Titolo originale: El Mascarado Massacre
Regia: Jesse Baget
Genere: Horror
Produzione: USA 2006
Durata: 75'
Cast: Rey Misterio, Leyla Milani, Jeremy Radin, Adam Huss, Margaret Scarborough, Zack Bennett, Catherine Wreford, Irwin Keyes
Trama: Mentre un gruppo di giovani guidano un furgone attraverso il deserto messicano per trovare la perfetta location per girare un film porno low-budget, s'imbattono in una sperduta e abbandonata stazione di servizio dove vi abita un vecchio. L'uomo da al gruppo le indicazioni per raggiungere l'autostrada, ma gli ammonisce dal passare per la città fantasma Sangre de Dios. Infatti il luogo è legato alla leggenda del miglio wrestler messicano, El Mascarado, che divenne pazzo ed iniziò ad uccidere i suoi avversari sul ring, così venne detenuto in questa città. Il regista Alphonse però è entusiasta, oltrepassa i cancelli di La Sangre de Dios ed inizia le riprese nel bar locale abbandonato. Ben presto il gruppo scoprirà che le leggende messicane qualche volta sono vere...
Opinione del Club: Wrestlemaniac è un buon esempio di ciò che un film slasher dovrebbe essere: senza troppe pretese, scorre velocemente ed alterna fasi di accettabile tensione a sprazzi di violenza, per la maggior parte insensata.
La visione è risultata godibile, e per la prima volta dopo tanto tempo non ci sono state voci discordanti nel coro dei membri del Club che hanno apprezzato indistintamente questa pellicola, semplice e brutale.
Il film comincia presentandoci i protagonisti: stipati su un camioncino che grida alla demolizione abbiamo un bizzarro gruppo di ninfomani, il regista bello e dannato, il ciccione buontempone e profondamente nerd ed il tizio smilzo e cannato che in questo genere di pellicole non può mancare.
Cosa può fare questa eterogenea combriccola se non fermarsi - causa malaugurato incidente - nella cittadina fantasma infestata da una oscura presenza? Possono loro tirare a diritto? Possono andare altrove a girare il loro filmino porno?
Ovviamente no, e noi non possiamo che incolpare loro per la stupidità che li condurrà (chissà come mai) ad una serie di morti orribili e variegate. Pur sapendo della leggenda del Wrestler pazzo ed invincibile famoso per squartare chiunque gli capiti sotto mano, i tizi si fiondano allegri e noncuranti verso una morte dolorosa e evitabile.
Proprio vero, la mamma degli idioti è sempre in cinta.
Grazie mille, a nome del Club del Marcio. Senza di voi la cinematografia trash avrebbe meno senso.
Diciamocelo, la trama si risolve ad essere un lungo, ma neanche poi tanto massacro unilatrale.
Rey Mysterio - almeno così si viene a sapere dai titoli di coda- svolge egregiamente la sua parte di tizio grande, grosso, sporco e che picchia: panzuto quanto basta veniamo a sapere che è un incrocio tra una leggenda del Wrestling messicano ed un bizzarro esperimento dello stesso governo allo scopo di ottenere il lottatore definitivo per il sollazzo dell'allora presidente.
Lobotomizzato cinquantasette (!!) volte, c'è da chiedersi cosa gli sia rimasto nel cervello ma al termine della visione ogni dubbio ci viene fugato. Effettivamente tutto quel che sa fare è ringhiare, picchiare e strappare facce: sembra che ciò gli riesca benissimo visto che questo trattamento lo riserva a tutti senza distinzione di sesso.
Un'ora poco più è un tempo sufficiente per apprezzare questa breve ma intensa pellicola, e fortunatamente per noi poco per annoiarsi. La trama è scorsa dall'inizio alla fine senza momenti di stanca e i momenti più splatter sono risultati alternati a trovate non proprio geniali e che hanno provocato risate e sollazzo a noi fortunati spettatori: volendone citare una tra tutte, il personaggio appena appena sovrappeso e unico conoscitore della leggenda di "El Masquerado" trovandosi senza via di uscita cosa fa?
Naturalmente lo sfida ad uno scontro leale mettendo in gioco il suo onore, conscio del fatto che se la maschera del Wrestler gli verrà strappata, questi perderà ogni ragione di vita.
Esito prevedibile, essendo il suddetto cameraman di poco sopra al plancton nella catena alimentare.
Verrà massacrato ignominiosamente, e a noi non sarà neppure dato di vedere in che modo dal momento che la visuale verrà spostata dall'interno della stanza al corridoio subito fuori con una bella porta sprangata.
Epico momento di silenzio seguito da sonora risata, e non avrebbe potuto essere altrimenti.
Finalmente, dopo tanto tempo ci siamo trovati a commentare come l'oretta di film fosse letteralmente volata.
Peccato solo che non vi sia un sequel... Per ora.
<Felio>
Voto del Club: |
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Qualità Cinematografica: |
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Livello di Marciume: |
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Hanno detto:
"Perché si è chiusa la porta?"
"Perché Dio quando apre la porta, chiude un portone!"
Sagace scambio di opinioni tra
CapitAno e
BlackLotus