B-Movies e Cinema Trash


Club fiorentino per la visione e l'apprezzamento di B-movies e cinema Trash! Clicca qui per maggiori informazioni. Nuove recensioni ogni due settimane circa.

[News] Recensione di Programmato per Uccidere

John Hatcher, agente della CIA, decide di prendersi una pausa di riflessione e torna alla sua città natale, Chicago, nel quartiere dove è nato e cresciuto. Ma dopo aver riabbracciato la famiglia e i vecchi amici si accorge che in città agisce indisturbata una potente banda di spacciatori giamaicani, comandati dal misterioso stregone Screwface, che i suoi sottoposti vedono quasi come un dio. Hatcher non ci sta e andrà a snidarlo direttamente dalla sua tana...

Lo so, abbiamo promesso e voi (pochi che ci leggete) e a noi stessi una recensione ogni giovedì, però raramente postiamo nell'arco delle 24 ore dichiarate ma finiamo sempre per sforare al giorno dopo o al giorno dopo ancora. In effetti siamo un allegro branco di filibustieri perdi giorno (leggasi: branco di stronzi) e spesso e volentieri facciamo un po' di casino con l'organizzazione. Del resto questo è il prezzo da pagare per poter vedere film brutti, non potevamo mica essere splendidi ed efficienti? Che marci saremmo?

In ogni caso stavolta il CapitanAno ci parla del suo idolo, Steven Seagal alle prese questa volta contro dei negri rastafariani forse in una delle sue interpretazioni più ruggenti piena di arti spezzati e dislocati. E quando il CapitanAno scrive di un suo idolo vale ancora di più la pena di leggere!
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Programmato per Uccidere

Titolo Originale: Marked for Death

Regia: Dwight H. Little

Genere: Azione

Produzione: USA 1990

Durata: 94'

Cast: Steven Seagal, Basil Wallace, Keith David, Joanna Pacula, Tom Wright

Trama: John Hatcher, agente della CIA, decide di prendersi una pausa di riflessione e torna alla sua città natale, Chicago, nel quartiere dove è nato e cresciuto. Ma dopo aver riabbracciato la famiglia e i vecchi amici si accorge che in città agisce indisturbata una potente banda di spacciatori giamaicani, comandati dal misterioso stregone Screwface, che i suoi sottoposti vedono quasi come un dio. Hatcher non ci sta e andrà a snidarlo direttamente dalla sua tana...

Opinione del Club: Steven Seagal è uno degli attori action più insultati, molte delle volte giustamente.
Recitazione inesistente, condizione fisica spesso indecente, partecipazione a film orribili oltre che una più volte testimoniata arroganza sul set - Tommy Lee Jones disse che non avrebbe mai più lavorato con l'eroe dell'Aikido - sono le accuse più ricorrenti.

Tuttavia tutte queste denunce sono lavate via quando Steven sciorina prestazioni infiammanti in cui si trasforma in principe della violenza e fracassa le articolazione di tutti coloro che sono così stolti da mettersi sul suo cammino. Da quando i carri armati hanno bisogno dell'espressione?

Nel 1990 Steven Seagal è agli inizi della sua cruenta carriera e sfoggia ancora un fisico potente che accompagna la sua danza macabra per la gioia di tutti gli ortopedici.
In questa pellicola è un agente della CIA che decide di tornare nella sua città natale dopo un prologo in cui torce il collo ad un gruppo di messicani dove fa la comparsa anche un giovane Danny Trejo.

Ma la sua vacanza non sarà a base di barbecue con la famiglia ed i vecchi amici, infatti una banda di temibili rastafariani con a capo una sorta di santone voodoo ha invaso il suo quartiere e lo ha inondato di crack minando la salute dei poveri virgulti che non riescono a sfuggire al turbine della droga.
Poveri rastafariani! Proprio nel quartiere di Steven Seagal dovevano finire?

Infatti la nostra macchina bellica slogaginocchia si lancerà in una epurazione che avrebbe fatto invidia a Goering.
Ma non saranno solo arti marziali, ma lo spettatore estasiato potrà godere anche di ondate ed ondate di piombo violento, inseguimenti per le vie di Chicago, Steven in versione cecchino infallibile ed abile stratega militare accompagnato da Keith David nei panni di un allenatore di football armato fino ai denti.

Ovviamente i momenti migliori sono quando il nostro eroe sfoggia le sue abilità marziali coadiuviate da un sadismo che ha il suo apice nel combattimento finale che dopo una giostra con le spade - i rastafariani sono famosi per l'abilità con la katana - finisce con Steven che acceca coi pollici l'avversario, lo spezza a metà con una ginocchiata e poi lo vola nella tromba dell'ascensore facendo trionfare la giustizia.

Per finire posso dire soltanto che questo film è veramente ben fatto, ottime coriografie, belle scene d'azione ed uno Steven ai massimi livelli mentre parallelamente scorre la vena del brutto con improbabili riti vodoo, culti bizzarri e violenza violenta nel nome del giusto che scaturisce tramite l'arma umana non convenzionale Steven Seagal.
<CapitanAno>

P.S.
Ti amo Steven.










Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:




Hanno detto:
"In questo film non fa altro che slogare articolazioni e tagliare teste tra una frase e l'altra, decimando in 94 minuti l'intera popolazione rastafariana di Chicago, tanto che quando il Mago c'è andato l'anno scorso erano già tutti spariti."
Winter

"Spezzava arti come grissini col tonno riomare. Come non amarlo? Ma soprattutto metteva su panza col passare dei minuti"
Black Lotus

"Un film veramente carino, mai noioso, giusti tempi narrativi, insomma, forse l'unica pecca di cui ci si potrebbe lamentare è che non era molto brutto! Accion a raudales, carenza assoluta di romanza (ma con Steven capita spesso), buone parti goblin (tipo la stregona messicana che fa l'incantesimo con la tequila, e poi anche gli Screwface erano discretamente goblin)."
The RedMage

Serata Marcia: Lunedì 24 Gennaio 2011

Ancora una volta il club si riunisce nel suo consueto appuntamento del lunedì, inaugurando per l'occasione una sede mai visitata prima, ovvero il salotto del CapitAno. Ormai siamo perseguitati ed esiliati da sempre più luoghi, dovendo ripiegare su posti sempre nuovi per esercitare la nostra passione per il farsi del male. Io non c'ero, peraltro, ancora disperso in terra pisana.

Ma bando alle ciance. Le decisioni sono state come al solito affidate al dado, che a quanto pare è stato ragionevolmente benvolo: come primo film la sorte ha voluto uno strano incrocio fra zombie e cannibalismo di produzione italiana, Zombie Holocaust. Il film si è rivelato di qualità, sempre brutto, ma con una certa atmosfera che ha regalato soddisfazione. Poi è venuto il turno di "Il Trionfo di King Kong" (realmente titolato come King Kong vs Godzilla), in cui la gigantesca scimmia incazzosa affrontava un Godzilla altrettanto incazzoso, in un tripudio di gommapiuma e di modellini rasi al suolo. Stando al CapitAno poi a un certo punto "c'era King Kong che assumeva un intruglio donatogli dagli indigeni e si addormentava sbronzo mentre tutti intonavano una ninna nanna tribale. Pigliava bene."
FIlm Visionati: Zombie Holocaust e Il Trionfo di King Kong

Zombie Holocaust


Il Trionfo di King Kong

[News] Nuova sezione: Cast

Il sito ha ora una nuova sezione, dove potete vedere chi siamo un po' più in dettaglio. Un grazie al nostro grafico Winter che ha come al solito curato le immagini!
Vai al Cast

Cast

Chi siamo? C'è scritto anche subito sotto il logo: siamo un gruppo di amici di firenze e dintorni che per varie vicissitudini si è ritrovato a ritrovarsi periodicamente per guardare film orribili. "Periodicamente" vuol dire tutti i lunedì sera, come ormai se ci seguite avrete intuito, e a fare da teatro a queste nostre serate è il salotto di qualcuno di noi: tradizionalmente Magneto, ma non solo.

Sì, direte voi, ma più specificatamente chi siete? Che faccia hanno e cosa fanno questi bizzarri individui che si arrogano titoli come "Il Drugo", "Il Mago Rosso", "Il Capitano Ano", "Magneto", "Winter" e fanno a turno a comparire negli "hanno detto" in fondo alle recensioni e a farsi offendere negli interventi post-serata?

Beh, affari nostri, potremmo dire. Ma se proprio il pubblico ci incalza, siamo pronti a descrivere un po' più in dettaglio il cast che affolla le sedute del club. Ovviamente questi sono solo i membri "storici" visto che capita abbastanza spesso che alle serata giungano in pellegrinaggio altri poveracci, convinti da questo o quel membro del club, ignari di quello che li aspetta.

Staff Del Sito

Il CAPITANO ANO - Esploratore
Anche lui parte dei fondatori del Club, il Capitano funge più di altri da scout andando a scovare nuovi film e nuovi titoli da propinarci con agghiacciante frequenza. È un cultore di poliziotteschi e soprattutto di spaghetti western, ed è anche uno tra i membri più efficienti nell'insultare verbalmente le pellicole. E le madri dei presenti. Anche lui contribuisce a portare avanti il sito, con una recensione trisettimanale e buona parte degli interventi post-serata.



IL MAGO ROSSO - Mago Rosso
Un tardivo acquisto del club, il Mago Rosso è presente con scarsa regolarità alle serate perché i suoi studi in terra Statunitense rendono disagevole il raggiungimento settimanale delle sedi del Club. Il Mago Rosso condivide col Capitano una fervente passione per gli spaghetti western, a cui accoppia un malnato interesse per i kaiju e per un certo tipo di nonsense. Anche lui contribuisce al sito con una recensione trisettimanale, con interventi sulle serate le poche volte che è presente e facendo la maggior parte del lavoro di gestione del blog stesso. Ha anche una logorrea veramente incredbile.


PSYCHOMACHIUS - Guardacani
Fratello minore di Magneto, Psycho è un grande fan degli zombie e dello splatter. Il suo ruolo principale è però quello di tenere buono il suo cane, che ha le due pessime caratteristiche di essere enorme e molestissimo, per evitare che disturbi troppo la visione. Ha recentemente cominciato a scrivere recensioni per il sito ogni tre settimane e gestisce ormai da tempo la nostra pagina Facebook.





