B-Movies e Cinema Trash


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DeathStalker 2 - Duel of the Titans


Regia: Jim Wynorski

Genere: Sword & Sorcery

Produzione: USA/Argentina 1987

Durata: 85'

Cast: John Terlesky, Monique Gabrielle, John Lazar, Toni Naples, Maria Socas, Marcos Woinsky, Dee Booher (as Queen Kong), Jacques Arndt, Carina Davi, Jim Wynorski, Douglas Mortimer, Maria Luisa Carnivani, Leo Nichols, Frank Sisty, Red Sands, Dan Savio, William Feldman, Nick Sardansky

Trama: Il famoso eroe Deathstalker salva la veggente Reena dalle prepotenze di alcune guardie e lei cerca di convincerlo ad aiutarla in un'importante missione: salvare la principessa Evie del regno di Jzafir deposta con l'uso di un clone impostore dal malvagio mago/spadaccino Jerak. Deathstalker e Reena viaggiano così insieme fino al castello del malvagio stregone affrontando numerosi nemici e pericoli lungo il cammino...

Opinione del Club: DeathStalker torna alla carica in un film che ha poco a che vedere con il suo predecessore. A distanza di un film  e di quattro anni sono cambiati il regista, l'attore protagonista e soprattutto l'atmosfera generale del film, che acquista venature comico-demenziali che tutto sommato ci hanno abbastanza deliziato.

Sin dall'inizio (i titoli di testa si aprono con una delle acerrime nemiche di DeathStalker che, dopo che l'eroe le è sfuggito, proclama "I shall have my revenge... and DeathStalker too!" in un commovente gioco di parole col titolo del film, DeathStalker Two) il film dimostra di non prendersi troppo sul serio e proprio grazie a questo è in genere molto più godibile del primo, che volendo ricreare atmosfere più epicheggianti riesce solo ad essere più scialbo. Per adattarsi a questa diversa atmosfera, il personaggio di DeathStalker è stato completamente rimodellato, a partire dall'attore che lo interpreta: non più il nobile barbaro, ma un avventuriero che si fregia del titolo di "principe dei ladri" e si dimostra più astuto che nobile; non più interpretato da un massiccio culturista, ma da un attore dal fisico molto meno massiccio ma più agile.

Il film non annoia mai ed è (come il primo) pieno di sboldre seminude. Il suo più grande punto debole è forse la trama, non tanto per la sua fragilità quanto perché è incredibilmente semplice (come nella maggior parte dei film di questo genere peraltro) e quindi per annacquare il minutaggio vengono usate scene che, per quanto vagamente pertinenti, sembrano incollate in maniera piuttosto forzosa. In particolare questo avviene durante il viaggio che porta DeathStalker dal villaggio in cui conosce Reena fino al castello di Jerak, in cui alcune sequenze sembrano in effetti piuttosto posticce. Come anche nel primo film, inoltre, la trama si rivela debole "a monte" ovvero le motivazioni che convincono DeathStalker ad accompagnare la veggente all'inizio del film latitano un po'. Molte delle scene posticce sono però gradevoli tipo quella, che ci ha portato immensamente gioia, nella quale i due avventurieri vengono assaliti da un orda di zombie dopo essere entrati in una minuscola cripta in mezzo a un cimitero in mezzo al nulla, oppure quella dei cinque bizzarri assassini, per non parlare della bellissima scena di wrestling nell'accampamento delle amazzoni tra DeathStalker e un'enorme donna di nome "Gorgo".

Lo sforzo di riuscire a produrre un film di una lunghezza decente con un budget che doveva essere minimo (questo è evidente se si guardano i costumi, che sono piuttosto inferiori qualitativamente a quelli del primo film) culmina poi nel fatto che in diversi punti ci sono scene che sono state tagliate e incollate direttamente dal primo film! Alcune erano d'obbligo (tipo l'omino che gira che accapa nei festeggiamenti finali), altre ci hanno comunque dato gioia (come la replica dello stuprodromo, che compare abbastanza a caso a metà film), di altre non abbiamo ben capito il senso (a un certo punto abbiamo trovato una scena, anche quella copioincollata, in cui dei tizi a cavallo trascinavano dietro di sé un tale galoppando le foresta, facendolo poi schiantare col cranio contro un tronco... Solo che non c'entrava nulla con quello che stava accadendo prima e dopo).

Va detto che dal punto di vista recitativo le cose non vanno meglio, anzi l'attrice che interpretava Reena era una vera cagna in fatto di recitazione e il livello generale era  un po' sopra ma non poi di molto. Nonostante queste pecche tecniche, però, il film ha i giusti tempi narrativi e i giusti tempi comici, e riesce a divertire e intrattenere senza annoiare, complice anche un livello di marciume bello tosto.

Già il dettaglio delle scene copioincollate dal prequel avrebbe dovuto far suonare nel cervello il marcioallarme. In effetti il film ci ha regalato diversi bei momenti da questo punto di vista, vuoi per i costumi spesso ridicoli, vuoi per gli effetti speciali analogici e realizzati con l'assenza di qualsiasi tipo di cura, vuoi per l'incapacità recitativa del cast in generale e della Gabrielle in particolare (per rigirare il coltello nella piaga hanno permesso all'attrice che interpreta Reena, Monique Gabrielle appunto, di avere DUE ruoli nel film, visto che interpreta anche la principessa Evie), vuoi per l'apparizione degli zombie un po' a caso, vuoi per tutta una serie di dettagli volutamente demenziali che il regista regala via via che il film si snoda.

Insomma in definitva un film non scevro da difetti, ma più che godibile, ragionevolmente marcio e peraltro molto corto. Il Club consiglia vivamente questa pellicola a chiunque voglia passare un'ora e venti divertendosi senza pensare a nulla se non occasionalmente "tette".
<The RedMage>






Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno Detto:
"Questo film mi è piaciuto moltissimo, il protagonista si prendeva molto poco sul serio ed era giusto che fosse così, la battuta iniziale della milfona 'DeathStalker too' era geniale e la cagna era veramente terribile come recitava ma in fondo come principessa sul pisello gallinacea si poteva sopportare. [...] Ode allo stupratoio, pollice alto per le carrettate di fiche e ci sono pure gli zombi!"
Capitan Ano

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