B-Movies e Cinema Trash


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[News] Recensione di Bad Taste

La AIDS (The Astro Investigation and Defence Service) cioè il servizio d'investigazioni extraterrestri della Nuova Zelanda, invia Derek, Frank, Ozzy, e Barry ad indagare la scomparsa di tutti gli abitanti della cittadina di Kahiro. Ben presto scopriranno che il posto è stato invaso da alieni con sembianze umane e che tutta la popolazione è stata macellata per essere utilizzata per la catena di fast food spaziali di Mister Crumb. Ai quattro agenti toccherà il difficile compito di respingere l'invasione aliena...

Sono passati ormai quattro anni da quando ho visto Bad Taste per la prima volta e le gioie di questo film si erano ormai perse nei meandri della memoria lasciando un alone di leggenda sulla pellicola in questione. L'occasione di rivederlo recentemente dopo tanto tempo mi ha ispirato per scriverne una recensione, perché mi sono detto: "un film così deve per forza finire nella Marcia Videoteca!"
Ho dei colleghi le cui doti di scrittura probabilmente avrebbero reso più giustizia a questa perla del trash, ma visto che loro hanno scelto di recensire altri film ho visto bene di accaparrarmelo. E quindi, eccovi serviti! Il mio augurio è quello di incuriosirvi e motivarvi a vedere questo film che veramente merita...
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Bad Taste

Regia: Peter Jackson

Genere: Horror

Produzione: Nuova Zelanda 1987

Durata: 92'

Cast: Terry Potter, Pete O'Herne, Craig Smith, Mike Minett, Peter Jackson, Doug Wren, Dean Lawrie, Peter Vere-Jones

Trama: La AIDS (The Astro Investigation and Defence Service) cioè il servizio d'investigazioni extraterrestri della Nuova Zelanda, invia Derek, Frank, Ozzy, e Barry ad indagare la scomparsa di tutti gli abitanti della cittadina di Kahiro. Ben presto scopriranno che il posto è stato invaso da alieni con sembianze umane e che tutta la popolazione è stata macellata per essere utilizzata per la catena di fast food spaziali di Mister Crumb. Ai quattro agenti toccherà il difficile compito di respingere l'invasione aliena...

