B-Movies e Cinema Trash


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[News] Recensione di Sukiyaki Western Django

A centinaia di anni dalla battaglia di Dannoura, i clan dei Genji e degli Heike si fronteggiano di nuovo in una povera città di montagna in cui aleggia la leggenda di un tesoro sepolto. Yoshitsune comanda i suoi Genji vestiti di bianco, mentre Kiyomori capeggia gli Heike, in abiti rossi. Un bandito solitario, oppresso da un carico di ferite emotive e dotato di un incredibile talento, giunge per caso in città. Le aspettative entrano in contrasto quando i personaggi principali si chiedono a quale gruppo si unirà il bandito. Trucchi sleali, tradimenti, desideri e, infine, l’amore, si susseguono caoticamente finché la situazione non esplode in una sparatoria, tutti contro tutti...

Vedemmo questo film ormai anni fa... E in effetti, io lo recensii anni fa, ma per vari motivi la recensione non è mai stata messa, e ce ne siamo dimenticati allegramente finché non è saltata nuovamente fuori durante i lavori per la nuova marcia videoteca. La pellicola è a mio avviso una capolavoro, un omaggio al cinema Spaghetti Western da parte di un regista, a nostro avviso completamente folle, Takashi Miike, che al Club è molto caro. Consigliatissimo.

I lavori per la marcia videoteca si sono tristemente un po' arenati per un breve periodo per alcune piccole incomprensioni con blogger, ma sono ripresi e ormai mancano solo tre delle pagine necessarie.

Mega Shark vs Giant Octopus

Regia: Jack Perez

Genere: Mostri

Produzione: USA 2009

Durata: 90'

Cast: Deborah Gibson, Lorenzo Lamas, Vic Chao, Sean Lawlor, Dean Kreyling, Stephen Blackehart, Douglas N. Hachiya, Mark Hengst, Jay Beyers, Stefanie Gernhauser, Jonathan Nation, Russ Kingston, Cooper Harris, Dustin Harnish, David Sohn, Colin Broussard

Trama: Un enorme squalo e un polipo gigante si risvegliano dopo 10 milioni di anni e riaccendono la loro rivalità preistorica per il controllo dell'oceano, coinvolgendo in questa personale guerra anche gli abitanti delle varie regioni del Pacifico. Gli unici ad accorgersi concretamente del pericolo sono l'oceanografa Emma MacNeil, testimone oculare della liberazione dai ghiacci dei due mostri, e il suo ex professore nonché ex pilota di sottomarini della marina statunitense Lamar Sanders. I due vengono poi raggiunti dallo scienziato giapponese Seiji Shimada e tutti insieme cercano di capire cosa stia accadendo nel mare. I tre vengono poi catturati da una squadra di soldati e condotti dal rude ufficiale dell'esercito Allan Baxter, il quale li obbliga ad aiutare il governo nella battaglia contro i mostri marini...

Opinione del Club: I mostri giganti sono sempre divertenti da vedere nei film, soprattutto quando intervengono Godzilla e compagnia assortita a devastare diorami e modellini di città. Cosa succede però quando nel genere ci si butta a capofitto una casa produttrice come la Asylum, specializzata nel fare film di merda e remake scarsi (mockbusters) dei successi di Hollywood? Per scoprirlo continuate a leggere anche se il risultato si annuncia da solo.

Nella mia carriera, ormai più che quadriennale, di amante dei film trash ho assistito a trame veramente assurde, in particolar modo se si parla di mostri giganti, e posso asserire che le vicende di questo film possono ambire alla top ten delle dieci più demenziali. Infatti i due mostri qui protagonisti sono uno squalo ed un polpo giganti di milioni di anni fa che durante uno dei loro numerosi scontri per il dominio dei mari rimangono intrappolati nei ghiacci dell'Antartide e surgelati a tempo indefinito. Guarda caso dei biologi marini, fra cui la protagonista, esplorano i fondali con un sottomarino si trovano nel luogo in cui i due mostri sono prigionieri proprio quando il ghiaccio si scioglie per merito del riscaldamento globale (tutto questo ci viene spiegato nel film dai tre presunti scienziati protagonisti più avanti).

