambientazioni (le foreste mostrate dovevano essere in realtà il boschetto di un parco pubblico, come si può notare dalle ringhiere che si vedono ogni tanto), la recitazione (memorabile la scena della morte di Adam) e gli effetti speciali (virtualmente l'unico presente è la sparizione dei ninja, realizzata con un proditorio taglio di pellicola). La scena in cui Gordon sale su un masso e grida al cielo "Ninjaaaaaaaa!!!" ci ha quasi commosso. Altra fonte di divertimento erano i nomi tipicamente ninja dei protagonisti: l'usurpatore Stewart, il fedele Gordon, il discepolo Adam... Purtroppo però, nonostante le parti ninja siano divertenti, occupano solo una parte tutto sommato piccola della durata del film, lasciandoci per quasi tutto il tempo in balia del noiosissimo dramma familiare.

Inoltre, ogni tanto il Capo-Ninja interrompe la storia per declamare uno dei "Comandamenti del Ninja" da cui il film prende il titolo. Ovviamente questi comandamenti sono largamente privi di senso, di alcuni non si capisce il motivo ("Il Ninja rimarrà casto fino al matrimonio", perché?) ma quasi tutti ci hanno fatto sbellicare ("Un ninja è un ninja: chi nasce ninja muore ninja, ed egli sarà sempre un ninja"). Idealmente la parte della storia che segue un comandamento dovrebbe ilustrare come i ninja lo vivono, ma ovviamente di solito il collegamento è vago e quasi sempre inesistente.

Che queste "anime" ci incastrino poco l'una con l'altra è abbastanza evidente, anche alla luce del fatto che mentre nella parte strappalacrime gli attori sono orientali, le scene che hanno come protagonisti i ninja sono popolate di attori occidentali. Per dare una maggiore plausibilità a tutto si è deciso di uniformare i nomi, chiamando con nomi occidentali anche gli attori orientali e creando una sensazione abbastanza grottesca quando si vedono attori dagli occhi a mandorla chiamarsi l'un l'altro "Rodney" "Janet" "Dennis" e cos' via. Anche l'aggancio di trama usato per legare le due parti è piuttosto risibile: ci viene detto che i due genitori sono ex-ninja fuggiti dal villaggio (perché hanno disubbidito appunto al comandamento sulla castità prematrimoniale) ma come ninja non dovevano essere granché perché passano gran parte del film a farsi menare e a mostrare in generale abilità fisiche degne di un cocomero.

Da notare che persino la copertina del dvd originale (che mi vanto di possedere) era scadente: non c'erano immagini (la parte anteriore riportava solo la scritta "Ninja Commandments" fiammeggiante su sfondo nero) e la trama non sembra avere molto a che fare con quella del film, considerato che parla di un ninja ribelle, "Ivan il Rosso" del quale non si hanno notizie per tutta la pellicola. Il fatto è che Ivan in realtà compare in... un altro film! Infatti il regista ha girato molti altri ninja-movies, e in uno di questi, Ninja Squad, l'attore che recita l'usurpatore Stewart in Ninja Commandments interpreta effettivamente un personaggio con quel nome.

In definitiva: l'impatto con un film realizzato mettendo di fatto insieme altri due film, diversi in tutto e per tutto ma entrambi orribili, può risulare traumatico ma anche, come nel nostro caso, decisamente esilarante. Se avete voglia di scavare nel letame, questo film contiene diverse trash-perle, ma sappiate che andrete incontro a lunghi periodi di noia mortale per estrarle.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto: 
"Qualche incompetente in poche parole ha pensato di fare un film girandone solo 1/5, probabilmente ci troviamo davanti ad uno dei film con il più basso budget mai visto."
Winter

"Orrendo, orrendo oltre ogni definizione..."
Felio

"Sono sicuro che ci sono film Ninja trash molto migliori là fuori... cioè che parlano di Ninja tutto il tempo!"
Il Drugo

"Era bellissimo, è stato bello scoprire che potesse esistere un maestro ninja con barba, baffi ed una fascia in testa con su scritto 'Ninja'."
De Sade