Opinione del Club: Quando parlo di Bad Taste alla gente ignara, la cosa che mi diverte di più è che molti non immaginano neanche quale sia la mente dietro a questo capolavoro del trash. Avete presente il Signore degli Anelli, il cui regista è Peter Jackson? Ebbene quell'uomo quand'era “giovane” ha esordito con questo film e un altro ancora più marcio (Brain Dead) che forse un giorno vi recensiremo. Non solo Peter Jackson è ideatore, sceneggiatore e regista ma in questo film recita ben due parti decisamente demenziali! E' rimasta memorabile la battuta di Capitan Ano che alla vista di Peter Jackson che mangia il cervello direttamente dalla scatola cranica di un uomo-alieno esclama: "Quest'uomo ha vinto 11 oscar!"
Bad Taste si avvale di una trama semplice, lineare che per fortuna non lascia molto spazio ai dialoghi e alla caratterizzazione dei personaggi. Ciò potrebbe sembrare un male ma in verità, vista l'alta demenzialità di cui trasuda il film, è un punto di forza perché non si perde in inutili chiacchere ed introspezioni ma continuamente incalza lo spettatore con azione e situazioni splatter-assurde.
La semplicità e il fatto di arrivare presto al sodo giovano anche alla sceneggiatura che non si perde in complicati intrecci o piani sequenza, ma va sul sicuro non generando in questo modo incongruenze e dimenticanze fastidiose. Le assurdità che si verificano via via, sono volute dal regista e mai lasciate lì per sbaglio.
Il massimo punto di forza del film sta comunque nello splatter e negli effetti speciali marci. A quando pare dalle parti della regia ci doveva essere una certa predilezione per i cervelli perché continuamente si vedono crani aperti e cervelli spappolati puntalmente realizzati con il pongo.
Soprattutto è memorabile la parte recitata da Jackson stesso in cui il suo personaggio precipita da una scogliera sfracellandosi la testa. Tutti danno il tizio per morto, invece qualche scena dopo egli si rialza e si accorge di avere un pezzo di cranio aperto e di aver perso del cervello. Allora prontamente raccoglie i brandelli da terra e se li rinfila dentro sigillando tutto prima con un cappello e più tardi con una cintura!
Notevoli sono anche i costumi degli alieni che in quanto a bruttezza ed improbabilità hanno pochi rivali nel mondo del cinema.
Da menzionare inoltre la presenza di “broda verde” in una delle scene principali (la scena detta del “banchetto” che però non vi rivelo così guardere il film), che non può mai mancare in un film splatter-trash che si rispetti e che vuole aspirare all'Olimpo di questo genere.
Se vogliamo trovare dei diffetti a questo film si può guardare ai personaggi e agli attori. I primi non hanno nulla di particolarmente carismatico o che li caratterizzi cosicché non rimangono impressi nell'immaginario come invece accade per i protagonisti di altri film. Sono dei tizi qualsiasi di cui non si sa quasi nulla. I secondi, cioè gli attori, sono gli amici del weekend di Peter Jackson perciò potete immaginare le abilità recitative. E' un po' come se noi del Club del Marcio realizzassimo un film: probabilmente avremmo grandi idee ma saremmo degli attori anali (Se andate nella sezione Napalm in the Morning Studio di questo sito avrete un esempio concreto).
In ogni caso di queste pecche non si avverte troppo il peso perché comunque si è trascinati dal susseguirsi di scene splatter e da un aumento esponenziale dell'azione fino al culmine con la sparatoria finale che si può quasi definire epica. Dico “quasi” perché forse è un po' tirata per le lunghe, però fra traiettorie dei proiettili improbabili, mitragliate a caso, motoseghe e percore che esplodono ci si scompiscia dalle risate, è garantito.
In conclusione Bad Taste è un capolavoro del trash, che anni fa ispirò la nascita del Club del Marcio e di questo blog. Ci sono film trash migliori senza dubbio ma questo è ormai un vero cult che tutti possono apprezzare, soprattutto è un ottimo film per introdurre i novizi alla cultura del cinema di serie B, come noi stessi abbiamo sperimentato.
Da non perdere assolutamente!
<Il Drugo>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno detto:
"Per quanto la storia e le motivazioni dello svolgimento di essa siano davvero poco fondate, gli attori siano delle macchiette e (per dirlo in sostanza) il film stesso è decisamente e volutamente arrangiato, tutto questo viene messo in ombra da un delizioso alone comico splatter che aleggia per tutta la durata della visione. [...] Peter jackson in breve ci ha fatto un grosso favore!"
Winter

"La qualità dei dialoghi è risibile, ma la genuina sincerità di questo film mi stuzzica certe corde recondite che poche volte mi hanno pizzicato,dio merda."
Capitan Ano

"Sui dialoghi si potrebbe dire di tutto... dato che credo che il mio gatto sia più profondo e significativo, ma il loro essere insignificanti rendeva ancora più bello il film! E poi spettacolo... quando il tipo con la motosega invece di entrare dalla porta entra dalla parete!"
Piumalibera

Serata Marcia: Lunedì 21 febbraio 2011

Compleanno di Sade, che abbiamo festeggiato con una possente cena messicana a base di chili e fajitas. Subito dopo ci siamo sistemati nel salotto dello Schioppo per procedere al consueto sguardo sull'abisso. Assente il CapitAno, presenti anche Fra, che ormai è praticamente parte dello staff, e anche Piumalibera, di cui forse avete intravisto qualche commento in giro per questo blog, e un'altra delle ragazze che ultimamente infoltiscono i ranghi del marcio.

Purtroppo tra che abbiamo cominciato tardi, tra che a fine del primo film c'è stato un mezzo esodo, siamo riusciti a vedere solo un film. Questa sorte è toccata a Ghost Lake, un'horror di stampo classico in cui dei fantasmi/zombie (un misto tra le due cose) cercavano di portare la popolazione di una cittadina lacustre all'annegamento per poter proseguire le propria esistenza. Sarebbe stato piuttosto scialbo, ma gli effetti speciali erano così terribili che da soli sono riusciti ad aumentare di almeno un punto il marciume (al prezzo di un po' di qualità) rispetto al 2/2 che caratterizza di solito i film scialbi e noiosi "standard", ed a causare una certa ilarità tra i presenti. Purtroppo alcuni si sono addormentati prima che gli effetti speciali in questione cominciassero, ma questo è un altro discorso.
Film Visionato: Ghost Lake

Ghost Lake


Al termine della visione quello che abbiamo fatto è stato guardare per una buona mezz'ora invece questo video.

