L'agente Mason Storm,
integerrimo poliziotto e premuroso padre di famiglia, riesce una sera a
procurarsi la registrazione di un colloquio tra alcuni poliziotti
corrotti, un pericoloso boss della mafia e il senatore Vernon Trent.
Tornato alla sua abitazione nasconde il nastro compromettente e si
dedica al figlio e alla moglie, ma poco dopo un gruppo di assassini al
soldo di Trent, irrompe e inizia a fare fuoco uccidendo sua moglie.
Viene data la notizia che Storm è morto, mentre in realtà questi è in
coma in un letto di ospedale, sotto falso nome. Sette anni più tardi, si
risveglia e subito fa conoscenza con l'infermiera Andy Stewart ma
soprattutto apprende che suo figlio Sonny è vivo. Anche chi lo voleva
morto viene a conoscenza però del suo risveglio e tenta più volte di
assassinarlo. Storm, determinato a vendicare la morte della moglie,
inizia così una guerra contro i suoi carnefici...
Dopo una settimana di pausa per i soliti impegni e incomprensioni, il club torna ruggente a proporvi la consueta recensione del giovedì, con un po' di ritardo che va però attribuito alla differenza di fuso orario che ancora mi affligge. Stavolta è il CapitAno a scrivere, e come spesso accade, si narrano le gesta del prode Steven Seagal, stavolta giovane e particolarmente in forma.
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