Lì per lì nessuno si accorge di nulla ma ben presto accadono cose strane nell'Oceano Pacifico, in particolare sparisce un aereo di linea... No, non si tratta di un'errore, avete capito bene, ad un certo punto la scena si sposta a bordo di un aereo di linea dove un passeggero guarda distrattamente fuori dal finestrino fino a che non grida: "Holy shit!!". Si vede così lo squalo saltare nel cielo ed agguantare con le fauci al volo l'aereo, che probabilmente volava a circa 2000 metri di quota, ma questi sono dettagli, giusto? (Vi rimando ad una scheda in fondo alla recensione per una spiegazione fisica del fenomeno) Probabilmente questa è l'unica scena divertente del film che, presumo in modo involontario, fa ridere il pubblico per la sua totale demenzialità. Ho detto "in modo involontario" perché ho il timore che il regista fosse veramente convinto di realizzare una scena spettacolare.

Lo stesso squalo oltre a saltare nel cielo e anche il polpo possono nuotare fino a 500 nodi! In questo modo raggiungono in poco tempo navi e porti creando non pochi danni. Tutti sono confusi sulla questione, perciò tre scienziati, ovvero la sboldra protagonista, un suo vecchio professore ed un biologo giapponese iniziano ricerche autonome sui mostri. La loro inziativa dura poco perché in scena entra il nostro beniamino Lorenzo (aka Renegade) Lamas, il quale ha una certa tendenza a non saper recitare e ad apparire in film veramente orrendi. Qui interpreta un ufficiale dell'esercito che obbliga i tre scienziati ad aiutarlo contro i mostri in nome delle forze armate USA.

Così si arriva ad un piano geniale: separare i due mostri, cioè portare il polpo nella baia di Tokyo e lo squalo in qualla di San Francisco e là catturarli. Proprio un'idea geniale infatti, hai due mostri giganti che distruggono ogni cosa allora portali in due delle aree più densamente popolate al mondo!

Come qualcuno potrebbe pensare, succede il macello ed il piano fallisce miseramente (ma va!) quindi si tenta l'opposto, ovvero condurre i due mostri l'uno contro l'altro e farli combattere fra di loro fino alla morte come stavano facendo milioni di anni fa. Le sorti di questo piano non ve le svelo per non "rovinarvi" un'eventuale visione di questo film, vi posso dire però che ci sono lunghe sequenze di manovre con sottomarini da guerra le quali sono realizzate con poche ma frequenti animazioni in computer grafica ripetute più e più volte, il che rende difficoltoso capire cosa effettivamente stia accadendo. Purtroppo queste scene subacque in CG sono ricorrenti in tutto il film (i mostri sono realizzati con essa) ed anche particolarmente tediose vista la loro bassa qualità e la continua ripetizione delle medesime sequenze.

Dicevo sopra che probabilmente quella dell'aereo è l'unica scena divertente del film ed in effetti il resto non offre niente di speciale, anzi è a tratti alquanto noioso. Ci sono scene abbastanza lunghe ed inutili di dialoghi i qualli danno una sensazione di "mancanza d'idee", peggiorati anche da uno scarso livello di recitazione. Le parti con i mostri in GC sono come ho detto "ripetitive" e poco emozionanti finendo che si cerca di seguire il film solo per non farsi sfuggire le "brillanti trovate" e le spiegazioni pseudo-fantascientifiche sparse qua e là.
In definitiva Mega Shark vs Giant Octopus è un film scarso anche per gli standard del trash, da vedere solo per il concept demenziale e la scena dell'aereo.
<Il Drugo>



Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno detto:
"Un bel film di merda, me lo guardai quest'estate e cacai sul divano, meno male che la sorte ha voluto che non ci fossi per non sorbirmelo una seconda volta dio merda."
CapitanAno

In questo schema viene spiegato come funziona il salto dello squalo:

[Serata Marcia] Lunedì 23 Gennaio 2012

Serata ruggente quest'ultima dove si sono snodati non due, ma ben tre film e tutti dignitosi nel far cacare.

La sorte ha voluto che sullo schermo dell'affollato salotto dello schioppo - addirittura due figure prive di pisello, una vergogna per noi nerd - comparisse "La vergine di cera", titolo italiano senza senso di "The terror", film dei primi anni 60' diretto da Roger Corman con un giovanissimo Jack Nicholson e quella vecchia cariatide di Boris Karloff, addirittura prodotto da Francis Ford Coppola. Nomi tanto altisonanti per una merda tanto secca.

Per secondo film invece la sorte ci ha donato la gioia infinita del peplum con "Ercole contro i figli del sole" dove un gonfissimo Mark Forest approda naufrago in mezzo agl'Incas e scatena la rivoluzione che riporta sul trono il legittimo re Giuliano Gemma che per l'occasione è abbronzatissimo, unto e con un'imbarazzante parrucca andina.