[News] Recensione di Maciste, l'Eroe più Grande del Mondo

Udor è un regno in declino, nei tempi andati era un regno prospero ma ora è costantemente minacciato dalla potente città rivale di Cafaus. Le due città sono anche arrivate alla guerra con esito disastroso per Udor, che ha dovuto sottostare a pesanti condizioni imposte dai vincitori: ogni anno 24 ragazze vergini dovranno essere inviate a Cafaus per esserte offerte in sacrificio umano al dio della città. Maciste vive lontano da queste due città ed ignora la situazione, finché un giorno transita per Udor proprio durante la cattura delle ragazze per il sacrificio. Maciste decide di intervenire per liberare le ragazze coinvolgendo così se stesso e i suoi amici in una rivolta per deporre il sovrano inetto e tiranno di Udor...

Nell'ormai consueto appuntamento del giovedì con una nuova recensione, il nostro saltuario collaboratore Magneto ci parla di un film che abbiamo visto recentemente e che ci ha discretamente entusiasmato. Si parla, come avrete capito dal titolo, di un pelplum, in cui il buon Maciste ci ha dilettato partecipando a una rivoluzione e istituendo un soviet di uomini unti e muscolosi al posto di una monarchia corrotta. Vale la pena guardarlo, è certamente notevole!
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Maciste, l'Eroe più Grande del Mondo

Regia: Michele Lupo

Genere: Peplum

Produzione: Italia 1963

Durata: 99'

Cast: Mark Forest, José Greci, Giuliano Gemma, Erno Crisa, Mimmo Palmara, Livio Lorenzon, Piero Lulli, Paul Muller, Eleonora Bianchi, Jacques Herlin

Trama: Udor è un regno in declino, nei tempi andati era un regno prospero ma ora è costantemente minacciato dalla potente città rivale di Cafaus. Le due città sono anche arrivate alla guerra con esito disastroso per Udor, che ha dovuto sottostare a pesanti condizioni imposte dai vincitori: ogni anno 24 ragazze vergini dovranno essere inviate a Cafaus per esserte offerte in sacrificio umano al dio della città. Maciste vive lontano da queste due città ed ignora la situazione, finché un giorno transita per Udor proprio durante la cattura delle ragazze per il sacrificio. Maciste decide di intervenire per liberare le ragazze coinvolgendo così se stesso e i suoi amici in una rivolta per deporre il sovrano inetto e tiranno di Udor...

Opinione del Club: Ricordavo questo film dall'infanzia e via via che lo rivedevo dovevo mordermi la lingua per non spoilerarlo scena per scena; peplum di forzuti nel suo stato di grazia, un esaltante zibaldone di luoghi comuni dei film d'avventura/storici: amore, tradimento, giustizia per i deboli e tanti bicipiti che ci ha tenuti allegri per la tarda parte della serata.

Il film si apre benissimo introducendo i sacrifici di giovani vergini (olè) che lo sconfitto regno di Udor deve ogni anno al malvagio regno di Cafaus, i cui abitanti sono tutti stronzi, con un ghigno stampato sulla faccia e vestono sempre di nero, giusto per mettere in chiaro quanto sono cattivi.
Ma il buon Maciste appena tornato dal suo soggiorno di allenamento all'estero (dai Kirghizi di cui è il terrore probabilmente) non può tollerare questa grave offesa all'onore sessuale della nazione e quindi vede bene di destrutturare a cazzotti la struttura semiotica dell'oppressione cafausiana e del collaborazionismo udoriano con il nemico.
Il suo estremismo, malattia infantile del culturismo, viene prontamente corretto dal Partito Rivoluzionario Forzuto occultatosi nelle palestre gladiatorie dove sta organizzando l'insurrezione armata, una folta schiera di aitanti sollevatori di colonne di polistirolo tra i quali spiccano Xandros il fighetto della situazione interpretato da un pimpante e fuoriluogo Giuliano Gemma, il forzuto grosso di cui per tutto il film non viene pronunciato il nome e Evandro alias il capitano Picard visto che è calvo e guida le gloriose truppe forzute. A dimostrare l'avanzamento della loro prassi politica c'è poi la presenza dello sfortunato e fastidiosissimo nano Golia (antenato probabilmente del Gargilli Gargiulo di sardelliana memoria) che "delizierà" lo spettatore per tutto il film con i suoi puerili lazzi e le sue penose battute.
Il Partito sfrutta il bel aspetto di Xandros per cercare di avvicinarsi alla erede al trono da sostituire alllo stolido reggente per portare avanti la lotta contro l'odiato imperialismo di Cafaus ma alla fine in un turbine d'intrighi e tradimenti, corse di bighe, battaglie navali, incursioni nei sotterranei, rivolte popolari, leoni inferociti, prende il potere con una bella insurrezione e instaura il Soviet Forzuto al potere.
Ma non è finita qui: per instaurare un regno di pace, giustizia e muscoli unti i forzuti devono ancora salvare la principessa rapita dal malvagio ambasciatore di Cafaus e sconfiggere il regno nemico.In un delirio di colpi di scena... no via fate lo sforzo di guardarvelo, sono risate garantite.

