B-Movies e Cinema Trash


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Fire Down Below

Regia: Félix Enríquez Alcalá

Genere: Azione | Drammatico | Thriller

Produzione: USA 1997

Durata: 105'

Cast: Steven Seagal, Marg Helgenberger, Stephen Lang, Brad Hunt, Kris Kristofferson ,Harry Dean Stanton

Trama: L'agente speciale Jack Taggart indaga sull'illegale eliminazione di rifiuti tossici da parte di Orin Hammer, uomo d'affari e criminale con pochi scrupoli. Le sostanze radioattive si trovano nascoste però dentro una vecchia miniera di carbone del Kentucky appena sotto un villaggio popolato da persone per bene e timorate di dio avvelenando in egual misura l'ambiente e gli innocenti bambini.
Hammer e la sua banda vengono anche sospettati di omicidio,sono infatti i probabili responsabili dell'assassinio di un ex collega di Jack...

Opinione del Club: Nel 1997 Steven Seagal è ancora un cavallo su cui puntare per la warner Bros nella speranza di sfornare film action decenti, allorchè lo finanzia ancora con eleganti barcate di dollari nelle sue imprese filmiche, nonostante flop precedenti come "Sfida fra i ghiacci" e "Delitti Inquietanti".

Steven sfoggia nuovamente le sue care tematiche ecologiche impersondo una sorta di agente segreto del reparto ambientale/forestale. Accompagnato dalle gradite note country tipiche del sud, viene spedito in Kentucky per risolvere una questione legata all'inquinamento delle falde acquifere a causa del sotterramento di scorie radioattive.Steven si infiltra nella piccola comunità di montagna , con la complicità del pretaccio di turno, in qualità di falegname dove oltre che risolvere la situazione, non perderà occasione di far valere il suo rotondo charme su l'indifesa donzella del villaggio, che tra le altre cose è Marg Helgenberger che poi diventerà famosa sin dai primi anni 2000 per "C.S.I. Las Vegas".

Il film non è male, il nostro eroe è in, non ottima, ma dignitosa forma, ama la violenza, sfoggia anche un'ottima baldanza da figo dei film di azione, in particolare nel finale. Ma - come ha fatto notare prontamente il padrone del nostro salotto - la pellicola è strutturata male con troppe chiacchere intervallate da mini risse di pochi secondi, che stuzzicano l'appetito dello spettatore che però poi rimane affamato di denti rotti e spalle slogate.
Il fan tribola per tutto il film nella speranza che Steven dia un taglio alla romanza redneck e faccia fuoco scatenando una rissa campale a cui il paffuto distruttore di mondi ci ha abituato con gioia infinita.

Certamente la violenza c'è, ma la furia di Steven distribuita con il contagocce non soddisfa più di tanto, anche se è doveroso dire che nel finale, quando Steven si sveste dei panni di uomo di legge e mette su quelli del vendicatore, il film si salva in corner acquistando un ritmo più scoppiettante con una bella scena ad una stazione di servizio -dove anche lì fa sempre credere di stare per farla deflagrare ed invece lascia intatta quando invece avrebbe potuto scatenare il panico - ed infine nel casinò dove sfoggia, oltre una giusta dose di odio e violenza, una dose di sarcasmo , che fa sempre bene, contro il villain straricco.
Da notare la presenza nel cast di Stephen Lang , recentemente avvistato in "Avatar" nel ruolo del generale cazzuto e cattivo, che qui recita la parte del fratello della squinzia che ovviamente verrà preso a padellate in faccia.

L'esempio della scena della stazione di servizio è lampante: il regista ha un budget elevato, una macchina di morte satanica ed un'orda di comparse da distruggere, ma questa alchimia apparentemente infallibile fa fatica ad innescarsi e fa alcune fiammate sprecando il suo potenziale distruttivo e non ci resta che relegare questo film in secondo piano quando aveva tutte le carte per rivaleggiare con i grandi classici del panzuto eroe.
Tuttavia nonostante lo spettatore sia nel limbo che io chiamerò "quello che tromba e non sbroda mai",il film è apprezzabile, vanta un'ottima colonna sonora - lo stesso bad guy è un cantante country -, un sacco di redneck piegati e Steven, oltre che punitore infernale, chitarrista carismatico e nel curioso ruolo di armare la mano di un bambino qualsiasi per tenere in scacco un gruppo di poveri coltivatori di ganja.

Questo film vanta un budget di quasi sessanta milioni di dollari.

Ne incassò meno di dieci.

