Genere: Post-apocalittico
Produzione: Italia/USA 1986
Durata: 79'
Cast: Norris Culf, Nadine Hartstein, J. Buzz Von Ornsteiner, Jennifer Delora, Andrew Howarth, Angelika Jager, Michael Downend, Rick Gianasi, George Grey, Nicholas Reiner, Michael Azzolina, John Blaylock, Michael Zezima, Edward R. Mallia, Amy Brentano
Trama: Neo (Neil nella versione italiana mal doppiata), un ribelle proveniente dalle terre devastate dalle guerre atomiche, giunge ad una fabbrica dove schiavi umani lavorano per dare energia alla sinistra Centrale del Potere del malvagio Dark One (Dog One nella versione italiana mal doppiata). Là incontra un imbranato robot ladro ed una ragazza che lo convince ad aiutarla nel salvare suo padre scienziato, il quale ha inventato un dispositivo per eliminare il controllo di Dark One sugli schiavi. Riunendo una copagnia eterogenea durante il viaggio, Neo e i compagni raggiungono la Centrale del Potere per affrontare i malvagi servitori di Dark One...
Opinione del Club: Come si può finire in possesso di un'opera di tale bruttezza? E' veramente difficile trovare un film del genere anche per sbaglio, e infatti in puro stile del Club non c'è stato alcun errore, volevamo vedere questo film e lo abbiamo visto... soffrendo!
Ebbene sì, Robot Holocaust è orrendo, recitato male e veramente lento a tratti che sembra una farsa.
La trama di per se non sarebbe neanche da buttare: si parla di futuro post-apocalittico, di robot malvagi che vogliono assoggettare l'umanità e di umani rebelli che ovviamente non ci stanno. Una trama comune a diversi film di fantascienza che se gestita bene e con i giusti mezzi può condurre a capolavori come The Matrix. Addirittura il protagonista di Robot Holocaust si chiama Neo (nella versione originale, purtroppo nella versione doppiata in italiano molti nomi sono stati storpiati senza un senso) e qui viene da chiedersi se i Fratelli Wachowski si siano effettivamente ispirati a questo film per dare vita alla loro opera principale. Secondo voi?
Non illudiamoci però, con Matrix questo film non ha niente a che fare. Già per il fatto che Robot Holocaust è estremamente amatoriale a partire dagli attori le cui doti recitative sono una più scabrosa dell'altra. Addirittura un beone capellone con i mutandoni di pelliccia non viene mai fatto parlare con la scusa che delle amazoni gli hanno tagliato la lingua prima di usarlo per i loro scopi riproduttivi. Probabilmente il tizio doveva recitare così male che si sono inventati questa scusa.
L'eroe protagonista è totalmente inespressivo e nonostante le sue abilità telepatiche lo si dimentica abbastanza presto dopo i titoli di coda. Un personaggio che rimane impresso invece è la guardiana sadomaso del malvagio Dark One, non tanto per le sue doti recitative anche qui sotto il minimo della decenza, ma per i suoi completi da dominatrix che cambiano in ogni scena e che non hanno nessuna utilità se non quella di catturare l'attenzione del pubblico maschile.
I robot sono interpretati da degli attori con indosso un costume ed oltre ad essere estremamente pacchiani sono anche irritanti. Soprattutto il robot "buono" che accompagna il protagonista è uno degli esseri cibernetici più idioti che siano mai apparsi in un film. Come non citare la scena in cui tale robot dopo aver disattivato un cancello elettrificato usando se stesso come resistenza, per un buon numero di minuti gira in tondo gridando: "Non posso fare niente sono impazzito! Sono solo un robot, sono impazzito!"
Le location in cui è stato girato il film sono ben poche. Un giardinetto pubblico che dovrebbe rappresentare la foresta delle amazoni cacciatrici di uomini, una cava in cui risiedono improbabili mutanti vestiti di cenci, un capannone industriale ed uno scantinato per le caldaie che dovrebbero rappresentare la "terrificante" Centrale di Potere dove risiede Dark One con tutti i suoi sottoposti robotici.
Il bello del marciume viene comunque con gli effetti speciali. Costumi di gomma piuma per i robot, personaggi vestiti con finte pellicce per sembrare selvaggi, scintille ed esplosioni fatte con petardi e fontane di capodanno. Il culmine lo si raggiunge quando i protagonisti devono superare una caverna infestata da terribili creature: gli striscianti! Ovvero vermoni voraci che escono da dei fori nelle pareti, fatti palesemente con guanti di gomma e mossi da braccia e mani di persone nascoste dietro al muro. Oppure con l'imbattibile Bestia della Centrale di Potere: un braccio peloso sostenuto da un scopettone che appare da dietro una parete!
Il brutto del marciume è invece rappresentato dal fatto che il film è estramemente lento in ogni cosa che accade. Al regista piace dilungarsi su ogni cosa più inutile, da dialoghi senza senso a scene noiose come quella in cui il beone capellone citato sopra rimane intrappolato in dei fili collegati ad una bomba. Inizia così una lunga spiegazione del protagonista, passo dopo passo, su come disinnescare un esplosivo precedente "all'Era del Deserto", tanto lunga che ad un certo punto alcuni membri del Club hanno iniziato a bestemmiare e ad incitare il beone a darsi una mossa.
Anche i combattimenti non sono da meno, con fendenti di spada quasi al rallentatore, con mosse ridicole e robot che fanno goffe piroette, con il protagonista che messo alle strette cerca invano di strangolare il capo delle guardie robot, perché in effetti, come ha fatto notare Capitan Ano, come diavolo si fa a strangolare un robot? Sarebbe come cercare di strangolare un termosifone!
Per concludere si può decretare che Robot Holocaust ha un'alta carica di marciume, e questo di per se non sarebbe un male. Il problema è che il marciume è della peggior specie ed stato è assortito nel peggiore dei modi, creando uno dei film più duri da sopportare che siano mai capitati al Club. E' lento, tedioso, i dialoghi sono artificiosi e la sceneggiatura risulta totalmente sconclusionata.
Pochi ce la possono fare ad arrivare fino alla conclusione del film. Noi ormai veterani del trash abbiamo compiuto quest'impresa ma a caro prezzo. Siete avvertiti.
<Il Drugo>
Voto del Club: | |
Qualità Cinematografica: | |
Livello di Marciume: |
Hanno Detto:
Raramente ho espresso tanta indignazione nel vedere un film, nemmeno Alex l'Ariete aveva mosso tale turbine di emozioni in me dio merda, solo giusto una volta il Toscocina ci è riuscito.
Una storia indecente, personaggi indecenti, un film indecente. Capitan Ano
2 commenti:
Hai scritto "invando" invece che "invano" nel terzultimo capoverso, correggi te che se provo a correggerlo io blogger mi inveisce contro adducendo come patetica scusa errori di codice html.
A parte questo devo dire una notevole recensione, non vedevo l'ora di leggerla visto che questo film era colpa mia e ho finalmente la conferma di ciò che sospettavo da tempo, ovvero che il film era una merda.
Corretto!
Sì questo film era proprio una merda, però una degna prova per ogni appassionato di cinema trash
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