B-Movies e Cinema Trash


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[News] Recensione di Tokyo Gore Police

In un imprecisato futuro, la polizia di Tokyo è stata privatizzata e dotata di corpi speciali utilizzati contro un gruppo di mutanti, chiamati "gli ingegneri", che sono stati creati tramite un virus da uno scienziato pazzo di nome Keyman. Gli "ingegneri" sono dotati di corpi in grado di resistere all'attacco di svariate armi.
Ruka è un'agente delle forze speciali, preda di atti di autolesionismo, che dà la caccia agli "ingegneri" usando una katana. Suo padre, anch'egli un poliziotto, contrario alla privatizzazione della polizia, è stato ucciso sotto i suoi occhi quando era piccola, e Ruka parte alla ricerca dell'assassino, per ottenere la sua vendetta...

Vedemmo questo film subito dopo capodanno, e ci piacque, oh se ci piacque. Oppone a una trama sviluppata non benissimo una fantasia splatter veramente notevole, e siamo stati più o meno unanimi nel tesserne le lodi. Va detto che questa non è la prima volta checi vediamo pellicole splatter giapponesi: prima di TGP erano venute "The MachineGirl" e "Zombie Self Defence Force", e nessuno dei due ci aveva deluso dal punto di vista del marciume anche se nessuno aveva brillato qualitativamente parlando.

la recensione è stata realizzata quasi interamente dal CapitAno, anche se ci ho dovuto rimettere un po' le mani io per rimuovere alcuni tratti che spoileravano un po' troppo la trama e cose simili. La trovate come al solito nella Marcia Videoteca.
Leggi la Recensione

Per quanto riguarda il corso di azione che seguiremo prossimamente, sentirò il CapitAno se vuole che mi occupi di qualche altra sua recensione e, in caso contrario, penso che mi dedicherò alla notevole pellicola che ci è stata rifilata da Deodato qualche volta fa, "The Barbarians"

Tokyo Gore Police

Regia: Yoshihiro Nishimura

Genere: Horror

Produzione: Giappone/USA 2009

Durata: 110'

Cast: Eihi Shiina, Keisuke Horibe, Itsuji Itao, Yukihide Benny, Jiji Bu, Ikuko Sawada, Shun Sugata

Trama: In un imprecisato futuro, la polizia di Tokyo è stata privatizzata e dotata di corpi speciali utilizzati contro un gruppo di mutanti, chiamati "gli ingegneri", che sono stati creati tramite un virus da uno scienziato pazzo di nome Keyman. Gli "ingegneri" sono dotati di corpi in grado di resistere all'attacco di svariate armi.
Ruka è un'agente delle forze speciali, preda di atti di autolesionismo, che dà la caccia agli "ingegneri" usando una katana. Suo padre, anch'egli un poliziotto, contrario alla privatizzazione della polizia, è stato ucciso sotto i suoi occhi quando era piccola, e Ruka parte alla ricerca dell'assassino, per ottenere la sua vendetta...

Opinione del Club: Un film che lascia il segno. Fatto alla cazzo di cane per molti versi, compensa con le mitragliate di sangue e le innumerevoli mutazioni e mutilazioni. Decisamente bizzarro.

In un futuro non molto lontano, la polizia di Tokyo viene privatizzata, un po' come succedeva a Robocop, diventando un corpo di soldati di inaudita violenza. Il primo pericolo del Giappone sono "gli ingegneri", che non sono coloro che studiano, si laureano, guadagnano un monte di soldi allungano la pausa pranzo ed avadono il fisco, bensì degli improbabili mutanti con la capacità di rigenerare ogni mutilazione in una nuova appendice letale, spesso dotata di qualche arma da taglio.
Ruka invece è una "engineer hunter", il cui padre, poliziotto attivista contro la privatizzazione della polizia, è stato ucciso da un sicario durante un corteo. La scena è realizzata con particolare realismo: un tizio incappucciato senza curarsi di nascondersi va in testa al corteo dove si trova il padre di Ruka e gli spara. Nessuno se ne accorge.