Serata Marcia: 26 Aprile 2010

A volte capitano quelle Serate Marce abbastanza intime, con pochi adepti presenti, dove si trova largamente posto in salotto senza che nessuno si debba sdraiare sul tappeto permettendo così a tutti di stendere comodamente le gambe verso l'infinito ed oltre e accomodarsi il più spaparanzati che mai. Ebbene l'ultima Serata Marcia è stata una di queste.
Esistono anche quelle Serate Marce dove l'autopunizione cinematografica incombe minacciosa, e io inconsciamente ho aiutato la cosa aggiungendo Robot Holocaust alla riserva dei film. Neanche a farlo apposta il dado ha scelto subito tale film e l'autopunizione è scesa su di noi terribile più che mai!
Robot Holocaust, film consigliatoci in varie occasioni dal Mago Rosso, parla di un futuro post-apocalittico dominato guarda caso da robot e di un gruppo di ribelli che vuole sconfiggere una strana entità per liberare gli umani dal dominio delle macchine. Peccato che il film sia così orribile e fatto così male che sembra una farsa. E' stata dura arrivare fino in fondo alla visione per via dell'estrema lentezza di molte scene e per la totale sconclusionatezza della maggior parte dei dialoghi, ma noi ce l'abbiamo fatta! E' stata dura non tanto per la rudimentalità delle riprese e degli effetti speciali ma per il fatto che la maggior parte del film è di un tedioso e di un prolisso tale che più di una volta ci siamo trovati a vociare contro il televisore per intimare ai personaggi di muoversi e passare alla prossima scena. Un vero film marcio putrescente, proibitivo per i comuni mortali e duro da sopportare anche per noi, ma ogni tanto l'autopunizione ci vuole e fa parte del lavoro del Club sostenerla.
Il secondo film è stato decisamente migliore. Era tanto che ne perlavamo e che lo volevamo vedere, finalmente è uscito fuori, il filmone della Troma, Surf Nazi Must Die! Ovviamente sempre di film marcio si parla, però è un'opera divertente con molte trovate demenziali a partire dalla trama: Surfisti nazisti che dopo un terribile terremoto a Los Angeles prendono il controllo delle spiaggie uccidendo tutte le bande rivali ed importunando la gente che incontrano. Un'idea geniale! Senza contare che ci sono diverse belle scene di surf (sport che personalmente adoro e pratico) per cui ho apprezzato molto questo film. In genere comunque c'è azione, ritmo e situazioni assurde perciò è stata una visione gradita a tutti i membri del Club presenti.

Film visionati: Robot Holocaust e Surf Nazi Must Die

Robot Holocaust


Surf Nazi Must Die

Serata Marcia: 19 Aprile 2010

In questa possente serata a casa del Solfa, che abbiamo ridotto in maniera più grezza del solito, le proiezioni sono state particolarmente benigne e maligne al contempo.
Il dado prima ha portato sul televisore l'ottimissimo "2019 - Dopo la caduta di New York", grande esempio del filone post-atomico italiano frutto del successo delle avventure di Jena e delle battaglie dei guerrieri della notte, diretto con una certa maestria dal mio personale idolo Luigi Montefiori - accreditato con lo pseudonimo solito di George Eastman - il film propone una buona storia condita con bei combattimenti assurdi, bei personaggi assurdi come "L'uomo più forte della confederazione", modellini fatti malissimo ed infine apprezzabili effetti speciali analogici come piacciono a noi.
Il secondo film ci ha messo più a dura prova con un'opera dell'amico di grandi e piccini Joe D'amato, "Buio Omega" che presenta la morbosa necrofilia che lega il protagonista imbalsamatore con la salma della defunta fidanzata, la storia è circodata da forti scene gore a partire dalla famosissima sequenza dell'imbalsamazione dell'amata. Un po' lento in certi frangenti, ma sicuramente incisivo nella crudezza delle immagini e nella pazzia del protagonista, che, tra le altre cose, in seguito si è buttato sul porno dando gioia a molti di noi. A me sicuramente.

