B-Movies e Cinema Trash


Club fiorentino per la visione e l'apprezzamento di B-movies e cinema Trash! Clicca qui per maggiori informazioni. Nuove recensioni ogni due settimane circa.

Horror in Bowery Street

Titolo Originale: Street Trash

Regia: Jim Muro

Genere: Commedia\Horror

Produzione: USA 1987

Durata: 91'

Cast: Mike Lackey, Bill Chepil, Vic Noto, Mark Sferrazza, Jane Arakawa, Nicole Potter, Pat Ryan, Clarenze Jarmon, Bernard Perlman, Miriam Zucker, M. D'Jango Krunch, James Lorinz, Morty Storm, Sam Blasco, Bruce Torbet

Trama: Nella malfamata Bowery Street di New York, il proprietario di un negozio di liquori trova in cantina delle vecchie bottiglie di superalcolico chiamato Viper. La sostanza in realtà, è in grado di sciogliere tutti gli organi interni una volta ingerita. Le prime vittime del "Viper" sono proprio i barboni alcolizzati che frequentano quel negozio e che abitano la discarica vicina. Allo stesso tempo un poliziotto che da tempo cerca di arrestare il capo dei barboni, inizia ad investigare sulle morti misteriose...

Opinione del Club: TL,DR: carino all'inizio, noioso per la maggior parte del tempo, trama troppo dispersa; ci sarebbero voluti più barboni sciolti.

Un film partito sotto i migliori auspici: sfondando per motivi ignoti ai più una parete nella sua cantina, il bizzarro proprietario di un negozio di liquori (dico bizzarro per certe sue strane abitudini, tipo quella di portare gli occhiali da sole dentro il negozio) trova uno strano liquido scioglibudella, ignaro comincia a venderlo come vino a basso prezzo e nel giro di dieci minuti già tre o quattro barboni si erano sciolti in un tripudio di broda versicolore e effetti speciali, ovviamente analogici come piacciono a noi, neanche fatti troppo male. Il regista dimostra anche una criminale inventiva, mostrandoci in questa prima fase anche un obeso che, invece che limitarsi a sciogliersi, deflagra in un'esplosione di liquidi multicolori e soprattutto un'ottima scena di un barbone che si scioglie mentre stava seduto su un gabinetto, finendo parzialmente giù per lo scarico.

Finché è stata seguito questo filone di trama, caratterizzato da queste morti molto splatter ma in contesti demenziali, un po' in stile Troma, il film si è dimostrato godibile e decentemente realizzato. Purtropo però questa strada viene abbandonata ben presto, sospettiamo per la fine dei fondi dedicati agli effetti speciali stessi.

Si entra quindi in una lunga parte centrale che rovina quanto di buono era stato fatto finora, perché è un guazzabuglio di filoni narrativi diversi che si susseguono intervallandosi, con pochi contatti tra ognuna delle singole storie e l'altra. In tutta questa parte, del misterioso scioglibudella particamente non si parla mai e del protagonista introdotto nella prima parte del film, un barbone dai capelli lunghi e dalla risposta pronta, non si parla praticamente mai. In compenso compare un fastidiosissimo poliziotto, un "duro" fallito che, mettendo bocca in diverse vicende, viene usato come scusa per passare arbitrariamente da una trama all'altra. Verso la fine del film la maggior parte di queste sottotrame viene chiusa in maniera molto raffazzonata, spesso usando come elemento risolutore il liquore "Viper", ma con trovate non sempre molto ispirate (vedi il modo arbitrario in cui termina la sottotrama del mafioso). L'unica che viene conclusa in maniera un po' più approfondita è paradossalmente l'ultima ad essere stata introdotta (che parlava dell'amore tra una ragazza che lavorava nello sfasciacarrozze dove i barboni avevano ricavato i propri alloggi e un giovane senzatetto un po' più pulito degli altri, amore però avversato da un altro clochard, un pazzo reduce del Vietnam, che cerca più volte di stuprare la donna) e quindi probabilmente la meno importante. Se non altro verso la fine si ricominciano a vedere delle persone sciolte, che per un bel po' non si erano più viste.

Questa parte, nonostante alcune trovate (come il coltello del suddetto reduce, ricavato da un vemore umano, e la goblinesca donna del reduce in questione) è, a differenza della prima, anche piuttosto povera di marciume: il caleidoscopio di frammenti narrativi rende il film non sono non facilissimo da seguire, ma anche piuttosto noioso. Il fatto che, anche prese singolarmente,molte delle sottotrame un questione non fossero terribilmente interessanti ovviamente non aiuta.

La qualità generale ovviamente poi è piuttosto scarsa, con quasi tutti i personaggi ridotti a macchiette prive di spessore e alcune scene che, quando le abbiamo viste, ci hanno fatto chiedere cosa cavolo avesse in testa il regista quando le ha girate (memorabile quella dei polli al supermercato). Alcune di queste scene contribuiscono un po' al marciume; altre invece sono solo noiose, oltre che fuori luogo.

Insomma in definitiva un'occasione mancata: un film partito bene, con spunti anche interessanti, ci sarebbe stata l'occasione di tirarne fuori un discreto splatter in stile Troma e invece no: il film devia dai binari fino ad allora costruiti e si perde nelle frustranti praterie del senza senso. Forse non la cosa peggiore che abbiamo visto nella nostra carriera di marcioamatori, ma onestamente non ce la sentiremmo di consigliare questo film... O perlomeno, non dopo la prima mezz'ora!
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Barboni esplosivi! l'unico motivo per vedere questo incomprensibile e sconclusionato abominio cinematografico."
Magneto

"Nonsense a piede libero intervallato da variopinte esplosioni, che ci hanno dato una gioia sconfinata; [...] un abominio ripieno di broda fluorescente."
Capitan Ano

1 commento:

Big Hands ha detto...

sei troppo critico maghello, a me è garbato anche se è pur vero che dopo la prima mezz'ora ne deve passare un'altra per ricominciare la nuova serie di barboni sciolti.

Da vedere con un po' di pazienza ma da vedere.