B-Movies e Cinema Trash


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Dunyayi Kurtaran Adam

Genere: Fantascienza

Regia: Celtin Inanc


Produzione: Turchia 1982

Durata: 91'

Cast: Cüneyt Arkin, Aytekin Akkaya, Füsun Uçar, Bilgin'in Kizi, Hüseyin Peyda, Necla Fide, Mehmet Ugur, Kadir Kök, Aydin Haberdar, Yadigar Ejder, Hikmet Tasdemir

Trama: L'umanità ha raggiunto uno sviluppatissimo livello teconologico e ormai i viaggi nello spazio sono all'ordine del giorno. Purtroppo però guerre nucleari portano alla distruzione della Terra in diversi frammenti galleggianti nello spazio, ancora abitati da esseri umani. Un potente stregone di origine millenaria, a capo di una flotta stellare, vuole impossessarsi del cervello degli umani e del segreto della sua forza di volontà in modo da poter conquistare tutti i pezzi della Terra. A sconfiggerlo vengono inviati due piloti di caccia stellari turchi, Ali e Murat. Questi dopo una strenua lotta nello spazio precipitano su di un frammento della Terra controllato dallo stregone e dove tutta la popolazione umana è tenuta in schiavitù. Quindi presto i due eroi si ritroveranno a dover combattere anche qui. Solo la leggenda di una mitica spada di bronzo, forgiata da un'antica civiltà scomparsa, potrà dare ai due turchi la forza per vincere sul male...

Opinione del Club: DKA appartiene al cosìdetto filone dei "remake" turchi degli anni '70-'80 assieme a capolavori come "korkusutz" remake di rambo e "badi l'alieno" remake di ET. In quel periodo la Turchia era colpita da una grave instabilità politica che portò a ben 3 colpi di stato militari e ad una progressiva chiusura del paese, che ridusse per l'appunto la possibilità di ottenere pellicole straniere; la nascente industria cinematografica povera di mezzi e di esperienza colse la palla al balzo iniziando a sfornare versioni turche dei blockbusters del periodo, ovviamente senza acquisire alcun diritto e già che c'erano saccheggiando parti di pellicola delle poche copie che giungevano nel paese.

DKA si è dimostrato un film estremo, che ha messo a dura prova il club lasciandolo profondamente diviso. Se da una parte alcuni lo hanno ritenuto un film qualitativamente orribile ma dotato di un'enorme carica trash, altri lo hanno ritenuto certamente orribile, si sono dichiarati incerti se concedergli o meno lo status di "film" e soprattutto si sono rifiutati di riconoscere alla pellicola un qualsiasi tipo di nota positiva.


Partiamo dai punti su cui eravamo tutti d'accordo. Parlare di "Qualità Cinematografica" in una qualsiasi sua forma riguardo a questa pellicola è probabilmente un errore. Volendo osservare le pecche del film punto per punto si osserva che