WINTER - Grafico
Winter non pubblica recensioni sul sito, ma si è occupato di tutti gli aspetti grafici e in particolare della realizzazione del logo del Club. Sembra nutrire un gusto particolare per qualsiasi film sia "over the top", assurdo o incredibilmente inverosimile per qualche motivo. Ha la pessima abitudine di abbandonare le serate tra il primo e il secondo film, a causa di certe sue strane esigenze tipo "dormire".






Altri Membri Attivi

IL DRUGO - Presidente
Il Drugo è uno dei fondatori del Club e fino a poco tempo fa era colui che più si sobbarcava il portarlo avanti, proponendo uscite e iniziative. Oberato dai suoi impegni di lavoro, si è ultimamente tirato un po' in disparte, lasciando ai tre membri più giovani il grosso del lavoro. È un cultore dei film di zombie ma apprezza i film assurdi in generale, specie se ci sono scene di "romanza". È anche uno degli alfieri della lingua originale, non perdendo occasione per insultare ossessivamente i doppiatori italiani, la produzione italiana, la distribuzione italiana, ecc.


MAGNETO - Ospite
Grande fan dei film riguardanti infezioni e altri flagelli governativi, Magneto ha la fondamentale funzione di offrire al Club un tetto, un divano e un enorme televisore al plasma per la stragrande maggioranza delle riunioni settimanali. Ha fatto parte dei recensori per un breve periodo. Sul forum commenta regolarmente tutti i film che vede, che sono circa un due per cento data la sua innaturale propensione ad addormentarsi in sala.




FELIO - Buono
Membro del Club della prima ora, anche se poi assente per un lungo periodo, Felio ha fatto parte per un lungo tempo dello staff del sito, dal quale si è poi recentemente ritirato. Accoglie con particolare entusiasmo quel je ne sais quoi di assurdo che accompagna i film del motore immobile Steven Seagal, e il trash giapponese. Il suo problema principale è che è buono in maniera quasi fastidiosa a volte.




SADE - Baluardo
Sade ama i film dove c'è un contenuto alto di scene d'azione e di esplosioni, specie se sono con Chuck Norris. Odia invece i film orientali e i sottotitoli, il ché porta spesso a esasperanti discussioni con il Drugo sulla lingua originale. Odia anche il forum del Club, sul quale non ha mai commentato un film di sua spontanea volontà.





LOTUS - Ringambone
Lotus tende ad essere scarsamente presente alle serate, cosa per la quale accampa scuse sempre diverse. Ama i film giapponesi. Quando c'è tende a lasciare poi sul forum commenti magari un po' scarni, ma che arrivano con una certa regolarità.

[News] Recensione di Carnosaur

Nei laboratori della "Eunice", multinazionale che lavora sul DNA dei polli per migliorarne la qualità della carne, la dottoressa Jane Tiptree, convinta che l'uomo sia il cancro del pianeta, crea in laboratorio dei dinosauri carnivori, i deinonychus, per uccidere gli abitanti di una tranquilla cittadina e poi invadere tutto il mondo. Intanto, l'ex medico alcolizzato "Doc" Smith, adesso guardiano in una miniera della "Eunice", sventa il sabotaggio da parte di un gruppo di ambientalisti che vorrebbero bloccare i lavori. Riesce comunque a catturare uno di loro, Ann "Thrush" e i due diventano ben presto amanti. Nel mentre, il deinonychus continua a fare le sue vittime. Doc, scoperta la carneficina, deciderà di indagare e riuscirà ad entrare nel laboratorio della dottoressa dove scoprirà che la Tiptree ha prodotto un virus che fa partorire uova di dinosauro a tutte le donne e che nel laboratorio è rinchiuso un dinosauro ancora più grosso...

Un film di produzione Cormaniana, piuttosto famoso negli ambienti del brutto, che il club vide qualche tempo fa. Il Drugo non è molto d'accordo con la corrente di pensiero principale che i maggiori ambienti brutti hanno su questo film e ci spiega perché!
Leggi la Recensione

Carnosaur

Regia: Adam Simon, Darren Moloney

Genere: Horror/Fantascienza

Produzione: USA 1993

Durata: 83'

Cast: Diane Ladd, Raphael Sbarge, Jennifer Runyon, Harrison Page, Ned Bellamy, Clint Howard, Frank Novak, Ed Williams, Andrew Magarian, Brent Hinkley

Trama: Nei laboratori della "Eunice", multinazionale che lavora sul DNA dei polli per migliorarne la qualità della carne, la dottoressa Jane Tiptree, convinta che l'uomo sia il cancro del pianeta, crea in laboratorio dei dinosauri carnivori, i deinonychus, per uccidere gli abitanti di una tranquilla cittadina e poi invadere tutto il mondo. Intanto, l'ex medico alcolizzato "Doc" Smith, adesso guardiano in una miniera della "Eunice", sventa il sabotaggio da parte di un gruppo di ambientalisti che vorrebbero bloccare i lavori. Riesce comunque a catturare uno di loro, Ann "Thrush" e i due diventano ben presto amanti. Nel mentre, il deinonychus continua a fare le sue vittime. Doc, scoperta la carneficina, deciderà di indagare e riuscirà ad entrare nel laboratorio della dottoressa dove scoprirà che la Tiptree ha prodotto un virus che fa partorire uova di dinosauro a tutte le donne e che nel laboratorio è rinchiuso un dinosauro ancora più grosso...