Film visionati: 2019: Dopo la Caduta di New York e Buio Omega

2019: Dopo la Caduta di New York


Buio Omega

[News] Recensione di Infection

In un misterioso ospedale giapponese, l'imperizia di un gruppetto di dottori ed infermiere pone fine alla vita di un gravissimo ustionato, allorchè - mi piace dire allorchè -i medici decidono di coprirsi a vicenda nascondendo il corpo, ma nel frattempo nella fatiscente struttura ospedaliera viene lasciato un paziente affetto da una misteriosa malattia che lo scioglie dall'interno.
Sembra mitico vero? Sappiate che non lo è.

Nuova recensione da parte del nostro Capitan Ano, che ci parla di un film la cui visione è stata particolarmente frustrante. Infatti quasi tutto era realizzato piuttosto bene ma... il film era completamente privo di una trama degna di questo nome! La recensione fa, come di consueto, bella mostra di sé nella Marcia Videoteca.

Leggi la Recensione

Infection

Regia: Masayuki Ochiai

Genere: Horror

Produzione: Giappone 2004

Durata: 98'

Cast: Koichi Sato, Michiko Hada, Yoko Maki, Shiro Sano, Tae Kimura, Masanobu Takashima, Kaho Minami, Mari Hoshino, Moro Morooka, Isao Yatsu

Trama: In un misterioso ospedale giapponese, l'imperizia di un gruppetto di dottori ed infermiere pone fine alla vita di un gravissimo ustionato, allorchè - mi piace dire allorchè -i medici decidono di coprirsi a vicenda nascondendo il corpo, ma nel frattempo nella fatiscente struttura ospedaliera viene lasciato un paziente affetto da una misteriosa malattia che lo scioglie dall'interno.
Sembra mitico vero? Sappiate che non lo è.

Opinione del club: Il problema principale di questo film è proprio la trama, infatti solo il grande maestro wikipedia è riuscito a mettere linearmente ciò che almeno in teoria accade in questa immonda pellicola giapponese, infatti il film non ha senso, le cose accadono senza motivo circondati da personaggi assurdi che poi alla fine non c'entrano niente con la narrazione centrale, che comunque latita per tutta la durata del film, è il tipico caso in cui la trama deve essere supposta piuttosto che capita. Ci sono membri dello staff medico che delirano ben prima dell'arrivo della misteriosa infezione - che ha comunque il pregio di garantire un volume di broda verde impressionante per tutta la durata - come per esempio l'aspirante chirurgo che si chiude in uno stanzino a ricucire un cuscino, mentre fuori la gente si massacra / si arrampica sui muri / si infilza con aghi infetti / broda verde dall'ano. Per dovere di cronaca è necessario dire che ci sono un paio di situazioni ed atmosfere che effettivamente inducono una certa ansia e paura, però sono fini a sé stesse. Ti cachi nelle mutande per poi chiedersi perché.
Ultimo cenno necessario per la struttura sanitaria, che sembra una fogna / tunnel del metrò / Batcaverna piuttosto che un ospedale e questa volta non basta parlare di differenze culturali per giustificare l'ambulanza che entra dalla strada direttamente nei corridoi.
A Pietro il film è piaciuto, ma tanto non capisce un cazzo.
<Capitan Ano>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno detto...
"C'è una vecchia che vede i fantasmi negli specchi...
Nel frattempo altri dottori ammazzano un paziente per sbaglio e cercano di distruggere le prove, però viene lasciato da un'ambulanza un altro paziente che broda verde perché gli si stanno sciogliendo gli organi a causa di una malattia sconosciuta. Così arriva anche un dottore orribile che spunta sempre alle spalle e che obbliga gli altri dottori a fare ricerca sul cadavere brodante, ma loro iniziano ad ammallarsi e a flagellarsi in vari modi fino a brodare verde da tutti i pori!
Poi tutto sembra un'illusione, ci sono i fantasmi, un'altalena dondola misteriosamente, ma poi non è più un'illusione e tutti tornano a brodare verde... boh!"
Il Drugo

"Un film dello sterco, solo quel babbione di Pietro può apprezzare quella cacata."
Capitan Ano