Per finire, solo i più giusti sono rimasti per la terza visione che ha riportato il più grande eroe di tutti i tempi sui nostri schermi: Steven Seagal in "Sfida fra i ghiacci", immortale esempio di inespressività applicata all'ecologia.

Film visionati: La Vergine di Cera, Ercole Contro i Figli del Sole e Sfida fra i Ghiacci

La Vergine di Cera



Ercole Contro i Figli del Sole



Sfida fra i Ghiacci

[News] Recensione di Santa Claus Conquers the Martians

I bambini di Marte perdono il sonno davanti alla televisione per seguire i programmi che captano dalla Terra e, approssimandosi la vigilia di Natale, si immalinconiscono osservando la gioia dei loro coetanei terrestri che attendono felici i regali di Babbo Natale. Il governo marziano, decide di bandire ogni tristezza e incarica Kimar di guidare una spedizione per rapire Babbo Natale. I marziani vengono sulla Terra con un disco volante e, incerti sull'identità di Babbo Natale, rapiscono due bambini affinché li conducano alla sua dimora, al polo Nord. Una volta fatto prigioniero e trasferito su Marte, il bravo vecchietto si accolla di buon grado - aiutato anche da una più evoluta tecnologia - il compito di fabbricare giocattoli per i nuovi ospiti, ma dovrà anche vedersela con il perfido ribelle Voltar, il quale non vuole che la società marziana sia indebolita dalle festività terrestri...

Se cercate un po' in giro su internet la classifica dei peggiori film natalizi scorpirete che Santa Claus Conquers the Martians è spesso menzionato e a volte è anche al primo posto.
Ciò per noi del Club del Marcio profumava di sfida e da bravo Presidente non potevo perdere quest'occasione di torturare i miei colleghi. Perciò per Natale ho ben pensato di regalare a tutti loro la visione di questo film, di cui poi mi sono anche accaparrato il compito di recensire.
Non siamo più a Natale, ma sono passate solo poche settimane quindi potete calarvi ancora per un poco nell'atmosfera natalizia e leggere questa recensione.
Leggi la Recensione

Ah, infine - ci siamo un po' incagliati con la marcia videoteca, ma stiamo comunque andando avanti e siamo a 23 pagine su 28.

[Serata Marcia] Lunedì 16 Gennaio 2012

Finalmente di ritorno nel nostro salotto preferito, questa serata marcia è stata particolare poichè faceva un freddo plutoniano che ci faceva sembrare dei profughi in fuga dal fronte russo, ma soprattto perchè il Solfa faceva l'offeso, a causa del fatto che disprezzo le sue amicizie ed idee, per cui è stato zitto tutto il tempo senza rompere i coglioni come al solito con inutili soliloqui sulla superiorità spirituale dei bianchi o sul perchè le donne dovrebbero fare solo la calza lasciando ai veri uomini il lavoro. Un po' mi è mancato.

In ogni caso è stata una serata positiva con la visione di "Troll Hunter", film norvegese abbastanza gustoso, ma soprattutto "Non si sevizia un paperino" che è piaciuto alla platea anche se - a costo di essere impopolare di fronte al pubblico di Fulcisti - mi aspettavo un po' di più da quello che è definito una colonna portante del thriller italiano.

Film Visionati: Troll Hunter e Non si Sevizia un Paperino


Troll Hunter


Non si Sevizia un Paperino

G

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Ghost Lake


The Giant Claw


Giustizia a Tutti Costi


Godzilla Final Wars


The Good, the Bad and the Weird


Grano Rosso Sangue III


The Great Yokai War




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[News] Recensione di Maciste alla corte del Gran Khan

L'imperatore della Cina teme una invasione da parte dei Tartari e cerca di allearsi con il Gran Khan dei Mongoli, questi però fa uccidere a tradimento l'imperatore e ne usurpa il trono meditando anche di uccidere gli eredi legittimi per non avere rivali. Quando il principe legittimo cade in una trappola ordita di proposito, arriva sulla scena Maciste che lo salva e si schiera dalla parte dei legittimi sovrani. Maciste incontra così Chu, il capo dei ribelli e dà inizio alla rivolta contro il Gran Khan...