Opinione del Club: Questo film è finito nella nostra dispensa del marcio per via di recensioni su internet scritte da altri marciofili (come noi) i cui toni erano entusiastici. Dichiaro subito che ho scelto di recensire questo film perché mi trovo in totale disaccordo con le opinioni di tali gentiluomini (e anche perché il Mago Rosso si è prenotato le recensioni di tutti i film più recenti e più fighi).

Da un lato è vero che Carnosaur ha elementi decisamente marci e promettenti, infatti l'idea dietro al film è di per se spassosa: una ricercatrice talentuosa invece di far carriera e curare la propria collezione di dildi come fanno tutte le donne, decide che l'umanità è una dannazione per il pianeta e quindi dedica la sua vita alla distruzione del genere umano. Quale piano migliore se non quello di modificare geneticamente il DNA di pollo in modo che i consumatori partoriscano uova di dinosauro cosicché i dinosauri si diffondano di nuovo sulla terra e mangino tutti gli esseri umani? Il punto di partenza dell'invasione è la piccola città e la cava mineraria limitrofi al centro di ricerca della megera.

Quindi abbiamo: pollo OGM che fa partorire alle donne uova di dinosauro, la classica cittadina americana in mezzo al nulla pronta ad essere invasa dai mostri di turno. Come si può sbagliare?
Fantastici sono anche gli effetti speciali con i dinosauri realizzati usando burattini dalle movenze legnose e con scene splatter godibili infarcite di liquidi corporei non ben identificati, che noi solitamente chiamiamo  genericamente “broda”.

Tutto mitico fino a qui, peccato che il vero divertimento sia ridotto ai minimi termini e che la maggior parte del film sia costituito da chiacchere e deliri fantascientifici ai quali lo spettatore smette presto di fare attenzione. Le comparsate dei rettili sono abbastanza sporadiche e non rendono per niente l'idea di un'invasione di dinosauri. Infatti si vedono solo un po' di deinonicus (praticamente i velociraptor) che sbranano gente alla cava e dintorni, e un tirannosauro che alla fine combatte contro una ruspa, di conseguenza le uccisioni splatterose si fanno attendere troppo. Sarebbe stato più bello invece vedere la cittadina americana invasa dai dinosauri e la gente che si difende con mazze da baseball e fucili. Lo spettatore invoca che ciò accada ma finisce per rimanerci deluso ed annoiarsi a morte.

Le scene poi non hanno alcun senso e si ha spesso la sensazione che l'ordine degli eventi sia casuale e non abbia alcuna importanza; probabilmente ciò è dovuto al produttore Roger Corman che voleva far uscire il film per forza prima di Jurassic Park.

In defenitiva lo spettatore rimane frustrato, perché la trama ridicola suggerisce tutto il tempo un film scanzonato e d'azione in stile Tremors per intenderci. Invece il regista e gli sceneggiatori hanno cercato di realizzare una cosa semi-seria infilandoci tematiche pseudo-ambintalistiche e presunti momenti drammatici che però entrano in rotta di collisione con l'aura di ridicolo che ha tutto il resto. Non parliamo poi del finale, che più a merda di così non si può e che sa tanto di: “Facciamo finire il film ora perché non abbiamo più soldi”!

Non capisco se nelle intenzioni della produzione questo film doveva rivaleggiare con Jurassic Park, o se piuttosto speravano di sfruttare la scia di entusiasmo per i dinosauri scatenata dalla creatura di Spielberg a metà anni 90. In ogni caso Carnosaur non si prende neanche le briciole perché è terribilmente noioso da vedere, anche se lo si considera nel suo contesto di film brutto. Delusione!

<Il Drugo>



Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno detto:
"Era bello solo quando arrivavano i rettili, nati da uova di gallina modificate geneticamente, e facevano tritello di chunque gli capitasse a tiro, tra cui inutili attivisti intorno ad una cava. Il resto solo deliri pseudo-ambintalisti-fantascientifici, che fortunatamente dopo un po' abbiamo smesso di ascoltare."
CapitanAno

"Nel giudicare questo film non potrò purtroppo spingermi troppo in la, gli ultimi 30 minuti la storia di questo film ha fatto accumulare un quantitativo di noia immenso, la quale ha preso forma gassosa, poi solida, poi di nuovo gassosa, poi quella di Raimondo Vianello, poi infine è collassata un una nube variopinta di mille colori e tutto questo davanti ai miei occhi... Sarà stata l'idea che la minaccia più grande per la specie umana proveniva da un uovo di gallina, comunque questo filmaccio mi ha deluso abbastanza."
Winter

Serata Marcia: Lunedì 17 Gennaio 2010

Mi rendo conto che siamo a giovedì e sono passati ben quattro giorni da quando i soliti stolti si sono trovati a lordare questa volta il mio salotto, ma d'altronde ho degli impegni importanti, non come il Mago Rosso che passa la giornata a pensare come ingrossare dell'altro il suo inutile ego.