La trama poi si snoda intorno a questo omicidio che riguarderà anche il più cazzuto degli ingegneri, a cui Ruka dà forsennatamente la caccia, per poi allacciarsi alle alte gerarchie della polizia privatizzata.

La trama sembra però più che altro una scusa per mostrare al pubblico ignaro una carrellata di sangue continuo e scene simpaticamente piene di smembramenti, arti staccati e quei geyser di sangue che sono tanto cari al cinema splatter targato sol levante, talvolta in maniera completamente gratuita, come quando Ruka stacca le mani di un tizio che la stava molestando in treno.

Le mutazioni e gli altri espedienti splatter sono spesso molto fantasiosi, ma eviteremo una descrizione accurata per non rovinare la sorpresa... Ad ogni modo molti dettagli sono splendidamente esagerati, e alcuni personaggi vagamente disturbanti.

Fin qui le note positive. Onestamente da punto di vista strettamente qualitativo il film poteva salvarsi dalle infamie ma certo non si meritava lodi... Gli effetti speciali erano tutto sommato buoni (le mutazioni erano fatte piuttosto bene) ma la trama si svolge in maniera poco lineare e a tratti poco comprensibile, e di alcuni cambi di scena non abbiamo mai capito veramente il motivo. Ad ogni modo si merita la sufficienza piena.

In definitiva un film consigliato alle persone di stomaco forte. Alcune scene hanno costretto persino alcuni di noi a distogliere lo sguardo... Ma chiunque abbia già avuto ontatti con l'horror nipponico apprezzerà sicuramente questa pellicola.
<CapitanAno>
<Restyled by The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Il nippo-gore colpisce ancora e decisamente non delude: l'assurdità, banalità e il pessimo svolgimento della trama vengono ampiamente compensati dalle incredibili scenette comiche, dai combattimenti e dalle sanguinose invenzioni visive: questo film è essenzialmente un omaggio all "arte" Guro e alle suggestioni cronenberghiane [...] Niente viene risparmiato al povero spettatore ,comprese situazioni e personaggi decisamente disturbanti."
Magneto

"Un film sensatamente senza senso. Un'accozzaglia di situazioni messa a caso che devo dire però mi hanno fatto assai divertire."
IlPala


Serata Marcia: Lunedì 25 Gennaio 2010

Ieri sera come di consueto nuova riunione del Club presso il salotto dello Schioppo. Ci siamo visti un film giapponese, "Deadly Outlaw Rekka", e un film di Ruggero Deodato, "The Barbarians". Da entrambi ci aspettavamo molto dati i lavori precendenti dei registi: il regista di DOR era Takashi Miike, che ci aveva in passato regalato quel piccolo capolavoro che è "Sukiyaki Western Django", ma la pellicola si è rivelata piuttosto lenta e noiosa, e la sua trama abbastanza incomprensibile, anche se la scena finale vale quasi il film da sola. La seconda pellicola, invece, era diretta da Deodato che ci aveva regalato una perla del calibro de "I predatori di Atlantide", e devo dire che non ha deluso.

Film Visionati: Deadly Outlaw Rekka e The Barbarians

Deadly Outlaw Rekka


The Barbarians


Per quanto riguarda le recensioni, ci sarà invece, temo, da aspettare qualche giorno perché sto attraversando un periodo di esami a poca distanza l'uno dall'altro che mi lascia veramente poco tempo da dedicare al sito... Ma arriveranno, non vi preoccupate.

[News] Recensione di Dunyayi Kurtaran Adam

L'umanità ha raggiunto uno sviluppatissimo livello teconologico e ormai i viaggi nello spazio sono all'ordine del giorno. Purtroppo però guerre nucleari portano alla distruzione della Terra in diversi frammenti galleggianti nello spazio, ancora abitati da esseri umani. Un potente stregone di origine millenaria, a capo di una flotta stellare, vuole impossessarsi del cervello degli umani e del segreto della sua forza di volontà in modo da poter conquistare tutti i pezzi della Terra. A sconfiggerlo vengono inviati due piloti di caccia stellari turchi, Ali e Murat. Questi dopo una strenua lotta nello spazio precipitano su di un frammento della Terra controllato dallo stregone e dove tutta la popolazione umana è tenuta in schiavitù. Quindi presto i due eroi si ritroveranno a dover combattere anche qui. Solo la leggenda di una mitica spada di bronzo, forgiata da un'antica civiltà scomparsa, potrà dare ai due turchi la forza per vincere sul male...