 Il CapitAno ci offre la sua opinione su questo peplum, che coinvolgeva mongoli, usurpatori, terremoti e baffi alla Fu Manchu. Pare fosse bello.
Leggi la Recensione

Inoltre la Marcia videoteca contina ad andare avanti, siamo ormai a quota 21 pagine su 27.

Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli Invincibili

Regia: Giorgio Capitani

Genere: Peplum

Produzione: Italia/Francia/Spagna 1964

Durata: 100'

Cast: Sergio Ciani, Renato Rossini, Nadir Moretti, Yan Larvor, Luciano Marin, Hélène Chanel, Moira Orfei, Arnaldo Fabrizio, Lia Zoppelli, Attilio Dottesio

Trama: Ercole, per conquistare la mano di Onfale, dovrà combattere contro l'uomo più forte del mondo. Sansone. Nemea, madre di Onfale, fedele alla dea Atte, spedisce un'ambasciata a Sansone, il quale accetta la sfida ma viene trattenuto dalla gelosa Dalila che gli recide le chiome, privandolo così della sua forza. Gli ambasciatori di Lidia, che non comprendono le ragioni del ripensamento di Sansone, lo fanno rapire da Ursus, un bravaccio tutto muscoli che verrà esemplarmente punito dal paladino dei deboli, Maciste. Il terzetto giunge nella Lidia con l'intenzione di aiutare Ercole, ma i loro progetti sono prevenuti da Inor, innamorato di Onfale, che rapisce la fanciulla...

Opinione del Club: Film del periodo tardo-peplum (quando cioè il genere era ormai in declino) questa pellicola può definirsi la summae di tutti i cliché del genere, personaggi compresi.
Di solito un film prevede un singolo protagonista epico, unto e muscoloso... Qui siamo particolarmente fortunati avendone ben quattro nella stessa pellicola! Come e perché riescano a coesistere resta per noi un mistero e -no- aver visto il film nella sua interezza non ci ha comunque dato modo di ottenere una spiegazione.
Ma i bicipiti abbondano, gli addominali si sprecano e gran parte del Club è rimasta profondamente soddisfatta da una pellicola che ben riassume questo glorioso e autopunitivo genere.

Come già detto, la trama è alquanto forzata... E in fin dei conti non potrebbe essere altrimenti data la teorica lontananza cronologica e geografica dei quattro Invincibili. La storia però deve andare avanti, e poco importa se due o tre giorni di viaggio a cavallo bastano per raggiungere gli angoli più remoti della terra (in questo caso la georgica dimora di Sansone).
Quanto al resto della storia, tutto è utile a dare scuse ai forzuti di menare le mani e compiere improbabili sollevamenti di oggetti. Mai una lama si leva sui quattro, abili ed esperti nell'arte del disarmo e del ribaltamento del peone di turno.

La caratterizzazione dei personaggi, poi, merita un discorso a parte. Sono davvero tanti stavolta (tra i forzuti e le macchiette di contorno) e di uno spessore quasi commovente.
Ambientata in un fantasioso periodo metà antico greco e metà romano la storia parte offrendoci un maciste che -indeciso sulla direzione da prendere- decide di sfidare le direttive del divino genitore Zeus alla ricerca della topa di avventure adeguate alla sua grandezza (tutti noi abbiamo approvato la scelta, a onor del vero).
Personaggio ben poco eroico e molto incline a menar le mani, possiede un QI davvero imbarazzante sebbene nel corso della storia si prodighi in sporadici atti di disinteressato altruismo.
Ursus (autodefinitosi "figlio di un cane" per il nostro sollazzo) in questo film ha ben poco del ribelle romano e giocando in questo caso il ruolo di tizio grande, grosso, palestrato e prepotente. Di parecchio più forte della media dei peoni che popolano questo film fa il bello e il cattivo tempo fino a quando il trovarsi con altri tre superpalestrati e protagonisti non lo mitiga di parecchio.
Ah, come lui stesso ci fa notare... E' molto astuto!
Quanto a Maciste (stavolta nato non dalla pietra), giunge come da programma avvertendo ingiustizie nei paraggi, in questo caso quelle perpetrate da Ursus. In questo film si limita a portare giustizia ed equità mediante manate.
Ultimo ma non meno importante, Sansone.
Presentatoci con una capigliatura imbarazzante ed un naso in effetti molto ebreo, passa metà del film piangendosi addosso causa "accidentale" pèrdita dei capelli per poi ritrovare forza e benedizione divina nel momento del bisogno (ovvero quando il film comincia a farsi noioso).