In ogni caso la serata è stata bifronte poichè se la sorte ha voluto che sugli schermi per primo passasse lo pseudo horror frizzantello "Arac Attack" con una giovanissima Scarlett Johansson nel ruolo dell'adolescente ribelle di cui tutti profanerebbero il trafficato utero, la seconda parte della serata ha visto ruggire il demone dell'autopunizione con una produzione Hammer che gode di un certo seguito ma che a me personalmente ha provocato spasmi intestinali di raro livello: "Capitan Kronos cacciatore di vampiri".

Ho addirittura speso dei soldi per averlo.

Film visionati: Arac Attack  e Capitan Kronos Cacciatore di Vampiri

Arac Attack

Capitan Kronos Cacciatore di Vampiri

[News] Recensione di Zorro contro Maciste

La morte del re di Nogara coglie imprepato il regno, a maggior ragione per la mancanza di una discendenza diretta. Due sono le possibili candidate al trono, la bella e generosa nipote Isabella e la ambiziosa cugina di lei, Malva.
Un testamento lasciato dal re morente contiene il nome dell'erede designata, testamento che ambedue le donne devono ottenere per provare la propria regalità: entrambe decidono così di ricorrere ai servigi di un campione, un uomo di comprovate capacità per recuperare il prezioso documento.
Se la scelta di Isabella ricade sull'eroe/bandito Zorro, Malva sfrutta l'ingenuità del possente Maciste convincendolo -grazie all'aiuto del perfido Garcia- a mettere la propria forza al suo servizio.
I due eroi si trovano quindi l'uno contro l'altro, l'astuzia del primo contro la forza ed il senso di giustizia del secondo in un susseguirsi di incontri/scontri che condurrà lo spettatore dalla giungla più profonda alle infide sale della corte reale…


Un titolo del genere potrebbe tranquillamente porre un film nella bacheca di pellicole immaginarie che noialtri del club ogni tanto partoriamo, così per scherzo, per distogliere l'attenzione da film particolarmente noiosi, come "Godzilla contro il Papa", "He-Man contro il Mossad", "Ehi Gringo, c'è Dracula: Chiama Sartana" e l'introspettiva e romantica "Fantaghirò Invade il Congo". Invece esiste davvero, una cosa della quale tutti coloro con i quali mi sono lamentato del fatto che il club avesse visionato questa perla senza di me si sono stupiti.

Felio ci racconta le impressioni che ne ha ricavato, visto che non possiamo non certificare che abbiamo visto un film dal concept tanto assurdo!
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Zorro contro Maciste

Titolo Originale: Samson and the Slave Queen

Regista: Umberto Lenzi

Genere: Peplum

Produzione: Italia 1963

Durata: 86'

Cast: Pierre Brice, Alan Steel, Moira Orfei, Maria Grazia Spina, Andrea Aureli, Massimo Serato.

Trama: La morte del re di Nogara coglie imprepato il regno, a maggior ragione per la mancanza di una discendenza diretta. Due sono le possibili candidate al trono, la bella e generosa nipote Isabella e la ambiziosa cugina di lei, Malva.
Un testamento lasciato dal re morente contiene il nome dell'erede designata, testamento che ambedue le donne devono ottenere per provare la propria regalità: entrambe decidono così di ricorrere ai servigi di un campione, un uomo di comprovate capacità per recuperare il prezioso documento.
Se la scelta di Isabella ricade sull'eroe/bandito Zorro, Malva sfrutta l'ingenuità del possente Maciste convincendolo -grazie all'aiuto del perfido Garcia- a mettere la propria forza al suo servizio.
I due eroi si trovano quindi l'uno contro l'altro, l'astuzia del primo contro la forza ed il senso di giustizia del secondo in un susseguirsi di incontri/scontri che condurrà lo spettatore dalla giungla più profonda alle infide sale della corte reale…


Opinione del Club: Un film che ha visto il Club del Marcio diviso tra la fazione degli "annoiati" e quella dei "nostalgici". Il motivo è presto detto: Zorro contro Maciste è un film con più di quarant'anni alle spalle e risente di una sceneggiatura e di una fotografia di vecchio stampo. Che sia un B-Movie è un dato di fatto (basta vedere il titolo per capirlo) anche se rispetto ai film che di solito guardiamo risulta essere molto più lento.
Senza suspanso, Terore e con pochissima Actione ha causato non poche vittime tra i membri del Club, e nonostante ciò si è dimostrato un film insospettabilmente piacevole per coloro che hanno saputo apprezzare questo stile non più attuale.

Gli attori - a cominciare dalla eccessivamente intrigante principessa Malva a.k.a. Moira Orfei - non brillano per espressività, e difatti è inutile ricercare nella loro mimica facciale un punto di forza di questa pellicola: è una recitazione, la loro, datata, e comunque in grado di emozionare con frasi che in un film di oggi farebbero sorridere per la loro scontatezza.