Ed ecco finalmente il film controverso di cui vi parlavo nei giorni scorsi. A suo tempo espressi un giudizio molto severo su questa pellicola ma, a distanza di quasi un anno, devo dire che probabilmente mi ero sbagliato: DKA era molto peggio di quanto avevo detto a suo tempo. Ad ogni modo, ad alcuni esponenti del club (Il Drugo e Magneto principalmente) il film era molto piaciuto dal punto di vista del trashume.

Ad ogni modo è l'unico film finora ad essersi aggiudicato il voto di "0,5" per la qualità cinematografica, e già questo lo rende degno di nota (anche se non in senso positivo). La recensione l'ho scritta io e la trovate come al solito nella marcia videoteca.
Leggi la recensione.

Nei prossimi giorni probabilmente mi dedicherò invece di persona al restyiling di alcune delle recensioni del Capitano, visto che mi è stato richiesto di occuparmene dal diretto interessato. Se si rivela un'operazione veloce potrebbe anche darsi che prossimamente sul sito comincino a piovere recensioni, ma lo staff non promette nulla.

Dunyayi Kurtaran Adam

Genere: Fantascienza

Regia: Celtin Inanc


Produzione: Turchia 1982

Durata: 91'

Cast: Cüneyt Arkin, Aytekin Akkaya, Füsun Uçar, Bilgin'in Kizi, Hüseyin Peyda, Necla Fide, Mehmet Ugur, Kadir Kök, Aydin Haberdar, Yadigar Ejder, Hikmet Tasdemir

Trama: L'umanità ha raggiunto uno sviluppatissimo livello teconologico e ormai i viaggi nello spazio sono all'ordine del giorno. Purtroppo però guerre nucleari portano alla distruzione della Terra in diversi frammenti galleggianti nello spazio, ancora abitati da esseri umani. Un potente stregone di origine millenaria, a capo di una flotta stellare, vuole impossessarsi del cervello degli umani e del segreto della sua forza di volontà in modo da poter conquistare tutti i pezzi della Terra. A sconfiggerlo vengono inviati due piloti di caccia stellari turchi, Ali e Murat. Questi dopo una strenua lotta nello spazio precipitano su di un frammento della Terra controllato dallo stregone e dove tutta la popolazione umana è tenuta in schiavitù. Quindi presto i due eroi si ritroveranno a dover combattere anche qui. Solo la leggenda di una mitica spada di bronzo, forgiata da un'antica civiltà scomparsa, potrà dare ai due turchi la forza per vincere sul male...

Opinione del Club: DKA appartiene al cosìdetto filone dei "remake" turchi degli anni '70-'80 assieme a capolavori come "korkusutz" remake di rambo e "badi l'alieno" remake di ET. In quel periodo la Turchia era colpita da una grave instabilità politica che portò a ben 3 colpi di stato militari e ad una progressiva chiusura del paese, che ridusse per l'appunto la possibilità di ottenere pellicole straniere; la nascente industria cinematografica povera di mezzi e di esperienza colse la palla al balzo iniziando a sfornare versioni turche dei blockbusters del periodo, ovviamente senza acquisire alcun diritto e già che c'erano saccheggiando parti di pellicola delle poche copie che giungevano nel paese.

DKA si è dimostrato un film estremo, che ha messo a dura prova il club lasciandolo profondamente diviso. Se da una parte alcuni lo hanno ritenuto un film qualitativamente orribile ma dotato di un'enorme carica trash, altri lo hanno ritenuto certamente orribile, si sono dichiarati incerti se concedergli o meno lo status di "film" e soprattutto si sono rifiutati di riconoscere alla pellicola un qualsiasi tipo di nota positiva.