Nessuno dei personaggi, un orda di fisicati anni '60 dagli abnormi pettorali, qualche caratterista e una bella ma insulsa attrice che interpreta la principessa, spicca per particolari doti interpretative, tutti fanno la loro parte a dovere, solo il Nano Golia, tracciato con la grazia della rappresentazione psicologica di un nero in una commedia americana degli anni 40, risulta più fastidioso che divertente.

Tecnicamente la pellicola è buona, la sceneggiatura scorre senza tempi morti con tanti colpi di scena, la regia è adeguata, la fotografia di buon livello (merito forse anche della buona fonte di download), la ricostuzione storica... diciamo che il livello di confusione di questo "mondo antico" è ai massimi livelli: elementi greco-romani-fenicio-persiani si mischiano in un disarmonico pastrocchio di avanzi di scena dei magazzini di Cinecittà. Comunque la scena dell'attacco navale alla "sacra trireme" era decisamente ben fatto, peccato la barca stesse palesemte ferma in una piscina.

Da annoverare la presenza di un attore vestito di una incredibilmente antiestetica pelle di leopardo che ad un certo punto viene gettato in un buco (da noi soprannominato il dimenticatoio) e non si sa più che fine faccia. E' stato richiesto a gran voce uno spin-off sul buco nel muro.

Una visione tutto sommato liberante, trash all'ennesima potenza ma senza sofferenze immeritate.
Unica pecca: Maciste non fa molte cose da forzuto, solo alla fine divelle delle manette che lo tengono bloccato ad un tavolaccio da tortura.
<Lord Magneto>


Voto del Club:


Qualità CInematografica:


Livello di Marciume:



Hanno detto :
"Vorrei sapere la provenienza del misterioso campanello da reception presente nel deserto (in una scena di battaglia)."
The RedMage

"Manca da dire solo che il re di Udor è il grande Piero Lulli, attore fiorentino tanto caro a noi del club - ed in particolare a me - per la magniloquente interpretazione di Grande Full in "Una Nuvola di Polvere, un Grido di Morte, Arriva Sartana"
Capitan Ano

Serata Marcia: Lunedì 14 Febbraio 2011

San Valentin, festa degli innamorati, ha fatto da sfondo a questa ennesima serata marcia, dove per "ha fatto da sfondo" intendiamo che l'abbiamo bellamente ignorata e ci siamo come al solito riuniti nel salotto dello Schioppo per guardare film di merda. Assenti Winter, rafreddato, e Lotus, presenti oltre agli altri membri ufficiali il solito Fra, che sempre più spesso ci fa ormai compagnia, e un paio di altre sbalordite osservatrici.

Ad "allietare" la serata ci hanno pensato i due film che abbiamo visto. In realtà nessuna delle due proiezioni ci ha particolarmente entusiasmato, ma purtroppo capita anche questo. Il primo film a passare sul generoso schermo di casa Schioppo è stato "The Good, the Bad and the Weird", un simil-western coreano ambientato nella manciuria degli anni '30. Buona ricostruzione storica, diversi buoni momenti ma il film aveva una propensione a tirarla per le lunghe che alla lunga ci ha scocciato un po', anche alla luce della sua non brevissima durata. la colonna sonora in compenso ci ha un po' toccato, principalmente per la sua completa mancanza di attinenza con quello che c'era sullo schermo.

A seguire è invece toccato all'ennesimo obbriobrio sfornato dalla regia di Uwe Boll, ovvero "Far Cry", tratto dall'omonimo videogioco. Il film ha confermato il livello delle altre direzioni Bolliane: mal realizzato, a tratti noioso, viziato da una carenza di fondi alla quale non si è riusciti a far fronte con l'inventiva come a volte accade, e come se non bastasse una recitazione veramente terribile.
Film Visionati: The Good, the Bad and the Weird e Far Cry

The Good, the Bad and the Weird


Far Cry

[News] Recensione di The Nun

Una serie di terrificanti omicidi, un torbido passato di abusi in una sperduta scuola cattolica... Ed il fantasma di una suora in cerca di vendetta! La madre della giovane Eve è la prima a soccombere, e man mano che le amiche di un tempo della prima la seguono una dopo l'altra la ragazza si rende conto di non avere scelta: scoprire cosa realmente muove lo spettro e -sopra ogni cosa- se anche lei sarà destinata ad una morte atroce e violenta...