Zorro e Maciste meritano un discorso a parte: il primo (mascellone quadrato e sguardo magnetico) possiede poco dell'eroe nerovestito che tutti conosciamo risultando più un'avventuriero ingegnoso che un invincibile spadaccino in calzamaglia e - fatto non secondario - NON è Diego de la Vega. Ha comunque riscosso un certo consenso il fatto che almeno in questo film non indossi sempre e comunque la celeberrima mascherina ma - in situazioni più delicate - opti per un velo assai più coprente.
E' il Terence Hill della coppia (quando si consolida l'inevitabile alleanza) e per tutta la durata della storia ci ha deliziato con biechi e sporchi trucchi per avere ragione dei suoi avversari, ma non per questo risulta essere meno eroico. Pur senza infliggere la classica "Zeta" sul malcapitato di turno riesce comunque a dimostrarsi uno schermidore capace… tra l'altro sufficientemente intelligente da lasciar svolgere a Maciste la maggior parte del lavoro di braccia prima di intervenire!

Sansone/Maciste… Beh, sarebbe bastato lo sguardo fiero di Alan Steel (nome d'arte di Sergio Ciani, culturista d'oltreoceano sbarcato in italia nel periodo di maggior richiesta di Peplum) per sconfiggere i cattivi di turno. Perennemente oliato e vestito con un elegantissimo gilet di pelle nera per meglio fare sfoggio dei potenti muscoli risulta essere una valida sfida per l'eroe/bandito al servizio della bella Isabella.
Come già detto inizialmente raggirato da Malva e Garcia ha modo di riscattarsi con alcune trovate di un certo ingegno, prima tra tutte l'acume di non fidarsi a scatola chiusa della diabolica coppia celando - al momento opportuno - il testamento impedendo così il temutissimo "Bad Ending".
C'è qualcosa che nel corso del film non sia riuscito a piegare/spezzare/sollevare? La risposta è ovviamente no. A cominciare dalla trave che userà per duellare (si, proprio così) con l'ancora rivale Zorro.

Cosa che ha fatto storcere il naso a molti di noi è stata la pochezza delle ambientazioni: sebbene metà dell'avventura si svolga in un'isola, non una sola volta è stata vista una spiaggia per non dire il mare o - eresia! - una nave. Chiaramente con il budget dell'epoca la regia ha dovuto operare delle scelte crudeli, e stacchi di location non sempre comprensibili sono il risultato… Fortunatamente nessuno di noi si aspettava mari e monti su questo fronte, preferendo concentrare l'attenzione sulla semplice presenza nello stesso continuum dei due mostri sacri che danno il nome al titolo.

Menzione al merito spetta all'unico vero elemento trash del film. Il potente Coccodrillo smaccatamente finto, indiscusso protagonista dell'unica scena che voleva essere carica di tensione della pellicola: non ne abbiamo visto la fine (primo piano sui muscoli di Maciste e sul masso in vero polistirolo tra le sue braccia) ma siamo certi che sia in un posto migliore ora...

In definitiva, si tratta di un buon esempio di peplum/B-movie: annoierà a morte se non amate i peplum, ma se riuscite a superare lo scoglio di un cinema non più attuale è un film che vale assolutamente la pena di vedere!
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:



Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Film belloccio nonostante il titolo scateni ilarità, zorro e maciste hanno poche occasioni di scontrarsi in combattimenti veri e propri, nei quali tra l'altro gli attori lottano in maniera molto finta e ridicola [...] Per quanto la storia del film sia molto fantasiosa e alla fin fine piacevole da seguire, c'è molta actione e della bella romanza, non ci sono elementi abbastanza marci da essere considerati a parte i classici effetti speciali caratteristici dell'epoca, i costumi non erano fatti male [...] Il solo fatto però che si siano impegnati a fare un film basato su una sfida tra zorro e maciste però rende questo film considerabile come marcio."
Winter

"Menzione speciale va fatta poi per la parte in cui Maciste affronta un coccodrillo (fintissimo!) in una grotta... non si sa per quale motivo ma mentre la cinepresa inquadra Maciste, il rettile gli tira una secchiata d'acqua! Alla fine del film sia Maciste che Zorro trovano la romanza, questo perché il film ci vuole comunicare un morale, ovvero: non importa quanto forti, astuti o ricchi siate... L'importante è trovar la fiha!"
Il Drugo

Serata Marcia: Lunedì 10 Gennaio 2011

Ma guarda un po', anche questo lunedì sera un gruppo di idioti si è riunito per gustarsi film potenzialmente anali.
Questa volta però invece del salotto dello Schioppo o di quel paramecio del Solfa, siamo finiti nella casa dei nonni del Daddi, che, per essere politicamente corretti, spero che il tristo mietitore se li porti via più in fretta possibile.
La dea fortuna, personificata in un mesto dado a sei facce, ha deciso che il primo film sarebbe stato con mia grande gioia uno spaghetti western, per la precisione il buon "Un uomo chiamato Apocalisse Joe" con protagonista il nostro eroe Anthony Steffen che ci aveva già deliziato con pellicole del calibro di "Shango la pistola infallibile"; "Garringo" e il grandissimo "Django il bastardo" grazie al quale ho ancora polluzioni notturne.

Il secondo film invece è stato acclamato a gran voce: "Zorro contro Maciste" con Alan Steel che ci ha deliziato con un'ambientazione tra la giungla e i tre moschettieri dove l'eroe mascherato e quello muscoloso prima si combattono e poi si alleano contro il comune nemico: Moira Orfei. Discrete lacrime.