Partiamo dai punti su cui eravamo tutti d'accordo. Parlare di "Qualità Cinematografica" in una qualsiasi sua forma riguardo a questa pellicola è probabilmente un errore. Volendo osservare le pecche del film punto per punto si osserva che

1) La trama è risibile. La maggior parte degli spunti sono implausbili, e in generale i "colpi di scena" che caratterizzano la pellicola sembrano la cosa che viene fuori quando dei bambini giocano e uno fa "mi sto annoiando, facciamo invece che..." e tira fuori qualcosa di assurdo. In generale, considererò l'idea di mandare per mail al regista qualcuno dei temi di mio fratello delle elementari, sicuramente sono frutto di una scrittura più avanzata.
2) I personaggi sono mosci. Il protagonista, vestito con una camicia recante in bella mostra un simbolo che ricordava quello della Shell petroli, ci ha triturato i coglioni con un buonismo terribile e soprattutto nessuno spunto originale. Si vedeva che l'obiettivo era quello di creare un uomo carismatico. Obiettivo fallito.
3) Le locazioni erano... beh, erano due. Una era un cinema in cui proiettavano Star wars (usato per esempio per le scene sui caccia), e l'altra una distesa di sassi di polistirolo beige. Per compensare sono state usate ogni tre per due scene tratte da altri film, di solito della vecchia trilogia di Star Wars, spesso fuori luogo cosicché ci siamo trovati spesso a decifrare complicate allusioni (per esempio, i voli radenti sulla superficie della morte nera in realtà vorrebbero essere riprese aeree di una città).
4) La qualità dell'immagine era autopunitiva, probabilmente il film era girato con una telecamera amatoriale del '75. Ho visto qualità migliori in dei filmati girati con un cellulare. Cazzo, ogni poco si vedevano le righine dei difetti della pellicola.
6)Il montaggio era effettuato probabilmente con un machete. A volte la scena cambia senza motivo e altre assurdità simili.
7) I costumi erano una strage al pudore. Giganteschi pelouches rossi o neri partivano all'attacco affiancati da mummie bendate nella carta igienica e "scheletri" che in realtà eran tizi (spesso obesi) in calzamaglia nera con dei pezzi di plastica bianca attaccati sul petto a simulare una gabbia toracica. Come già accennato, il protagonista per la seconda parte del film indossava una camica azzurra della Shell. L'antico stregone (che abbiamo poi scoperto essere un potente sciamano maya che aveva ottenuto l'immortalità) indossava un elmo di cartone e uno strano mantello di velluto finto e aveva una barba che stava alla guardabilità come noi stiamo al profumo. Il suo robot personale era un uomo con una tuta grigia e una scatola di cartone con sopra dipinte delle luci di vario colore infilata sulla testa. Le statue animate erano palesemente individui con qualcosa di dorato infilato addosso. Il film ci ha deliziato con "spade di bronzo" che erano fatte di cartone rubato dalle scatole buttate via dalla coop di Ankara e massi di polistirolo espanso dipinti con astio verso l'arte cinematografica. Insomma, facevano veramente male agli occhi.
8) La colonna sonora non era male: per forza, era presa da altri film! se uno ascolta con attenzione (o anche senza, in realtà) può riconoscere molto spesso brani dalla colonna sonora di vari film di Indiana Jones, tra cui il celeberrimo tema (ta-tatata, ta-tata...) riciclato come tema del protagonista.
9) Gli effetti speciali... beh, gli effetti speciali non esistevano. Per mostrare i fenomenali poteri cosmici dell'antico stregone, si usavano di solito strani fumogeni rossi oppure fantastiche spirali gialle che occupavano lo schermo per un secondo, per poi rivelare gli effetti: per esempio, si vede una cannuccia in cui scorre del sangue (probabilmente marmellata diluita) verso la bocca dello stregone, inquadrano la vittima, poi la spirale e una mummia igienica compare al posto dell'attore precedente. Come già detto, le scene di combattimenti spaziali sono prese da Star Wars con un (dis)abile copiaincolla, in senso letterale visto che probabilmente l'operazione è stata effettuata tagliando e riattaccando pezzi di nastro di videocassetta.