Felio ci parla di questa pellicola, che ha opposto un'idea che, per molti dei membri del club, aveva per le sue note anticlericali un certo appeal a una realizzazione piuttosto scialba e malfatta.
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Questa recensione segna un traguardo importante per il club, o meglio per il suo sito: è infatti il cinquantesimo titolo che riusciamo ad aggiungere alla bacheca dei film recensiti, la Marcia Videoteca. Speriamo che tutti i nostri lettori continuino a seguirci per le prossime cinquanta! Per festeggiare questo traguardo e contrastare la ridotta navigabilità che la sezione "Marcia Videoteca" del sito sta accumulando pensiamo di ridisegnare in un prossimo futuro la sezione. Stay Tuned!

The Nun

Titolo originale: La Monja

Regia: Luis De La Madrid

Genere: Horror

Produzione: Spagna 2005

Durata: 101'

Cast: Anita Briem, Belén Blanco, Alistair Freeland, Manu Fullola, Paulina Gálvez, Natalia Dicenta, Oriana Bonet, Teté Delgado, Lola Marceli, Cristina Piaget, Montse Pla, Alessandra Streignard, Ludovic Tattevin

Trama: Una serie di terrificanti omicidi, un torbido passato di abusi in una sperduta scuola cattolica... Ed il fantasma di una suora in cerca di vendetta! La madre della giovane Eve è la prima a soccombere, e man mano che le amiche di un tempo della prima la seguono una dopo l'altra la ragazza si rende conto di non avere scelta: scoprire cosa realmente muove lo spettro e -sopra ogni cosa- se anche lei sarà destinata ad una morte atroce e violenta...


Opinione del Club: E' un film - questo - che ha raccolto le speranze dell'intero Club come pochi altri. La forte tendenza antireligiosa che caratterizza il gruppo non ha potuto che far brillare molte paia di occhi all'idea di una suora dispensatrice di morte nelle parvenze di spettro semi-indistruttibile. Un horror come questo prometteva molto, è il caso di dirlo, e nonostante ciò non ci ha entusiasmato... Non quanto avremmo voluto, almeno.

Nella prima parte del film l'opinione dei membri è stata piuttosto favorevole, con la comparsa della suora evanescente e demoniaca in casa della protagonista e - sebbene gli effetti speciali non fossero esattamente il massimo - la scena si è dimostrata di ottima introduzione per il resto del film: un antipasto di Suspanso e Actione che se mantenuto avrebbe proiettato il film nell'olimpo dei MarcioCapolavori... e che si è spento - con un misto di delusione/noia - già dalla scena seguente.

A fronte di una fotografia ragionevolmente buona (l'ultima generazione di film horror insegna), risulta tristemente chiaro che il panorama cinematografico spagnolo non sia esattamente come Hollywood e la qualità della recitazione generale ne risente. Purtroppo in un film di questa categoria ci si aspetta che gli attori riescano a bilanciare con doverosa espressività non solo le scene cariche di tensione, ma anche i rari momenti di tranquillità... E quel che abbiamo visto è stato proprio l'esatto opposto. La continua tensione stampata sui volti dei traumatizzati protagonisti alla lunga ha stancato anche i più eroici di noi.
Troppe chiacchiere e troppi pochi veri colpi di scena, qualcosa che ogni buon horror dovrebbe evitare come la peste.

E' evidente che gli autori del film si sono trovati difronte ad una serie di vuoti nella trama che sono stati costretti a riempire con spiegazioni - volendo essere buoni - più che discutibili. Ne è esempio il perché la SpettroSuora abbia fatto la sua apparizione ad anni di distanza dalla sua morte (l'acqua che la ricopriva è stata prosciugata? Mah...), soluzione ben poco logica e persa nel vortice di morti splatter ed improbabili stravolgimenti della trama.