Il resto del cast include una pletora di antichi greci (o italici, la differenza è minima) che dovrebbero manenere un minimo di decoro, ma che finiscono per sguazzare in una recitazione degna dei peggiori prodotti di cinecittà.
Ma alla fine l'effetto è particolarmente comico, ed il vedere re e regine che dialogano come dei fruttivendoli -massimo rispetto per la categoria, intendiamoci!- ha il suo perché.
Quale esso sia non ci è dato saperlo... Ma finché fa ridere, nessun problema.
Menzione speciale al nano che in quel periodo offriva il volto per tutti i nani dei film made in Cinecittà, che qui non poteva mancare.
Furbo quanto basta per sfuggire al forzuto di turno dopo averlo gabbato in maniera assai poco dignitosa, pare essere immune ad ogni forma di violenza al pari di molte specie protette. Abilità utile, in un film dove cazzotti e proiezioni sono soggetti a svalutazione...

In definitiva questa pellicola è un film interpretabile un po' come pare al singolo spettatore. Terrificante e inguardabile se ci si pone in mente di vedere una pellicola decente o quantomeno sensata... Epico ed uno dei peplum più insensati e divertenti se ci si ricorda -anche per un istante- che i punti di forza di questo film sono i muscoli e
tanto, tanto olio!
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:



Hanno Detto:
"E' un peplum divertente, più che altro per la trama totalmente arzigoggolata e priva senso. Del resto dovevano trovare non una scusa, ma ben 4 scuse per far incontrare Ercole, Sansone, Maciste e Ursus in un unico film."
Il Drugo

"Un tripudio di forzuti, muscoli, sudore, botte e situazioni prive di senso."
Psycomachius

"Il film era veramente bello, cioè in realtà faceva cacare però era bello anche se era brutto. Insomma era bello, no faceva schifo... boh... non... era bello..."
Capitan Ano

[Serata Marcia] Lunedì 9 Gennaio 2012

Can de dieu, serata onestamente marcia quella del nove gennaio, dove nella seminedita location del mio salotto, il club si è gustato il ritorno - evocato a gran voce - sugli schermi di un peplum, nel caso particolare di "Ercole Sansone Maciste e Ursus: Gli invincibili".

Buon peplum fracassone che riporta i quattro forzuti contemporaneamente sullo schermo e volano un monte di botte e battute brutte. Bello.

Il secondo film è un prodotto di metà anni 90', un horror con protagonista l'attore più brutto della storia: Clint Howard che interpreta un gelataio assassino e psicopatico in "Ice Cream Man". Bella cacata, ma c'è garbata, un po' come quando cachi male ma almeno ti liberi del gravoso fardello in un millisecondo. Dà soddisfazione.

Film Visionati: Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli Invincibili e Ice Cream Man

Una nota conclusiva, l'aggiornamento della Marcia Videoteca sta procedendo. Sono state ultimate 14 delle 27 pagine necessarie.

Ercole Sansone Maciste e Ursus: Gli invincibili


Ice Cream Man

H

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The Haunted World of el Superbeasto


Horror in Bowery Street


House of the Dead





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[News] Restyling

Io e il presidente ieri ci siamo ritrovati e abbiamo lavorato un po' alla grafica e all'organizzazione del sito. Ci saranno alcune piccole modifiche, che secondo noi miglioreranno il modo in cui il blog funziona.

Siamo finalmente riusciti a capire come fare a non far apparire il post in cui compare la recensione nello stream degli interventi, ma solo il post delle "news" con l'introduzione. Il blog avrebbe più o meno sempre dovuto funzionare così, ma solo ora abbiamo capito come fare di preciso.

La marcia videoteca verrà aggiornata e i film verranno divisi lettera per lettera. Abbiamo ormai 81 recensioni, che cominciano a essere un bel numero, e navigarla era diventato complicato, senza contare che sospettiamo di essere incappati proprio nel limite di caratteri dei post su blogger, visto che le ultime recensioni della lista stavano cominciando a sparire misteriosamente. Per il momento i link conducono ancora alla "vecchia" marcia videoteca e lo faranno finché non abbiamo finito i lavori, che comunque stanno procedendo. ne abbiamo approfittato anche per rivedere un po' la grafica e sistemare un paio di problemi con le tabelle della videoteca stessa.

Per finire, abbiamo anche svecchiato un po' la grafica del sito, aggiungendo il menù a tab in alto. Buona lettura. Stay tuned!