Fu quindi un flop clamoroso ed il baratro che ha inghiottito la carriera di Steven Seagal si aprì definitivamente. Però io ti amo ancora Steven Seagal.
<CapitanAno>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:

 


Hanno detto:

"Non mi è dispiaciuto. C'è una parte centrale un po' noiosa e piena di chiacchere però i combattimenti sono divertenti se pur brevi, con Steven che spezza numerosi arti. Vedere poi Steven combattere per l'ambiente e la Terra è sempre una gioia...
Negli anni 90 Steven Seagal faceva dei film abbastanza decenti che regalavano gioie, è più nell'ultimo decennio che ha sfornato la vera merda...
Da segnalare: il film s'intitola Fire Down Below che praticamente significa "il fuoco di sotto" e si riferisce alla miniera di carbone presente nel film che brucia da svariati anni. Peccato che in tutto il film non si veda mai la miniera in fiamme."
Il Drugo

"Bel film, grazie Steven."
TheRedMage

"Vorrei solo aggiungere che c'era anche della broda verde e corrosiva e che le giacche di Steven erano imbarazzanti."
Allen

"C'era un botto di bifolchi e il fratello di lei era in qualche telefilm..."
Psycomachius

Serata Marcia - Lunedì 28 mag 2012

Un team ristretto quello che si ritrova nel salotto di Sade, e si trova costretto per vari motivi a restringere la serata a un solo film.

Per fortuna il suddetto è "I come in Peace" detto anche "Dark Angel" nel quale Dolph Lundgren a la sua imbarazzante pettinatura si trovano coinvolti in una brutta faccenda che coinvolge tra le altre cose un criminale alieno e un sacco di esplosioni. Il film si dimostra valido e realizzato con un certo budget.

Il film è stato distribuito in Italia anche col nome di "Arma non Convenzionale".
Film Visionati: Dark Angel (I Come in Peace)

Dark Angel

[News] Recensione di Anno 2020: i Gladiatori del Futuro

Anno 2020: la guerra atomica è terminata da poco tempo. In un villaggio, alcuni sopravvissuti, comandati dal ranger Nisus lavorano quotidianamente mantenendo in funzione una raffineria di petrolio. Ma ben presto un esercito evoluto, capeggiato da un cinico comandante, assedia il villaggio e ne prende possesso, uccidendo brutalmente Nisus. La moglie di Nisus, Maida viene violentata e successivamente venduta. Ma ben presto tre eroi, anche loro ranger e vecchi amici di Nisus la salveranno e, con l'aiuto dei nativi americani, riprenderanno possesso delle loro terre e riporteranno la giustizia...

Una strana accozzaglia di post-apocalittico e western con influssi di altri generi a caso. Il film ci ha abbastanza divertito, lasciandoci stupefatti in un paio di occasioni e presentandoci Hal Yamanouchi, che da allora è uno degli idoli del club. Magneto torna alla tastiera dopo alcuni mesi per parlarci di questa delirante pellicola.

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Serata Marcia: Lunedì 21 maggio 2012

Il club non manca di riunirsi per il suo settimanale appuntamento. Presente il club al gran completo, eccetto Lotus, addirittura con una presenza esterna. A quanto pare, farsi del male è diventato un hobby più diffuso di quanto pensassimo.

La serata si apre in realtà con un film di assoluto pregio che ci ha regalato una gioia dopo l'altra in un tripudio di ilarità a ripetizione e fantascienza anni '80. Sto parlando di "The Ice Pirates", un film che offre uno strano mix di astronavi, guerrieri in armatura, veicoli bellissimi, robot bizzarri e distorsioni temporali, il tutto infilato in un mondo vagamente distopico frutto delle menti di trenta anni fa, che includeva tra le altre cose costumi improbabili, donne rospo e robopapponi, in cui l'acqua è un bene prezioso e i pirati vivono rubando ghiaccio dalle astronavi dei Templari. Insomma, il film ci ha divertito oltre ogni dire.

Purtroppo la serata non prosegue allo stesso livello. Laddove la prima volta la nostra ospite aveva sorteggiato i Pirati del Ghiaccio, Al Pancione fa cadere il secondo tiro di dado sul dvd di Takashi Miike.

Ora, chiunque conosca il regista giapponese, o segua le nostre peripezie, sa che Miike alterna film di assoluto livello ("Sukiyaki Western Django", "Zebraman") a mattonate colossali con punte di grottesco ("Deadly Outlaw Rekka", "Visitor Q") o, per dirla con una frase del CapitAno "di solito fa film mitici, però ogni tanto gli scoreggia il cervello". Qui siamo purtroppo nel secondo caso, perché "The Bird People in China" si dimostra un film piuttosto noioso, con una trama un po' vacillante, che sarebbe stato difficile da sopportare anche se non fosse stato assurdamente lungo (118'). Praticamente, un uomo viaggia in cina alla ricerca di una vena di pietre preziose, salvo poi trovare un villaggio in cui una ragazza cerca di insegnare ai bambini a volare, e infognarcisi mentre la trama originale viene ben presto dimenticata. Se non altro anche qui i mezzi di locomozione erano bizzarri.
Film Visionati: The Ice Pirates e The Bird People in China