Serata Marcia: 12 Aprile 2010

Ormai il nuovo televisore dei fratelli Schioppetto si sta abituando a noi e noi ci stiamo abituando all'alta definizione, speriamo che tale tv sia resistente al marciume perché ogni lunedì si becca una bella double feature di film più marcia e putrescente che mai! Per ora sembra reggere, ma vedremo...
Questo lunedì è stato caratterizzato dall'arrivo di una nuova infornata di nove film da me procurati, visto che la pur ampia scorta che ci ha sostenuto per mesi si sta ormai esaurendo. Fra questi nuovi film il destino ci ha riservato la visione di un piccolo gioiello... ovvero Ultrachrist! Trovato più o meno a caso, a cui avevo dato una superficiale visione di qualche scena per sondarne la qualità, di esso non nutrivo grandi aspettative e speravo che il dado scegliesse qualche altro film. Per fortuna non sono stato accontentato e ci siamo ritrovati a vedere Gesù che resuscita a New York e che non riuscendo a comunicare con i giovani decide di diventare un supereroe, cosa che lo porterà ad affrontare il diavolo in persona e a rivalutare il ruolo del sesso nel cristianesimo! Se non un capolavoro ci si siamo quasi! Assolutamente da vedere!
Il secondo film, 1990: I Guerrieri del Bronx, è uno su cui nutrivamo notevoli aspettative visto che il regista è niente di meno che Ezio G. Castellari, già autore di grandi film trasherrimi, ma non tutto può andare bene e ironia della sorte il film si è rivelato veramente noioso, quasi da addormentarsi a tratti, con ben poche scene e ben pochi momenti degni di essere ricordati e visti. Il protagonista poi era inguardabile con il suo viso da adolescente, il fisico palestrato e il suo passo sculettante con il sedere sempre in fuori che pareva una battona. Peccato davvero, ma... andrà meglio la prossima volta... forse!

Film visionati: Ultrachrist e 1990: I Guerrieri del Bronx

Ultrachrist


1990: I Guerrieri del Bronx

[News] Recensione di Ninja Terminator

La divina forza dell'impero Ninja è racchiusa in una statua divisa in tre parti, il Guerriero Ninja d'Oro. Chi possiede tutte e tre le parti sarà potentissimo.
Sotto il comando del Gran Maestro Ninja in Giappone ormai l'Impero dei Ninja è diventato malvagio e corrotto, così tre Ninjia di alto livello, gli occidentatli Harry, Towne e il giapponese Tamashi, decidono di rubare la statua. Due anni dopo ad Hong Kong, Tomashi è ucciso da un misterioso ninja rosso che s'impossessa anche del pezzo della statua. Towne pensa che Michiko sorella di Tamashi abbia il busto della statua, perciò assolda il capo di una gang criminale, Tiger Chan, di riprendere il pezzo. Nel frattempo, quando Harry viene a sapere dell'uccisione di Tamashi chiede all'amico Jaguar Wong, un superfigo agente dell'Interpol, di proteggere la ragazza. Così mentre Jaguar prende a calci tutti gli sgherri che Tiger gli manda contro, Harry e Towne ricevono messaggi d'avvertimento dall'Impero Ninja: se non restituiranno le parti del Guerriero Ninja d'Oro dovranno subire la furia del "Ninja Terminator"...

Un film sui Ninja dal "genio" del genere Godfrey Ho! Avevamo già visto qualche mese fa il terribile Ninja Commandaments e siamo quasi morti, qualche settimana fa ci è toccato Ninja Terminator che per fortuna si è rivelato molto più divertente e meno nioso dell'altro film. Il solito collage di pellicole diverse, arti marziali improbabili ed effetti speciali al limite della decenza, un film notevole!
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Ninja Terminator

Regia: Godfrey Ho

Genere: Azione

Produzione: Hong Kong/Canada/UK 1985

Durata: 87'

Cast: Richard Harrison, Jang Lee Hwang, Jonathan Wattis, Maria Francesca, Phillip Ko, James Chan, Jack Lam, Simon Kim, Tae-joon Lee, Keith Mak, Nancy Chan, Gerald Kim, Eric Leung, Andrew Lee

