B-Movies e Cinema Trash


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L'Ultima Casa a Sinistra (1972)

Regia: Wes Craven

Genere: Drammatico

Produzione: USA 1972

Cast: Sandra Cassell, Lucy Grantham, David A. Hess, Fred Lincoln, Jeremie Rain, Mark Shefflers, Richard Towers, Cynthia Carr, Ada Washington, Marshall Anker, Martin Kove, Ray Edwards

Trama: Due ragazze, recatesi in un quartiere malfamato per assistere a un concerto, cercando di ottenere della marijuana finiscono nelle mani di un gruppo di brutali delinquenti. Verranno rapite e costrette a seguire la volontà dei loro carcerieri...

Opinione del Club: Cominciamo con una breve introduzione per contestualizzare il film, in modo da poter poi parlare in tutta tranquillità di quanto fosse terribile. Il regista è Wes Craven, il regista che poi avrebbe realizzato anche "Le Colline Hanno gli Occhi", "Nightmare" e "Scream". Si parla però della sua prima regia, se escludiamo quella di una pellicola pornografica (no, non sto scherzando) e di un progetto a budget bassissimo.

Il film voleva essere nelle intenzioni del regista un film di denuncia contro la droga, la violenza, il sesso, la gioventù allo sbando, probabilmente la gioventù in genere e gli dei sanno cos'altro. Bisogna ammettere che il film ha il merito di mostrare una crudezza non comune per l'epoca, ma le note positive finiscono qui.

Dal punto di vista tecnico non c'era un punto che si salvasse. Anche lasciando perdere il pietoso doppiaggio italiano (approssimativo e spesso fuori sincrono) il film mancava di coerenza anche dal punto di vista strettamente topologico (attori vanno in una direzione per poi sbucare magicamente dall'altra) e diverse scene erano girate talmente male che non si capisce letteralmente cosa sta succedendo!

In particolare il film destò scalpore all'epoca per la quantità di scene di sesso presenti, ma in noi ha destato più che altro perplessità perché capire che tali scene erano appunto "di sesso" ha richiesto in almeno un occasione un consulto generale di tutta l'audience.

Non meglio la trama. Diversi artifici sono molto forzati, alcune scene sono mal collegate al resto, spesso della loro presenza si potrebbe tranquillamente fare a meno e talvolta risultano abbondantemente grottesche (e a questo punto citerei l'assurda saga dello sceriffo appiedato, che culmina in un'assurda scena nella quale una signora di colore non vuole farlo salire sul suo camioncino pieno di uova!). I personaggi sono improbabili macchiette, ritratti troppo carichi privi di qualsiasi spessore e armati di nomi come "Krug". La recitazione e i dialoghi sembrano anch'essi malsani, anche se a formare quest'impressione potrebbe aver non poco contribuito l'orrido doppiaggio italiano.

Per fortuna il film era molto "da Club": era abbastanza poco noioso, e l'assurdità di alcune situazioni ha provocato in più di un'occasione l'esultanza del pubblico o crisi di riso quasi isterico. Una lunghissima scena girata in uno sterminato bosco, che tra l'altro aveva una singolare proprietà: per arrivare al punto dove i malvagi rapitori si sono fermati per abusare delle giovani fanciulle che avevano rapito hanno camminato per trenta secondi dalla strada, ma quando poi una delle suddette fanciulle riesce a fuggire può percorrere chilometri e chilometri, incontrare fiumi e macinare meridiani senza incontrare anima viva o incrociare una strada. Dopo aver confuso gli inseguitori con trucchetti che un neonato avrebbe probabilmente saputo aggirare, la ragazza corre per un tempo infinito finendo per essere presa dall'ultimo criminale... Che però poco prima che la ragazza si liberasse se ne era andato in direzione diametralmente opposta! Senza contare che alla fine i criminali finiscono in casa dei bigottissimi genitori di una delle due ragazze (che nel frattempo hanno fatto una brutta fine) che, resisi conto in un qualche modo (le scene incomprensibili rendono difficile capire come) di avere in casa gli assassini della figlia, per liberarsene organizzano una serie di bizzarre trappole!

In definitiva un film qualitativamente indegno, dotato di un livello di marciume discreto ma non eccelso. A tratti grottesco, si è rivelato in molte sue parti del tutto indecifrabile. Se proprio ci tenete a vederlo, il consiglio è di essere in tanti, in modo che aumentino le possibilità che ci sia qualcuno che ha capito cosa sta succedendo così da spiegarlo agli altri.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Il film è un susseguirsi di scene abbastanza ridicole e fasulle che il tutto sembra quasi una farsa. Alcune trovate sono così demenziali che viene spontaneo da chiedersi se il regista non ce le abbia messe di proposito. [...] Tante risate ovviamente, ma viene da chiedersi cosa avessero nella testa il regista e gli sceneggiatori per voler far passare come seria una roba del genere!"
Il Drugo

"Erano notevoli le descrizioni, la radio avrà detto sei o sette volte che con i rapitori c'era 'una donna dall'aspetto animalesco'!"
The RedMage 

"Bisogna contare che è il primo film di Wes Craven e che i mezzi disponibili erano quelli che erano: aveva dei lati negativi senza dubbio, a partire dalla forzatura della sceneggiatura, ma credo fortemente che l'obiettivo del mio personale amico Wes fosse di far rizzare i capelli ai benpensanti degli anni 70 e in questo ci è riuscito."
Capitano Ano

2 commenti:

Big Hands ha detto...

Capitan Ano si dissocia diametralmente da questa recensione.

The RedMage ha detto...

E siccome mi piace accondiscendere a pretese di falsa democrazia all'interno del Club mi sono premurato di aggiungere in coda anche un tuo commento.

Anche se ovviamente ho ragione io.