Ma veniamo ai personaggi: prima tra tutti per espressività c'è - manco a dirlo - la SpettroMonaca, la poco evanescente apparizione di una religiosa di mentalità assai ristretta. Emula dell'imperituro sergente Hartman, tortura fisicamente e mentalmente le sue allieve con velenosi sermoni mentre da defunta impiega doveroso sadismo nel riproporre in chiave moderna il martirio delle martiri omonime delle sue vittime. Completamente fuori di testa, il ghigno satanico e perenne la rende di diritto l'acquisto più dignitoso di tutto il cast, sebbene alcune sue scene in CG potessero essere realizzate molto meglio dedicandogli quei 2-3 secondi di impegno in più. Il resto... Beh, non brillano per interpretazione a cominciare da Eve, la protagonista.

A fronte di un trauma dopo l'altro, la ragazza non riesce a rendere adeguatamente l'ambientazione horror in cui si trova ad agire. Sulla sua recitazione non mi dilungherò oltre, e forse è meglio così. La sua morte... Beh, ha contribuito a rendere il finale marcio, ma veramente marcio.
Subito a ruota la segue il bel giovane e azzimato che ci ha suggerito dal primo sguardo una romanza proibita: pur contando l'amico come presenza maschile, già a metà del film si capisce che il 99.9% del lavoro mascolino (romanza inclusa) sarà da lui svolto in barba ad ogni tabù religioso: grande gioia - del Presidente in primis - nel momento fatidico. Ecco, la sua è decisamente la morte meno prevista ed ha suscitato reazioni miste di sdegno e di aspettativa in quanto - da quel momento - è stato chiaro che il film avrebbe teso all'incredibile finale a merda.
Finale a Merda che puntualmente c'è stato come puntualmente avviene quando l'unico personaggio maschile di turno viene eliminato per qualsivoglia motivo.
Il resto dei personaggi non ha molto spazio all'interno della trama, ed il fatto che fossero per lo più ragazze o donne non ha reso i loro dialoghi più costruttivi: dalla remissiva all'aggressiva, assistiamo alle truculente esecuzioni di tutto -o quasi- il cast, e devo dire che questo è stato il motivo principale che ci ha spinto ad arrivare sino alla fine di questo altrimenti mortale film.

In conclusione, ha deluso parecchio il trovarci davanti un film del genere: raramente una pellicola da noi visionata ha ottenuto una votazione tanto bassa ed unanime.
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno Detto:
"Gli effetti speciali erano abbastanza orrendi e le riprese erano un po caserecce."
Winter

"Il film è così noioso che il Mani ha molestato Emilio più del solito."
Il Drugo

"Un film acquistato con immense aspettative... andate crudelmente deluse! Comunque vi avevo avvisato..."
Magneto

Serata Marcia: Lunedì 7 Febbraio 2011

Come tutti i lunedì, ieri ci siamo nuovamente riuniti per continuare la nostra opera di apprezzamento di film orribili. Ieri in particolare abbiamo nuovamente ingombrato il salotto dello Schioppo, sede storica del club che però ultimamente ci ha sempre più spesso sfrattato. Dell'organico ufficiale del club mancavano Lotus e Felio, ma in compenso la magione di Magneto si è ingombrata di molti membri esterni: sono infatti tornate a farsi del male diverse delle signore che ci avevano fatto compagnia la volta scorsa.

Due le pellicole visionate, scelte a colpi di dado. La prima è stata "Dobermann", una produzione francese con la coppia Cassel-Bellucci che ci ha regalato alcuni buoni momenti ma anche diversa perplessità. Il film, che parlava delle vicende di un gruppo di sbandati rapinatori che ad alcuni di noi ha ricordato quello de "L'Ultima Casa a Sinistra", era fitto di richiami alle opere di Tarantino, realizzati però piuttosto maluccio, col risultato che il tutto sembrava più grottesco che altro. I personaggi erano poi delle vere e proprie macchiette, una cosa che può essere perdonata solo a film che si riscattano in qualche altro modo. Per fortuna perlomeno la Bellucci interpretava un personaggio muto e quindi ci siamo risparmiati la sua solitamente atroce recitazione.

A questo punto come al solito c'è stato un parziale abbandono della sala, in particolar modo da parte del pubblico femminile.