1) La trama è risibile. La maggior parte degli spunti sono implausbili, e in generale i "colpi di scena" che caratterizzano la pellicola sembrano la cosa che viene fuori quando dei bambini giocano e uno fa "mi sto annoiando, facciamo invece che..." e tira fuori qualcosa di assurdo. In generale, considererò l'idea di mandare per mail al regista qualcuno dei temi di mio fratello delle elementari, sicuramente sono frutto di una scrittura più avanzata.
2) I personaggi sono mosci. Il protagonista, vestito con una camicia recante in bella mostra un simbolo che ricordava quello della Shell petroli, ci ha triturato i coglioni con un buonismo terribile e soprattutto nessuno spunto originale. Si vedeva che l'obiettivo era quello di creare un uomo carismatico. Obiettivo fallito.
3) Le locazioni erano... beh, erano due. Una era un cinema in cui proiettavano Star wars (usato per esempio per le scene sui caccia), e l'altra una distesa di sassi di polistirolo beige. Per compensare sono state usate ogni tre per due scene tratte da altri film, di solito della vecchia trilogia di Star Wars, spesso fuori luogo cosicché ci siamo trovati spesso a decifrare complicate allusioni (per esempio, i voli radenti sulla superficie della morte nera in realtà vorrebbero essere riprese aeree di una città).
4) La qualità dell'immagine era autopunitiva, probabilmente il film era girato con una telecamera amatoriale del '75. Ho visto qualità migliori in dei filmati girati con un cellulare. Cazzo, ogni poco si vedevano le righine dei difetti della pellicola.
6)Il montaggio era effettuato probabilmente con un machete. A volte la scena cambia senza motivo e altre assurdità simili.
7) I costumi erano una strage al pudore. Giganteschi pelouches rossi o neri partivano all'attacco affiancati da mummie bendate nella carta igienica e "scheletri" che in realtà eran tizi (spesso obesi) in calzamaglia nera con dei pezzi di plastica bianca attaccati sul petto a simulare una gabbia toracica. Come già accennato, il protagonista per la seconda parte del film indossava una camica azzurra della Shell. L'antico stregone (che abbiamo poi scoperto essere un potente sciamano maya che aveva ottenuto l'immortalità) indossava un elmo di cartone e uno strano mantello di velluto finto e aveva una barba che stava alla guardabilità come noi stiamo al profumo. Il suo robot personale era un uomo con una tuta grigia e una scatola di cartone con sopra dipinte delle luci di vario colore infilata sulla testa. Le statue animate erano palesemente individui con qualcosa di dorato infilato addosso. Il film ci ha deliziato con "spade di bronzo" che erano fatte di cartone rubato dalle scatole buttate via dalla coop di Ankara e massi di polistirolo espanso dipinti con astio verso l'arte cinematografica. Insomma, facevano veramente male agli occhi.
8) La colonna sonora non era male: per forza, era presa da altri film! se uno ascolta con attenzione (o anche senza, in realtà) può riconoscere molto spesso brani dalla colonna sonora di vari film di Indiana Jones, tra cui il celeberrimo tema (ta-tatata, ta-tata...) riciclato come tema del protagonista.
9) Gli effetti speciali... beh, gli effetti speciali non esistevano. Per mostrare i fenomenali poteri cosmici dell'antico stregone, si usavano di solito strani fumogeni rossi oppure fantastiche spirali gialle che occupavano lo schermo per un secondo, per poi rivelare gli effetti: per esempio, si vede una cannuccia in cui scorre del sangue (probabilmente marmellata diluita) verso la bocca dello stregone, inquadrano la vittima, poi la spirale e una mummia igienica compare al posto dell'attore precedente. Come già detto, le scene di combattimenti spaziali sono prese da Star Wars con un (dis)abile copiaincolla, in senso letterale visto che probabilmente l'operazione è stata effettuata tagliando e riattaccando pezzi di nastro di videocassetta.

Come potete intuire, nessun neofita sarebbe mai potuto arrivare alla fine del film, e anche molti di noi scafati marciofili ne siamo stati messi a dura prova. La trama sconclusionata, il montaggio criminoso e probabilmente anche dei sottotitoli di dubbia qualità hanno reso il film molto difficile da seguire, impedendo alla maggior parte del club di goderne. Chi c'è riuscito, però (due persone) ha dichiarato che il film possiede un enorme trash-valore. Ogni scena, ogni dialogo, ogni attimo di questo film possedeva qualcosa di assurdo e profondamente "Serie B"! La penosità di tutti gli aspetti elencati prima rende il film scarso ma veramente marcio; tuttavia è un marciume veramente difficile da apprezzare, perché seguire il film è una vera impresa.

In definitiva una pellicola che possiamo consigliare, ma chiunque vi si accosti ricordi che, per godere del marciume del film, sarà obbligato a farsi del male alle cornee.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:



Hanno detto:
"Come Cipolla Colt, questo film suscita o incredibile disgusto oppure incredibile ammirazione. Nel mio caso ha solo indotto una grande orgia di merda dentro e fuori di me, assolutamente un'inculata con rincorsa."
Capitan Ano

"Il film incarna in pieno il concetto di B-movie [...]: non un solo aspetto tecnico si salva (penosi), nè la sceneggiatura (incomprensibile), nè la regia (confusionaria) nè l'interpretazione (è come sparare sulla croce rossa), persino il materiale pirata è montato talmente male da peggiorare notevolmente il risulatato complessivo; insomma una bruttezza talmente pura e cristallina da esaltarsi a modello (perlomeno di come NON si fa un film), pietra di paragone per qualunque lungometraggio non amatoriale."
Magneto

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