Film Visionati: Un uomo chiamato Apocalisse Joe e Zorro contro Maciste


Un uomo chiamato Apocalisse Joe


Zorro contro Maciste

[News] Recensione di Apocalisse a Frogtown

Dieci anni sono trascorsi da quando, alla fine del XX secolo, il Big One, una guerra nucleare e batteriologica ha decimato l'umanità. Radiazioni e virus hanno provocato effetti devastanti, rendendo sterili la maggior parte degli uomini e dando vita ad una orrida razza di umanoidi mutanti, ibridi di rane. In questo scenario si muove Sam Hellman, soprannominato "Hell", uno dei rarissimi maschi ancora fertili, che dispensa allegramente la sua virilità tra la popolazione femminile superstite. Per sfuggire al capitano Devlin che non ha gradito di vedere la propria figlia aggiungersi alla lunga lista delle sue "vittime", Hell non ha altra scelta che arruolarsi nella Medtech, organismo creato dal governo per il ripopolamento della specie umana. La Medtech gli affianca Spangle, una infermiera-sorvegliante, e Centinella, soldatessa dalla mitragliatrice facile, e gli affida l'incarico di salvare un gruppo di giovani donne fertili che il Comandante Toty, capo dei "Greeners", come vengono chiamati gli esseri-rana, ha fatto rapire e tiene prigioniere nella città di Frogtown.

Questo film lo vedemmo ormai un annetto fa, e ci colpì profondamente. In particolare, ridemmo come idioti per la sua intera durata. Tanto tempo è passato ma la voglia di scrivere qualcosa su questo bizzarro pezzo di cinematografia postapocalittica ottantiana è rimasto. E allora, eccoci qua a parlare finalmente di Sam Hellman, l'uomo che non spara a salve!

Apocalisse A Frogtown

Titolo Originale: Hell Comes to Frogtown

Regista: R.J. Kizer

Genere: Fantascienza

Produzione: USA 1988

Durata: 88'

Cast: Roddy Piper, Sandahl Bergman, Julius LeFlore, William Smith, Lee Garlington, Cec Verrell

Trama: Dieci anni sono trascorsi da quando, alla fine del XX secolo, il Big One, una guerra nucleare e batteriologica ha decimato l'umanità. Radiazioni e virus hanno provocato effetti devastanti, rendendo sterili la maggior parte degli uomini e dando vita ad una orrida razza di umanoidi mutanti, ibridi di rane. In questo scenario si muove Sam Hellman, soprannominato "Hell", uno dei rarissimi maschi ancora fertili, che dispensa allegramente la sua virilità tra la popolazione femminile superstite. Per sfuggire al capitano Devlin che non ha gradito di vedere la propria figlia aggiungersi alla lunga lista delle sue "vittime", Hell non ha altra scelta che arruolarsi nella Medtech, organismo creato dal governo per il ripopolamento della specie umana. La Medtech gli affianca Spangle, una infermiera-sorvegliante, e Centinella, soldatessa dalla mitragliatrice facile, e gli affida l'incarico di salvare un gruppo di giovani donne fertili che il Comandante Toty, capo dei "Greeners", come vengono chiamati gli esseri-rana, ha fatto rapire e tiene prigioniere nella città di Frogtown.

Opinione del Club: Che dire? Un film senza dubbio notevole. Le prime scene ci hano subito delineato un'ambientazione postapocalittica che potremmo definire "classica" a essere buoni (o "già vista" a non volerlo essere) ovvero la solita landa desertificata dal solito conflitto nucleare mondiale. Come al solito, ogni città del mondo assomiglia ora a una raffineria abbandonata. Di questo non viene data spiegazione alcuna, ma oserei dire che saremmo stati sorpresi dal contrario.

Il centro della trama è che in questo mondo poche donne e ancora meno uomini sono rimasti fertili: e così un gruppo, la MedTech, che si occupa direttamente del ripopolamento del globo terrestre, ha un peso straordinario. E così Sam Hell, precedentemente prigioniero, uno dei pochissimi uomini fertili, viene prelevato, arruolato forzatamente e mandato a liberare e fecondare cinque donne fertili prigioniere del capo dei greeners, bizzarri mutanti uomini-rospo (i mutanti in un film del genere non potevano mancare). Come di preciso la MedTech sapesse che le donne in questione fossero fertili non viene mai spiegato, ma non andiamo a cercare il pelo nell'uovo.

Sam allora, in compagnia di due dipendenti della MedTech, la dottoressa Spangle e la guardia del corpo Centinella, forzato a indossare una bizzarra cintura di castità (per impedire che sprecasse il suo prezioso seme) si lancia nella città-fortezza del Re dei Rospi, Frogtown, e si appresta a liberare le gentili donzelle. nel frattempo ci vengono scaricati addosso virtualmente tutti i cliché da postapocalittico.

Onestamente la trama è abbastanza becera da bastare a strappare più di una risata: e infatti puntualmente dieci minuti dopo l'inizio del film nel salotto di Sade si sentiva un tifo da stadio per Sam Hellman, l'uomo che "non spara a salve".

