Genere: Azione
Regia: Joseph Zito
Produzione: USA 1984
Durata: 101'
Cast: Chuck Norris, Joseph Carberry, James Hong, Lenore Kasdorf, Pierrino Mascarino, Ernie Ortega, David Tress, Willy Williams
Trama: Una speciale missione statunitense viene inviata nella Repubblica popolare del Vietnam per chiarire, una volta per tutte, la questione dei militari "dispersi in azione" (da qui il titolo "Missing in Action"), molto più credibilmente ancora tenuti in cattività. Ne fa parte Braddock, un colonnello che già ha combattuto a lungo e che è stato egli stesso prigioniero dei vietcong, quindi perfetto conoscitore della lingua e delle foreste vietnamite e testimone oculare dei campi di prigionia. Mentre gli ambasciatori portano avanti la trattativa e mentre i generali vietnamiti cercano in tutti i modi di screditare Braddock, egli decide di agire per vie più dirette...
Opinione del Club: Un film non terribile, ma a tratti noioso, che forse alcuni elementi contingenti (era tardi, le patatine erano finite, Magneto russava, nella stessa serata avevamo visto "Batman" e dopo quello non c'era in effetti molto da aggiungere) ci hanno impedito di godere appieno.
La trama, forse un po' troppo infuenzata da quella di film simili come "Rambo 2", non era comunque male, ma il film è viziato da un lavoro di sceneggiatura che per quanto riguarda la parte di Chuck Norris (il colonnello Braddock) è quasi assente: Chuck infatti parla pochissimo, dice circa quaranta parole in tutto il film, di cui una percentuale significativa (tre) in vietnamita. In compenso possiamo sicuramente accettare che il metodo di comunicazione preferito di Braddock, lo sguardo truce (in una scena in cui sta comprando un gommone, riesce a fare dimezzare di prezzo l'oggetto semplicemente guardando con astio il venditore) si adatta efficacemente all'attore.
Procedendo alla visione di questo film ci si aspettava un tripudio di combattimenti, sangue, pallottole, esplosioni e trashume conseguente; in effetti i combattimenti ci sono (in particolare nell'ultima scena sul fiume Chuck e un grassone in camicia hawaiiana fanno morti in tripla cifra in poci minuti di sparatoria) ma sono inframezzati da lunghe scene di infiltrazione o in cui ricorda i commilitoni catturati, in cui francamente cala la palpebra. Insomma, è inutile che i registi cerchino di infilare Chuck Norris in parti simil-drammatiche! Lui deve essere in combattimento dall'inizio alla fine!
Ad ogni modo, non ci si può neanche lamentare troppo: la storia fluisce forse a tratti un po' lenta, ma senza particolari buchi nella trama, e gli effetti speciali sono di discreta qualità, con esplosioni e suoni delle armi tutto sommato piuttosto buoni; il cast, poi, dal punto di vista della qualità della recitazione non sfigura, anche se l'impassibile statuarietà di Chuck tende a mettere tutti gli altri in secondo piano; quando poi la battaglia arriva, inoltre, arriva sul serio, in un tripudio di deflagrazioni continue e di soldati morti.
Anche per la sua discreta qualità tecnica (leggi: alto budget), il film non è eccessivamente marcio, ma ha comunque i suoi momenti, quasi sempre legati ai momenti in cui Chuck decide finalmente di entrare in azione: per esempio, è da ricordare la scena dell'albergo in cui esce di notte, raggiunge la camera di una delle componenti della spedizione diplomatica, esce dalla finestra, va a giustiziare un generale vietnamita, torna indietro sterminando un certo numero di soldati semplici sul proprio percorso, rientra nella camera e, quando trenta secondi dopo un ufficiale vietnamita entra nella camera della suddetta componente trova lui seminudo e lei già spogliata e stanca. Probabilmente, visto l'andazzo, Chuck l'aveva soddisfatta con lo sguardo truce. Altra scena memorabile è il combattimento finale sul fiume, di cui parlavo poco prima.
Insomma, film ampiamente sufficiente sia sul piano prettamente qualitativo, sia su quello del marciume, ma che non riesce ad andare oltre.