A seguire il dado ci ha forunosamente indirizzati sui peplum. Almeno personalmente nutro una certa fascinazione per questo tipo di pellicola, di solito piena di gente unta, risse improbabili, strane ricostruzioni storiche, grandiose scengorafie spesso passate da un set a un altro e la quasi totale assenza di pathos. "Maciste: l'eroe più grande del mondo" si colloca perfettamente in questo panorama, anche senza contare che la nazione dei cattivi ha un nome importante come "Kafaus". Ci è piaciuta particolarmente. Inoltre c'era un nano.
Film Visionati: Dobermann e Maciste l'Eroe più Grande del Mondo

Dobermann


Maciste l'Eroe più Grande del Mondo
(Non esiste nessun trailer, nessun video, niente di niente, verrebbe quasi da pensare che non esista neanche il film se non fosse che l'abbiamo effettivamente visto)

[News] Recensione di Inframan

La terribile principessa drago Elzibub e la sua armata di demoni vogliono conquistare la terra: ma dalla più raffinata tecnologia bionica nasce Inframan, potentissimo supereroe che col suo kung fu e le sue potentissime armi si ergerà contro la minaccia demoniaca!

Non ho nulla da dire su questo film se non: era bellissimo. andate e leggetevi la recensione, o anche meglio guardatevelo. era commovente.
Leggi la Recensione

Come al solito chiedo scusa per il giorno di ritardo con cui ho messo la recensione. Un esame programmato per ieri mattina è slittato a oggi per ragioni di calendario e vi potete immaginare come questo abbia pienato la mia giornata!

Inframan

Titolo Originale: Zhong Guo Chao Ren

Titoli Alternativi: Inframan, l'Altra Dimensione; The Super Inframan


Regia: Shan Hua

Genere: Fantascienza

Produzione: Hong Kong 1975

Durata: 80'

Cast: Danny Lee, Bruce Le, Terry Liu, Hap Wong, Yuan Man-Tzu, Lin Wen-wei, Shu-Yi Tsen, Chien-Lung Huang, Lu Sheng

Trama: La terribile principessa drago Elzibub e la sua armata di demoni vogliono conquistare la terra: ma dalla più raffinata tecnologia bionica nasce Inframan, potentissimo supereroe che col suo kung fu e le sue potentissime armi si ergerà contro la minaccia demoniaca!


Opinione del Club: Questo film era... Bellissimo. Artigianale, antico, dotato di quei momenti di ineffabile nonsense che solo il cinema orientale ci ha finora regalato e soprattutto tanta tanta tanta gommapiuma.

La trama è piuttosto lineare. Per motivi imprecisati, dalle viscere della terra si risveglia un'orda di demoni capitanati dalla principessa Elzibub, un demone-drago in grado di traformarsi in forma umana (o quasi, visto che al posto della mano destra le rimane una bocca zannuta). La giustificazione che viene data è che sarebbero "i primi uomini antecedenti all'era glaciale, che si ibernarono venti milioni di anni fa". Lasciamo perdere.

Siccome questi loschi figuri non hanno nessun'idea migliore che cercare di conquistare il mondo, un non meglio precisato laboratorio scientifico cinese, pieno di pannelli di cartone coperti di led e di strani globi di vetro dalla dubbia utilità, decide di prendere il primo impiegato che passava di lì e di trasformarlo con un bizzarro procedimento in Inframan! Il futuro Inframen accetta di diventare l'eroe capace di salvare il mondo dopo averci pensato benissimo, per un totale di circa otto secondi. Ed ecco che parte una musichetta che non potrei descrivere se non come "da supereroe cinese", un costume molto alla "power rangers" compare addosso al nostro potente uomo bionico ed ecco che subito Inframan parte per sconfiggere il primo mostro che la terribile Elzibub ha mandato contro il laboratorio.

A questo punto la trama è abbastanza lineare, con i mostri che vengono via via mandati contro Inframan e sconfitti da quest'ultimo fino allo scontro finale sull'isola della principessa, caratterizzato da esplosioni insensate in media ogni dieci secondi (e non scherzo quando dico insensate, a volte i mostri-scheletro deflagrano per essere stati lanciati in acqua) e dal fatto che durante la visione il CapitAno ha avuto una visione di Angela Lansbury, riflessa nel ghiaccio. I mostri, va detto, sono notevolmente marci, realizzati in cartapesta e gommapiuma, sempre a ondeggiare come se fossero sotto l'effetto di stupefacenti, tentacoluti e malvagi.

Se uno ha la cultura del brutto questo film è a dir poco imperdibile. C'è una certa poesia nella postazione di controllo del laboratorio realizzata con una grossa scatola di cartone tinta di grigio e decorata con un sacco di LED di diversi colori (per farla sembrare più "scientifica"). C'è una certa bellezza nelle gigantesche liane di gommapiuma che irrompono nel suddetto laboratorio affrontando scienziati esperti di kung-fu (perché nei film cinesi tutti sanno il kung-fu). Si prova una certa commozione nel vedere il "Lethal Kick!" realizzato inquadrando uno stivale adornato di fontane da capodanno, mosso con un carrello, o il "Sun Ja!" frutto di una grezzissima postproduzione, tanto da sembrare quasi disegnato sulla pellicola a mano con un pennarello. Quella scena di quando sono in barca, poi, era esaltante.