Come potete intuire, nessun neofita sarebbe mai potuto arrivare alla fine del film, e anche molti di noi scafati marciofili ne siamo stati messi a dura prova. La trama sconclusionata, il montaggio criminoso e probabilmente anche dei sottotitoli di dubbia qualità hanno reso il film molto difficile da seguire, impedendo alla maggior parte del club di goderne. Chi c'è riuscito, però (due persone) ha dichiarato che il film possiede un enorme trash-valore. Ogni scena, ogni dialogo, ogni attimo di questo film possedeva qualcosa di assurdo e profondamente "Serie B"! La penosità di tutti gli aspetti elencati prima rende il film scarso ma veramente marcio; tuttavia è un marciume veramente difficile da apprezzare, perché seguire il film è una vera impresa.

In definitiva una pellicola che possiamo consigliare, ma chiunque vi si accosti ricordi che, per godere del marciume del film, sarà obbligato a farsi del male alle cornee.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:



Hanno detto:
"Come Cipolla Colt, questo film suscita o incredibile disgusto oppure incredibile ammirazione. Nel mio caso ha solo indotto una grande orgia di merda dentro e fuori di me, assolutamente un'inculata con rincorsa."
Capitan Ano

"Il film incarna in pieno il concetto di B-movie [...]: non un solo aspetto tecnico si salva (penosi), nè la sceneggiatura (incomprensibile), nè la regia (confusionaria) nè l'interpretazione (è come sparare sulla croce rossa), persino il materiale pirata è montato talmente male da peggiorare notevolmente il risulatato complessivo; insomma una bruttezza talmente pura e cristallina da esaltarsi a modello (perlomeno di come NON si fa un film), pietra di paragone per qualunque lungometraggio non amatoriale."
Magneto

[News] Recensione di Starship Troopers 3: Marauders

Johnny Rico è stato nominato colonnello di un plotone di soldati della fanteria che presiede una colonia su un pianeta infestato dagli aracnidi. Arriva a far visita su quel pianeta lo Sky Marshal Anoke, accompagnato dal generale Dix Hauser e dal capitano Lola Beck, due vecchie conoscenze di Rico. Improvvisamente un branco di aracnidi penetra nell’area protetta e compie un massacro, così il capitano si appresta a portare in salvo lo Sky Marshal, mentre Dix e Rico rimangono a combattere. L’astronave su cui viaggiano il capitano Beck e Anoke ha però un’avaria e l’equipaggio è costretto ad atterrare su un pianeta sconosciuto. Persi i contatti con lo Sky Marshal, la Federazione manda un plotone di soccorso, capitanato da Rico e pronto ad utilizzare il Marauder, un’arma segreta per la guerra agli aracnidi...

In realtà non è questo il film dalla valutazione controversa che avevo trionfalmente annunciato qualche post fa, ma ho trovato questa recensione che avevo fatto qualche tempo fa e non era mai stata pubblicata, quindi ho pensato di metterla. Non ho proprio trovato il tempo di buttare giù un'altra recensione perché è un periodo di studio intenso per me, ma forse nel weekend ruscirò a fare qualcosa.

Nel frattempo pare che il buon Capitan Ano, che collaborerà con me e il Drugo per creare e organizzare il materiale per questo sito, si stia prodigando per portare sui vostri schermi alcuni suoi vecchi commenti relativi a diversi dei film visti nel club, anche se a quanto ho capito i suoi lavori richiederanno un minimo di restyling per adattarsi allo stile di questo sito. Per la cronaca i suoi lavori originali sono disponibili sul suo blog, Ti Brucio la Chiesa, che è da sempre affiliato con quello del Club del Marcio. L'ingresso è sconsigliato agli stomaci deboli perché il blog del Capitano è una sorta di monumento al politically uncorrect e contiene tra le altre cose una marea di bestemmie. A noi piace così, ma è doveroso farlo notare.