<The RedMage>
Regia: Joseph Zito
Produzione: USA 1984
Durata: 101'
Cast: Chuck Norris, Joseph Carberry, James Hong, Lenore Kasdorf, Pierrino Mascarino, Ernie Ortega, David Tress, Willy Williams
Trama: Una speciale missione statunitense viene inviata nella Repubblica popolare del Vietnam per chiarire, una volta per tutte, la questione dei militari "dispersi in azione" (da qui il titolo "Missing in Action"), molto più credibilmente ancora tenuti in cattività. Ne fa parte Braddock, un colonnello che già ha combattuto a lungo e che è stato egli stesso prigioniero dei vietcong, quindi perfetto conoscitore della lingua e delle foreste vietnamite e testimone oculare dei campi di prigionia. Mentre gli ambasciatori portano avanti la trattativa e mentre i generali vietnamiti cercano in tutti i modi di screditare Braddock, egli decide di agire per vie più dirette...
Opinione del Club: Un film non terribile, ma a tratti noioso, che forse alcuni elementi contingenti (era tardi, le patatine erano finite, Magneto russava, nella stessa serata avevamo visto "Batman" e dopo quello non c'era in effetti molto da aggiungere) ci hanno impedito di godere appieno.
La trama, forse un po' troppo infuenzata da quella di film simili come "Rambo 2", non era comunque male, ma il film è viziato da un lavoro di sceneggiatura che per quanto riguarda la parte di Chuck Norris (il colonnello Braddock) è quasi assente: Chuck infatti parla pochissimo, dice circa quaranta parole in tutto il film, di cui una percentuale significativa (tre) in vietnamita. In compenso possiamo sicuramente accettare che il metodo di comunicazione preferito di Braddock, lo sguardo truce (in una scena in cui sta comprando un gommone, riesce a fare dimezzare di prezzo l'oggetto semplicemente guardando con astio il venditore) si adatta efficacemente all'attore.
Procedendo alla visione di questo film ci si aspettava un tripudio di combattimenti, sangue, pallottole, esplosioni e trashume conseguente; in effetti i combattimenti ci sono (in particolare nell'ultima scena sul fiume Chuck e un grassone in camicia hawaiiana fanno morti in tripla cifra in poci minuti di sparatoria) ma sono inframezzati da lunghe scene di infiltrazione o in cui ricorda i commilitoni catturati, in cui francamente cala la palpebra. Insomma, è inutile che i registi cerchino di infilare Chuck Norris in parti simil-drammatiche! Lui deve essere in combattimento dall'inizio alla fine!
Ad ogni modo, non ci si può neanche lamentare troppo: la storia fluisce forse a tratti un po' lenta, ma senza particolari buchi nella trama, e gli effetti speciali sono di discreta qualità, con esplosioni e suoni delle armi tutto sommato piuttosto buoni; il cast, poi, dal punto di vista della qualità della recitazione non sfigura, anche se l'impassibile statuarietà di Chuck tende a mettere tutti gli altri in secondo piano; quando poi la battaglia arriva, inoltre, arriva sul serio, in un tripudio di deflagrazioni continue e di soldati morti.
Anche per la sua discreta qualità tecnica (leggi: alto budget), il film non è eccessivamente marcio, ma ha comunque i suoi momenti, quasi sempre legati ai momenti in cui Chuck decide finalmente di entrare in azione: per esempio, è da ricordare la scena dell'albergo in cui esce di notte, raggiunge la camera di una delle componenti della spedizione diplomatica, esce dalla finestra, va a giustiziare un generale vietnamita, torna indietro sterminando un certo numero di soldati semplici sul proprio percorso, rientra nella camera e, quando trenta secondi dopo un ufficiale vietnamita entra nella camera della suddetta componente trova lui seminudo e lei già spogliata e stanca. Probabilmente, visto l'andazzo, Chuck l'aveva soddisfatta con lo sguardo truce. Altra scena memorabile è il combattimento finale sul fiume, di cui parlavo poco prima.
Insomma, film ampiamente sufficiente sia sul piano prettamente qualitativo, sia su quello del marciume, ma che non riesce ad andare oltre.
<The RedMage>
Voto del Club: | |
Qualità Cinematografica: | |
Livello di Marciume: |
Hanno Detto:
"Si presupone che questa pellicola contenga più proiettili che vocaboli.[...] Egli contratta con lo sguardo, comunica con lo sguardo, eventualmente fa sesso con lo sguardo e prepara il caffè con lo sguardo. L'unica cosa che non è riuscito a fare con lo sguardo è stato dare una qualità migliore al film, anche se a ciò ha contribuito largamente la sua presenza!"
"Le scene d'azione sono ridotte e intervallate da lunghe e noiose sequenze di missioni stealth e d'infiltraggio. Certo poi l'azione è divertente, le sparatorie sono esagerate con Chuck Norris che abbatte 3 o 4 nemici con una raffica ogni volta, con un intero campo vietnamita che deflagra a ripetizione!"
Nessun commento:
Posta un commento