Tra chi deve dare esami, chi deve vendere stampanti e chi ha altri impegni delle più disparate nature, il tempo libero è sempre meno. Non intendo scusarmi ancora per la prolungata assenza di recensioni, anche perché il nostro recensore insolvente, il Drugo, maledetto lui, si è passato un beato weekend presso il mare elbano, mentre noi schiantavamo di caldo nella torrida afa di varie zone di Firenze e dintorni. In compenso né il caldo, né gli esami, né i tentativi di Magneto di sbatteci fuori dal suo salotto possono fermare le consuete serate marce. Il Club torna quindi ad accasciarsi in ordine sparso sul divano dello Schioppo con la presenza del sottoscritto Mago Rosso, dei proprietari di casa Magneto e Psichomachius, di un redivivo Lotus e dell'onnipresente Sade; Winter c'è, ma se ne va dopo il primo film, presumibilmente per andare a consegnare il pane a San Casciano; il Drugo, in direttissima dall'Elba, e il Capitano, in direttissima da una qualche cena, arrivano in tempo per il secondo. Ancora disperso Felio.
Serata senza infamia né lode, direi. Il ritorno al dado, trascurato nelle ultime serate, ci offre in dono il ritorno di Steven Seagal in "Infiltrato Speciale" e un dvd che permaneva nella lista dei film da vedere da tempo immemore, "Blood Fist 6: Livello Zero".
Nel primo il caro Steven è affiancato, come già in "Ferite Mortali" di lunedì scorso, da un rapper e da una quantità impressionante di galeotti di colore (la famosa "Caterva di Negri" di cui avevamo parlato qualche tempo fa). Purtroppo questo dà origine a una colonna sonora veramente inascoltabile, ma tant'è. Durante la pellicola un Seagal carcerato (aiutato dalla suddetta caterva di negri, tra i quali spicca un obeso che gioca alla PlayStation) si oppone a una gruppo di terroristi che avevano fatto irruzione nella prigione di "Nuova Alcatraz" per farsi dire dove un condannato a morte avesse nascosto il bottino di una rapina milionaria, prendendo in ostaggio il pubblico (perché a quanto pare in America c'è un pubblico che assiste alle esecuzioni). Ha una lunga parte centrale un po' noiosa, che probabilmente sarebbe stata molto meglio se Steven avesse menato più terroristi, ma finisce in gloria con delle trovate piacevolmente tamarre. Da notare che in tutto il film i succitati negri sembrano essere soggetti a una legge di gravità diversa da quella delle altre persone: se colpiti, volano a metri e metri di distanza, con traiettorie improbabili e schianti fortissimi dai quali escono puntualmente indenni.
Per quanto riguarda il secondo film, è il sesto della saga del Sergente Corrigan, impersonato dal mitico Don "The Dragon" Wilson, che non avevamo mai sentito prima ma con un nome del genere non può che essere mitico. Non abbiamo visto i precedenti cinque (né i successivi tre) né forse lo faremo mai, ma la storia è abbastanza scollegata: un gruppo di terroristi facenti parte del "Movimento di Allah" fa irruzione in una base missilistica, ne prende il controllo e minaccia ritorsioni. Il sergente Corrigan, che per motivi probabilmente spiegati nei precedenti "Blood Fist" era stato degradato a corriere, arriva alla base per caso per una consegna e ovviamente risolve la situazione. Film dalla realizzazione dubbia, caratterizzato da sparatorie realizzate malissimo e un terrorista orientale capace di fare delle smorfie veramente interessanti, ma tutto sommato non troppo terribile.
Film Visionati: Infiltrato Speciale e Blood Fist 6: Livello Zero
Infiltrato Speciale
Blood Fist 6: Livello Zero
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