ST3 è un discreto film fantascientifico. Certo, siamo stati unanimi nel dire che "Starship Troopers", il primo film della serie, era di molto superiore a questo e che la pellicola ha le sue pecche tra le quali spiccano un paio di vistosi buchi nella trama e una pessima CG, ma tutto sommato ci siamo divertiti, anche grazie alla divertente hit cantata dal maresciallo dell'aria Anoke, che potete ascoltare cliccando sull'apposito video spassoso a destra.

Starship Troopers 3: Marauders

Genere: Fantascienza

Regia: Edward Neumeier


Produzione: USA 2008

Durata: 105'

Cast: Casper Van Dien, Jolene Blalock, Stephen Hogan, Boris Kodjoe, Amanda Donohoe, Marnette Patterson, Danny Keogh, Stelio Savante, Cécile Breccia

Trama: Johnny Rico è stato nominato colonnello di un plotone di soldati della fanteria che presiede una colonia su un pianeta infestato dagli aracnidi. Arriva a far visita su quel pianeta lo Sky Marshal Anoke, accompagnato dal generale Dix Hauser e dal capitano Lola Beck, due vecchie conoscenze di Rico. Improvvisamente un branco di aracnidi penetra nell’area protetta e compie un massacro, così il capitano si appresta a portare in salvo lo Sky Marshal, mentre Dix e Rico rimangono a combattere. L’astronave su cui viaggiano il capitano Beck e Anoke ha però un’avaria e l’equipaggio è costretto ad atterrare su un pianeta sconosciuto. Persi i contatti con lo Sky Marshal, la Federazione manda un plotone di soccorso, capitanato da Rico e pronto ad utilizzare il Marauder, un’arma segreta per la guerra agli aracnidi...

Opinione del Club: Film dotato di una discreta carica thrash, la cui visione si è rivelata molto piacevole nonostante alcuni dettagli tendano a sciuparne molto il quadro complessivo.
Dal punto di vista qualitativo il film non esalta, ma va tutto sommato ben oltre la sufficienza. La trama è forse un po' "leggera" e a tratti sconnessa, ma il montaggio è ragionevolmente ben fatto e l'aspetto costumistico è abbastanza ben curato (gli insetti alieni, in particolare, sono fatti piuttosto bene). Possiamo rimproverare sicuramente chiunque abbia scelto il titolo: i "marauders", le armi segrete sviluppate per la guerra antinsetti, compaiono solo alla fine del film e hanno un ruolo tutto sommato marginale (arrivano, sterm
inano una mole industriale di alieni, salvano la situazione e se ne vanno nel giro di dieci minuti). Ad ogni modo, quello che abbassa di gran lunga l'aspetto qualitativo è senza dubbio la terribile computer grafica con cui sono realizzate alcune scene (si realizzano modelli molto più accurati con Blender e una settimana per imparare come si usa): i marauder erano realizzati quasi interamente in cg, e sembravano usciti direttamente da "l'era glaciale".

Il film si distingue comunque per una pulsante carica di marciume. Per esempio, una trovata completamente assurda era il fatto che il Maresciallo del Cielo Omar Anoke come secondo lavoro facesse la pop-star propagandando l'esercito: se capitate a Firenze una serata e sentite una banda di idioti che ural
a squarciagola sulle note di "It's a Good Day to Die" è probabile che sia il Club del Marcio in tutto il suo fulgore. Ci ha un po' scocciati, invece il delirio simil-cattolico che ha caratterizzato la fase finale del film, forse un tentativo di critica non eccessivamente riuscito. Il fatto che alla fine lo stato si trasformi in una Dittatura Cattolica Guerrafondaia è comunque sufficientemente accurato (storicamente) e quindi nulla da dire in materia.
Siamo invece rimasti piuttosto delusi dal fatto che in tutto il film si sia tenuto molto a lungo l'atmosfera da "persi sul pianeta degli insetti" che faceva molto horror
, ma non era ciò che ci aspettavamo, mentre di vere battaglie di marcia azione e di crudo sterminio ce ne è stata solo una. Uno spreco.