Trama: La divina forza dell'impero Ninja è racchiusa in una statua divisa in tre parti, il Guerriero Ninja d'Oro. Chi possiede tutte e tre le parti sarà potentissimo.
Sotto il comando del Gran Maestro Ninja in Giappone ormai l'Impero dei Ninja è diventato malvagio e corrotto, così tre Ninjia di alto livello, gli occidentatli Harry, Towne e il giapponese Tamashi, decidono di rubare la statua. Due anni dopo ad Hong Kong, Tomashi è ucciso da un misterioso ninja rosso che s'impossessa anche del pezzo della statua. Towne pensa che Michiko sorella di Tamashi abbia il busto della statua, perciò assolda il capo di una gang criminale, Tiger Chan, di riprendere il pezzo. Nel frattempo, quando Harry viene a sapere dell'uccisione di Tamashi chiede all'amico Jaguar Wong, un superfigo agente dell'Interpol, di proteggere la ragazza. Così mentre Jaguar prende a calci tutti gli sgherri che Tiger gli manda contro, Harry e Towne ricevono messaggi d'avvertimento dall'Impero Ninja: se non restituiranno le parti del Guerriero Ninja d'Oro dovranno subire la furia del "Ninja Terminator"...

Opinione del Club: Il film appartiene al genere (se così lo si può chiamare) ninja-movie del regista Godfrey Ho, il quale ha girato decine e decine di film con questo tema, tutti ovviamente orribili. La struttura comune alla maggior parte di queste pellicole è quella composta da due trame distinte e parallele, una composta da parti di film vero e proprio pescato in qualche produzione orientale fallita, mentre l'altra cioè la parte ninja è girata dallo stesso Godfrey Ho. Il tutto viene montato e ridoppiato in modo che ci sia una mimina parvenza di collegamento.

La parte ninja qui presente è a dir poco clamorosa: I ninja sono sostanzialmente divisi in due gruppi, quelli rossi e quelli neri, più un ninja mimetico munito di grande carisma e il ninja terminator che è semplicemente un ennesimo ninja vestito di rosso ma più forte! I combattimenti sono esilaranti, con largo uso di tecniche di spada, salti mortali inutili e sparizioni ottenute con il taglio della pellicola. Fanno la loro comparsa anche shuriken, pugnali, fumogeni e spade assurde che nell'elsa nascondono lancia-fiamme ed estintori. Da segnalare poi la presenza di un emblematico robottino giocattolo che viene usato dall'Impero Ninja per portare messaggi di morte a casa dei suoi nemici, il cui senso non ci è ancora pervenuto.
La parte non-ninja è girata ad Hong-Kong e riguarda combattimenti fra un poliziotto (almeno lui dice di esserlo) chiamato Jaguar e la banda di un potente gangster conosciuto come Tiger. Semplicemente il primo affronta tutti gli sgherri che il secondo gli manda via via contro fino poi allo scontro finale fra i due. Per fortuna l'azione e il kung-fu abbondano e non ci si annoia, ma la cosa che si nota di più in questa parte è l'abbigliamento discutibile della maggior parte dei personaggi. Forse quello messo meglio è Jaguar che sfoggia camice a fiori e giacche di cattivo gusto però si arriva all'estremo con il potente Tiger che indossa per tutto il film un completo bianco e una parrucca bionda a caschetto a dir poco imbarazzante di cui nessuno fra quelli presenti alla visione del film ha capito l'utilità o il senso.
Il collegamento tra le due parti è abbastanza pretestuoso: si vuol dar l'idea che tutto si svolga ad Hong Kong, i personaggi fanno ogni tanto riferimento a quelli dall'altra parte e in alcune occasioni si parlano al telefono toccando vette inconcepibili di bruttezza con tagli bruschi, sequenze replicate, inquadrature assurde e voci fuori sincrono (dove poi il doppiaggio italiano non aiuta di certo). I due filoni comunque terminano in modo completamente disgiunto senza che sia assolutamente un raccordo.
Non saprei se di effetti speciali si può veramente parlare in questo film, visto che “l'effetto” più utilizzato è quello del taglio di fotogramma per far sparire nel nulla i ninja dalla scena! Poi sono presenti un paio di trampolini elastici sotto il piano d'inquadratura per i salti mortali e l'uso di fumogeni nell'ultimo combattimento. C'è da dire che le coreografie nelle arti marziali in generale non sono male, soprattutto nell'action-movie di Hong Kong dove si vede che gli attori sono un minimo esperti di kung-fu, nella parte ninja invece tutto è più ridicolo con i personaggi che compiono spesso strani gesti con le mani, mosse e parate demenziali.
Il livello recitativo è decisamente infimo, con attori in generale poco espressivi, soprattutto quelli ninja (ma guarda un po'!), che per fortuna hanno il volto coperto per la maggior parte delle scene così da mascherare la propria incompetenza. Ciò non vale ovviamente per la parte cinese dove sembra che gli attori facciano a gara ad avere l'espressione facciale e il taglio di capelli più demenziale.
In definitiva Ninja Terminator è un film divertente, almeno il film cinese parallelo non è noioso, ci sono continui combattimenti e anche qualche scena di bella romanza!