The Ice Pirates


The Bird People in China

[News] Recensione di Snakes on a Plane

Il testimone oculare di un importante processo è ricercato dal boss della Triade Eddie Kin. L'agente speciale Neville Flynn da tempo cerca di incastrarlo e ora ha preso sotto la sua protezione il giovane testimone Sean. Mentre lo scorta sul volo Honolulu-Los Angeles il perfido Kim organizza un delitto perfetto: introduce serpenti velenosi sull'aereo e li rende estremamente aggressivi...

A un certo punto della storia del cinema, qualcuno pensò che sarebbe stata una buona idea mettere nello stesso film Samuel L. Jackson, un aereo e una vagonata di serpenti. Il risultato è stato questo film, che a dire la verità ebbe anche una certa visibilità mediatica a suo tempo.La produzione ha alcune falle, sia a livello di trama, sia a livello tecnico, ma il film si è comunque rivelato più che godibile, e lo spettatore si trova di solito abbastanza disponibile a ignorare qualche incongruenza per godersi la titanica sfida tra l'attore, che poi a un certo punto ne ha anche abbastanza di questi cazzo di serpenti su questa merda di aereo, e il pericolo strisciante.
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Questa recensione segna un traguardo importante per il club: infatti è la centesima recensione che compare sul sito! Vedere e commentare tutti questi film è stata dura. Ma a commemorare più approfonditamente l'occasione ci penserà il presidente.

Serata Marcia - Lunedì 14 Maggio 2012

Ben poco di particolare ha contraddistinto questa serata, a parte la quantità di persone che volevano stare sul divano.

Si apre con "Zombie Hospital", che poi è il titolo italiano di "Graveyard Alive: a Zombie Nurse in Love". Traduzione di un'accuratezza infallibile e di un livello alto come quello a cui la produzione italiana ci ha abituato. Il film era decisamente strano, ma aveva i suoi momenti, anche se presentava degli zombie che di zombie non sembravano avere molto, ed era in molte sue parti molto noioso.

Finita la proiezione, abbiamo sorseggiato un caffè cercando di capire che cosa avessimo guardato, e ci siamo lanciati nel secondo film. Era uscito Steven Seagal, con "Atack Force", ma ci sono stati dei problemi tecnici, così abbiamo ripiegato su un film dello stesso genere e ci siamo beccati "Fire Down Below", che si è dimostrato uno dei migliori di Steven, con un Seagal ancora magro e cattivissimo. L'unico neo era l'assenza di una rissa prolungata, ma siamo disposti a chiudere un occhio, prima che ce lo chiuda Steve.
Film Visionati: Zombie Hospital e Fire Down Below

Zombie Hospital


Fire Down Below

[News] Recensione di Little Rita nel West

Little Rita è una pistolera conosciuta e temuta in tutto il West. Lei, come il suo amico capo indiano, odia il male nella sua generalità, e lo identifica con l'oro, che porta i banditi a compiere le loro malefatte. E proprio ai banditi ruba l'oro per poi distruggerlo. Uno di questi, Black Star si innamora di lei tanto da redimersi e seguirla nei suoi intenti...

Spaghetti western e musical si uniscono con risultati non troppo eclatanti  per darci questo film, che all'epoca ci mise a dura prova, ma a distanza di anni abbiamo un po' rivalutato. Certo è che la voce di Rita Pavoni può risultare fastidiosa, e che il film ha una carica di buonismo snervante, ma indubbiamente, tra una trama bizzarra, Lucio Dalla, e strani indiani con mazze da golf, il film ha una certa carica marcia.

Che dire: Viva Sancho!
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Serata Marcia - Lunedì 7 Maggio 2012

In questa serata il club si riunisce quasi al gran completo nella consueta riunione del Lunedì sera. Felio e suo fratello se ne andranno dopo il primo film per dei motivi del tutto improbabili, e solo tre arditi (il Mago Rosso, il CapitAno e Psycho) resteranno per il terzo. Tutto sommato, la serata è stato un notevole tour de force che ha proposto Lamberto Bava, Uwe Boll e Steven Seagal tutti nella nella stessa serata.

La serata è aperta da "Desideria e l'Anello del drago", fantasy girato dal nostro acerrimo nemico Lambertino Bava, forse per cercare di emulare il successo che lui stesso aveva ottenuto con la serie fi "Fantaghirò". Il film ci ha particolarmente colpito per certe sue strane idee in fatto di geografia, e per quanto fosse terribile il costume da drago usato verso la fine, ma tutto sommato ci ha fatto passare un paio d'ore piacevoli. Il cast vedeva poi la comparsa di Franco Nero nel ruolo del re padre della protagonista; Anna Falchi nel ruolo della protagonista stessa, la principessa Desideria; e un branco di tedeschi in ogni altro ruolo.