Nel cast c'è anche una delle icone del club, lo "zio" Casper Van Dien. Il suo ruolo è quello di protagonista solo di nome, comunque, visto che scompare per una lunga sezione centrale del film.

In definitiva, un ottimo modo di perdere un ora e tre quarti. Se avete apprezzato il primo Starship Troopers, il terzo non vi lascerà troppo delusi, pur non raggiungendo gli stessi livelli. La qualità non sfigura e il marciume marcia. Un buon film.

<The Redmage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Il film è un bel b-movie, ti fai due risate e credo proprio accontenti i fan della serie, anche se potevano essere facilmente invertiti i ruoli di Rico e della merdaiola nell'evolversi della storia [...] "It's a Good Day to Die" mi riempie sempre il cuore di gioia [...] Comunque la computer grafica è una tragedia greca,dio merda, e c'è un buco clamoroso nella storia: In una scena il forte è conquistato dagl'insetti, Rico è assediato e Dix è privo di sensi sul pavimento e nella scena dopo, il primo è alla forca l'altro se la giobba con la sua tutina da becchino ai piani alti della federazione... Non si fa, no, no..."
Capitan Ano
 
"Una lode in particolare va ai telegiornali federali grazie alla trasmissione della hit "It's a Good Day to Die", alla pubblicità dei gadget di Anoke, e i servizi sulle nuove armi, cioè: la PALA , perchè anche nel futuro c'è bisogno di scavare trincee."
Magneto



Serata Marcia: Lunedì 18 Gennaio 2010

Come promesso, ritorniamo a fare una piccola cronaca del marcio. Ieri il club si è riunito regolarmente e ha visionato un paio di pellicole... Purtroppo impegni di natura universitaria mi hanno impedito di prendere parte alla serata, ma mi dicono dalla regia che i film visionati sono stati "Il Tempio di Fuoco" con Chuck Norris, e "Zombie 2" di Lucio Fulci. Spero possiate presto godere delle recensioni di queste opere di dubbio gusto cinematografico, per ora chiudo e vi prometto che in giornata, o al massimo domani, ricomenceremo a mettere qualche titolo in videoteca partendo da uno dei film che più ci ha diviso.

Film Visionati: Il Tempio di Fuoco e Zombi 2

Il Tempio di Fuoco
(Firewalker)


Zombi 2

[News] Rialziamo il Sipario

Dunque... negli scorsi mesi questo sito è stato un po' trascurato. Il Drugo, che ha gestito finora questo sito in solitario, è in un periodo di studio serrato e gli è mancato ultimamente il tempo da dedicare a questo strumento di diffusione del marciume nel mondo.

A qualcuno però di questo naufragio del sito un po' dispiaceva, per cui due volenterosi, uno dei quali sarei io (ovviamente), hanno proposto al caro vecchio Drughello di dargli una mano per tenere aggiornato questo piccolo (per ora) omaggio al thrash. I fan del Drugo non si preoccupino: per quanto gli è possibile, continuerà ovviamente a contribuire anche lui.

Sì perché le attività del club si sono tutt'altro che fermate nel frattempo! Anzi, al contrario, i nostri luoghi di raduno preferiti (tra i quali spicca l'ormai leggendario "Salotto dello Schioppo") si riempiono con allarmante regolarità, e nuove figure vi hanno recentemente fatto le loro prime comparse. Il Club è più florido che mai e si sta dedicando alla visione di alcune tra le più orribili pellicole mai realizzate. Ma stiamo divagando.

Non so con quanta continuità riusciremo ad aggiornare, e probabilmente non riprenderemo i resoconti di ogni singola serata marcia (o perlomeno, non così esaurienti come quelli scritti in passato dal caro Drugo); piuttosto, cercheremo di aggiungere titoli alla marcia videoteca, per quanto possibile, e magari qualche altra sezione. Ad ogni modo è ancora un po' tutto da decidere...

L'importante è che il sito del Club del Marcio ricomincia ufficialmente le attività! Restate sintonizzati e ricordate: il Club non morirà mai: marcirà prima!