Certo, sia ben chiaro, i canoni dei film ninja sono rispettati, perciò è allo stesso tempo veramente orribile. Non credo che nessun "normale" spettatore potrebbe andare oltre i primi 5 minuti, perché dopo aver visto guerrieri ninja con tutine rosse e nere, fare strani versi e teletrasportasi imploderebbe. Però se vi piace il cinema trash è da vedere!
Perciò un film con una qualità cinematografica bassissima ma un alto livello di marciume!
In marciume guadagna un punto solo perché nell'ultimissima scena il Ninja Terminator, avendo constatato la sconfitta, lascia il campo di battaglia alzandosi in volo con un petardo nell'ano!
<Il Drugo>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Serata Marcia: Lunedì 5 Aprile 2010

È pasquetta, sono passati pochi giorni dal compleanno di Psyco (Auguri Psyco) ma pensate che questo possa impedirci di organizzare la solita serata marcia? Ovviamente no. Ieri sera ci siamo quindi ritrovati in un salotto dello Schioppo insolitamente affollato, non tanto dai membri del Club stesso (che in realtà contava diversi assenti: Felio, Lotus e addirittura il CapitAno) ma da diversi amici di Psyco richiamati appositamente per fare un po' di festeggiamenti.

Va detto che i film stanno cominciando a mancare e si sta un po' raschiando sul fondo del barile, ma indubbiamente ieri il dado è stato tutt'altro che clemente. Il primo film è stato "L'Ultima Casa a Sinistra", un film anni '70 di genere piuttosto drammatico che secondo le idee del regista (che è peraltro Wes Craven, quello di "Scream" e "Le colline hanno gli occhi") doveva essere una denuncia contro la droga, la violenza, il sesso... Piuttosto noioso, spesso privo di senso, ma alcune scene (citerei il padre che dispone le trappole in casa verso la fine del film) erano notevoli - senza contare il fatto che dal punto di vista tecnico (recitazione, doppiaggio, scenografie...) era talmente mal realizzato che ci ha provocato risa quasi isteriche.

Ovviamente nel film non c'era nessuna ultima casa a sinistra. Pare inoltre che di questo film sia stato fatto un remake nel 2009.

Come secondo film era uscito un poliziottesco ma il Drugo, in un'inedita versione lamentosa, ha detto che avrebbe preferito aspettare il CapitAno per vederlo, e abbiamo deciso di assecondarlo per ritirare. Il dado ci ha punito con Lamberto Bava. Il film in questione è un horror-thriller (anzi, direi più un "thrilling" come dicono nel film stesso) "La Casa con la Scala nel Buio" (dove stranamente c'è effettivamente una casa con una scala nel buio) si è dimostrato, in pieno stile Lambertino, un film scialbo e piuttosto noioso. Noi ogni volta si spera che esca qualcosa al livello di "Demoni" ma le nostre attese sono ogni volta frustrate.

La nota degna di rilievo è che la colonna sonora è degli Oliver Onions, che però non si sono sforzati visto che l'intera colonna sonora è costituita essenzialemente dal motivetto che potete sentire all'inizio del trailer.

Film Visionati: L'Ultima Casa a Sinistra  e La Casa con la Scala nel Buio

L'Ultima Casa a Sinistra


La Casa con la Scala nel Buio