Si prosegue con "House of the Dead". Il film non è male, per essere di Uwe Boll, cosa che vuol dire che faceva ancora abbastanza cacare, ma in maniera tutto sommato sopportabile. Utilizzo creativo delle inquadrature, dove per "utilizzo creativo" intendo che vengono fatte un sacco di inquadrature a caso. Finale che non abbiamo capito se fosse "a merda", "a cazzo" o una combinazione delle due.

Per finire, I coraggiosi sono rimasti per "Il Vendicatore". Pare che Steven Seagal si diverta ad avere un lavoro del tutto bizzarro in ogni suo film, e infatti qui fa l'archeologo (non che l'archeologo sia un lavoro bizzarro - è bizzarro che sia Steve a farlo). Un cartello di associazioni mafiose cinesi cerca di utilizzarlo a sua insaputa per contrabbandare della droga, e ovviamente questa si dimostra essere una pessima idea.
Film visionati: Desideria e l'Anello del Drago, House of the Dead e Il Vendicatore

Desideria e l'Anello del Drago
("Desideria" è un film televisivo e non se ne trova un vero e proprio trailer, ma potete guardare questo "preview" di scene del film)



House of the Dead


Il Vendicatore

[News] Recensione di Soft Air: Aria Compressa

Giorgio divide il suo tempo tra il lavoro e la fidanzata, trascurando i suoi amici. Una sera riceve una telefonata da Matteo che lo invita alla festa di compleanno di Roberto: in realtà la festa non esiste, è solo un pretesto per riunire la compagnia di amici per una rimpatriata. Durante la cena, Roberto riferisce agli amici di aver prenotato una partita di Soft Air a Bassano Romano. La domenica successiva, il gruppo si riunisce per giocare, ma qualcosa non va per il verso giusto: quella che dovrebbe essere una normale sfida di Soft Air, si trasforma in una sorta di battuta di caccia, poiché la squadra avversaria utilizza delle armi vere.

Non ho neanche molta voglia di parlare di questo film, la cui maggiore distinzione è quella di averci offerta quella che forse è la peggior recitazione che il club abbia mai osservato (c'è spesso in un film marcio un attore che recita da cani, ma qui l'incapacità è generale e ubiqua). L'unica cosa notevole era l'incomprensibile partecipazione di Glauco Onorato come direttore del doppiaggio, che ci ha lasciato un po' intristiti. Per il resto, tanto schifo, che Felio passerà a discutere in dettaglio.
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Serata Marcia: Lunedì 30 Aprile 2012

Serata avvenuta in concomitanza con la Notte Bianca a Firenze. Prima abbiamo pensato di saltare la serata e andare alla Notte Bianca, poi abbiamo deciso di fare comunque una miniserata da un solo film e poi uscire, e siamo finiti per vederne due in ogni caso.

Non si fugge dal richiamo del marcio.

La prima visione è un postapocalittico anni '80, "Anno 2020: i Gladiatori del Futuro". Il film era abbastanza marcio, anche se in alcuni punti il montaggio rendeva difficile capire cosa stesse succedendo. La trama era piuttosto sconclusionata ma quello che ci ha lasciato perplessi è stata l'ambientazione, che includeva una raffineria, un sacco di balordi, soldati con attrezzature futuristiche e una vasta porzione di mondo che, più che a un'apocalisse, sembrava sopravvissuta a un revival western (con tanto di indiani fintissimi). Ci siamo divertiti, e poi a chi la vogliamo dare a bere, lo sappiamo tutti che se avvenisse l'apocalisse in Texas (dove il film è ambientato) nel giro di dieci anni tornerebbe veramente il vecchio west.

Nel film non apparivano gladiatori.

Segue poi un film brutto piuttosto famoso nell'ambiente del trash, "Manos: the Hands of Fate". Devo dire che ci ha un po' delusi, perché sì, d'accordo, il film ha delle carenze tecniche gigantesche ed è pieno di scene che non hanno alcun senso, però alla fine non ci è sembrato così devastantemente orrendo. Dopo essere sopravvissuto a "Riti, Magie Nere e Segrete Orge nel Trecento", lo spettatore sarà in grado di visionare Manos con una certa agilità. L'abito cerimoniale del padrone della mansione, però, con quelle enormi mani rosse disegnate sopra, era discretamente bella.
Film Visionati: Anno 2020: i Gladiatori del Futuro e Manos: the Hands of Fate

Anno 2020: i Gladiatori del Futuro


Manos: the Hands of Fate