A dire la verità non saprei dire quante delle assurdità che abbiamo visto sul fronte degli effetti speciali siano dovute a un'eventuale carenza di fondi e quante ai limiti tecnologici che uno poteva incontrare nella Hong Kong dell'epoca (si parla del 1975). In particolare, questo è considerato il primo film "di supereroi" cinese, derivato da più noti cugini nipponici tipo "Ultraman". Vero è che anche i comparti dove i limiti tecnoligici non si applicano (tipo la scenggiatura) non si brilla particolarmente. In particolare i personaggi sono piuttosto "monodimensionali", ma d'altra parte la concezione dell'eroe tormentato è una cosa più squistamente moderna.

Spero di aver reso giustizia a questa pellicola, che qualitativamente ha un valore pressoché nullo, ma che dal punto di vista del marciume è semplicemente un capolavoro - guardandolo si passa un'ottima ora e venti di riso tra il divertito e l'isterico. Consigliato a grandi e piccini.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Ora, poniamo che tu sia un produttore, no? E arriva un regista, ti fa vedere questa cosa e ti dice: «Ecco, questo è il nostro film». Io vorrei sapere, te quando vedi la scena di quando sono in barca, di preciso cosa gli rispondi?"
Psychomachius

"Devo dire che questo film era di assoluto livello, brutto all'inverosimile. [...] Poi induceva visioni mistiche ed esperienze psichedeliche: c'era Emilio che tra poco ascendeva al cielo suonando l'arpa come le faine di Roger Rabbit, mentre personalmente sono sicuro di avere scorto l'immagine di Angela Lansbury riflessa nel ghiaccio verso la fine del film."
CapitAno

Serata Marcia: Lunedì 31 Gennaio 2011

Anche questo lunedì il solito branco di idioti si è riunito per guardare film potenzialmente anali...
Quante volte il resoconto della Serata Marcia di turno è cominciato in questo modo? Invece stavolta tale esordio non è del tutto vero. Sì, c'erano sempre i soliti idioti, c'erano i film potenzialmente anali, però questa volta eravamo accompagnati da un buon numero di ospiti esterni di cui la maggioranza era composta da un gruppo di gentil pulzelle. Eh sì! Avete capito bene, questa volta delle belle ragazze, andando contro ogni legge dell'universo, sono venute a far compagnia ad un branco di idioti che guarda film anali e ad allietare la serata con la loro più che gradita presenza.
E' stata infatti una Serata Marcia speciale dovuta al fatto che il 31 Gennaio è il mio compleanno (io che sarei il Presidente). Così da un lato le ragazze, dall'altro i membri del Club si sono radunati per festeggiarmi incontrandosi nel salotto di Magneto e Psycomachius che non è quasi mai stato così pieno. Il risulatato è stata una serata fantastica e ringrazio veramente tutti i presenti!
Ringraziamenti speciali vanno a: Francesca (nonché Piumalibera), Martina, Marina, Elena ed Erica per aver sopportato il Club del Marcio e la visione di un film orribile. Ringrazio anche Lavinia che si addormenta sempre dopo 15 minuti di film, ma che ha preparato una torta buonissima!

Arriviamo dunque al film della serata.
Il dado è stato messo da parte per una volta e la scelta della pellicola è stata affidata a me su mia richiesta. Infatti da tanto tempo meditavo la visione di qualche film trash "classico" visto l'ultima volta anni fa, proprio agli inizi di questa passione. Così motivato dal mio compleanno, dal pubblico numeroso ed in buona parte novizio ho propinato a tutti un capolavoro di Peter Jackson, ovvero Bad Taste!
Il film in questione è il primo in assoluto girato dal regista del Signore degli Anelli e le sorprese non mancano di certo. Il film è un concentrato di demenzialità, personaggi idioti, azione e sparatorie, cervelli spappolati e tanta broda di vario colore! Un must per tutti gli appassionati dei film brutti e anche un'ottima introduzione al mondo del cinema trash... E poi anche a rivederlo rimane sempre esilarante!

Film visionato: Bad Taste

Bad Taste