Nel comparto tecnico, nulla da segnalare: la recitazione, la fotografia e il montaggio sono nella media, e i costumi delle rane sono stranamente molto meglio realizzati di quello che ci aspettavamo. Il protagonista, va detto, non è certo un adone: la faccia deturpata dai postumi di un violento acne giovanile, la pancia prominente, le braccia grosse come braccia molto grosse (un retaggio del passato di Piper come wrestler). Ma si capisce fin da subito che il suo millantato successo col genti sesso era paradossalmente più dovuto alla scia di bimbi che si lasciava dietro che non alla sua bellezza.

L'attrattiva principale del film è comunque data dagli innumerevoli attimi di marciume che si susseguono per l'intera durata del film: dopotutto l'argomento si presta. Momenti di particolare intensità sono quello in cui Sam viene insidiato persino da una prostituta greener e soprattutto la notevolissima "danza dei tre serpenti" nella quale Spangle si trova costretta a cimentarsi di fronte al capo dei rospi; al termine della danza suddetta, il capo dichiara alla dottressa che lei avrebbe "risvegliato i tre serpenti" e tre sagome serpiformi cominciano a dimenarsi tra le sue gambe, mascherate dal largo abbigliamento. Altre scene di simile epicità si susseguono senza pietà, cosicché lo spettatore non ha il tempo di annoiarsi per la (molto breve) durata del film.


In definitiva la pellicola è più che godibile, insomma. Qualitativamente dignitoso e marciamente sodisfacente, il film non annoia e dona allo spettatore bei momenti di ilarità. Certo, tutto tende a tingersi dei toni del grottesco ma per un amante del marcio il film ha certo le sue attrattive!
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Le premesse sono promettenti: futuro post-apocalittico dominato dalle donne, pochi uomini rimasti e donne assetate di fallo, mutanti rana antropomorfi... e soprattutto Sam Hellman uno degli ultimi maschi fertili rimasti, brutto e un po' panzone, ma con un gran carisma e la missione, data dal governo, di portarsi a letto e fecondare tante donne. Sicuramente è un film da vedere, c'è actione, velocità, romanza e anche sexo bizarro visto che proprio tutte cercheranno il fallo di Sam Hellman, dalle soldatesse alle donne rospo. La pecca è che non si eccelle in nessuno di questi aspetti, si accenna un po' di tutto, ci sono battute e situazione abbastanza simpatiche ma alla fine non accade niente di veramente memorabile o epico.. peccato."
Il Drugo

"Il protagonista proprio non si poteva guardare. Mi chiedo come abbiano potuto delle donne sbavarci dietro così tanto [...] Il ranocchio che diceva all'infermiera sclerotica bionda «Tu hai risvegliato i tre serpenti!» era paragonabile a dio XD"
Womanimal

Serata Marcia: Lunedì 3 gennaio 2011

Primo lunedì dell'anno! E come tutti i lunedì, ci si riunisce in un salotto, in questo caso quello del Solfa che sempre più spesso ci ha ospitato utlimamente, e ci si mette a guardare film di merda. Le novità della serata sono state due, nessuna delle quali, con mia grande disperazione, proveniente dal nuovissimo set di peplum che il CapitAno aveva aggiunto in serata alla marcia videoteca, contenente titoli di assoluto livello come "Maciste contro Zorro". Il dado ci ha assistito in entrambe le scelte

La prima visione è stata un film abbastanza discreto, "Autostop Rosso Sangue", con il nostro amato Franco Nero e quel David Hess che aveva interpretato Krug ne "L'ultima Casa a Sinistra". Anche qui Hess ha un ruolo simile, quello di un pazzo criminale, e anche qui è doppiato nientepopodimeno che da Ferruccio Amendola. Il film nonostante un paio di uscite leggermente prive di senso e un po' una mancanza di decisione nel concludersi, non era male, spesso molto carico di tensione.

Il secondo era invece "The Cutter" un film con Chuck Norris, qui nel ruolo di un investigatore privato sulle tracce di un anziano tagliatore di diamanti rapito da dei trafficanti. Non granché, dobbiamo dire, anche perché in diversi punti si vede il vecchio Chuck (e la pellicola è abbastanza recente da dire che Chuck in essa è effettivamente vecchio) che viene sconfitto a cazzotti da dei cattivi... Come è possibile?

Finita la serata siamo usciti in strada e abbiamo notato che faceva veramente freddo.
FIlm Visionati: Autostop Rosso Sangue e The Cutter

Autostop Rosso Sangue
Il fatto che di questo film (italiano) YouTube abbia solo il trailer in inglese mi stupisce profondamente


The Cutter

[News] Il 2010 è morto, lunga vita al 2010

Siamo ormai giunti al nuovo anno. Auguri di buon 2011 a tutti i nostri lettori!

A questo punto i siti seri si guardano indietro e vedono cosa è successo durante lo scorso anno. Beh, praticamente lo scorso questo sito neanche esisteva ma il club era già ruggente! Il 2010 è stato un buon anno per noi: abbiamo avuto spesso persone esterne presenti alla visione, anche se poi non siamo mai riusciti a trattenerle per più di una volta o due. E soprattutto, scrivendo "club del marcio" su Google il primo risultato trovato siamo noi, e non più un fan club di Riccardo Scamarcio.

Nulla da dire se non: continuate a seguirci anche l'anno prossimo! Stay tuned!