B-Movies e Cinema Trash


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Versus

Regia: Ryuhei Kitamura

Genere: Azione/Horror

Produzione: Giappone 2000

Durata: 119'

Cast: Tak Sakaguchi, Hideo Sakaki, Chieko Misaka, Kenji Matsuda, Yuichiro Arai, Minoru Matsumoto, Kazuhito Ohba, Takehiro Katayama, Ayumi Yoshihara, Shôichirô Masumoto, Toshiro Kamiaka, Yukihito Tanikado, Hoshimi Asai, Ryosuke Watabe, Motonari Komiya

Trama: Ci sono 666 portali, nascosti e sconosciuti agli esseri umani, che collegano il nostro mondo ad un’altra dimensione. Da qualche parte in Giappone esiste il 444esimo portale, la foresta della resurrezione, e proprio in questa foresta due evasi da una prigione hanno appuntamento con dei gangster che hanno organizzato la loro fuga. Tra il misterioso e duro prigioniero KSC2-303 e gli yakuza sono subito scintille, e quando scoppia una discussione riguardo una ragazza rapita e portata là, uno dei gangster ci rimette la vita per poi ritornare in azione come uno zombie affamato di carne umana. Il prigioniero e la ragazza fuggono, ma si dovranno guardare dagli yakuza che li inseguono perché devono portarli vivi al loro capo, nonché da un’orda di zombie che si risveglia nella foresta (usata inconsapevolmente come discarica per le loro vittime dai criminali), e pian piano tra sparatorie e combattimenti iniziano a capire che forse in ballo c’è molto di più che la loro sopravvivenza, forse il destino del mondo...

Opinione del Club: Un film decisamente bizzarro. Alcuni personaggi carismatici, molti completamente assurdi (in piena tradizione giapponese), uno svolgimento un po' monotono, principalmente per colpa del setting (una foresta sempre uguale a sé stessa), dei tempi narrativi decisamente sbagliati con la conclusione/scontro finale che occupa praticamente un terzo di tutto il film (che già di suo non è brevissimo). Ma soprattutto la trama era completamente incomprensibile. Capita a volte che dei film abbiano una trama sconnessa o talmente leggere che uno percepisce solo eventi che si susseguono senza un colegamento logico preciso. Questo probabilmente non era il caso di Versus, solo che la trama era piuttosto involuta e c'era quasi un tentativo (fallito) di portarla avanti per allusioni e allegorie, col risultato che alla fine del film avevamo tutti un'idea piuttosto vaga di cosa fosse successo esattamente. Mi risulta che il nostro valente presidente abbia scritto la trama lì sopra usando Wikipedia o qualcosa di simile.

Sostanzialmente si parte con la Yakuza che, dopo aver fatto evadere due tizi e rapito una sboldra, li trascina ai margini di questa misteriosa "Foresta della Resurrezione", che sembra una normalissima foresta, solo più monotonamente uguale a sé stessa. La Yakuza uccide uno dei due galeotti, che si risveglia come uno Zombie; nella confusione causata dal non morto l'altro detenuto riesce a scappare con la suddetta sboldra. I motivi per cui la Yakuza abbia portato i tre in questo posto restano misteriosi, ma fin qui lo svolgersi degli eventi è comprensibile. Questo accade più o meno nei primi cinque minuti.

Successivamente avvengono cose un po' a caso tipo:
-gli Yakuza superstiti si separano nella foresta e incrociano un paio di volte il protagonista. Gli scontri finiscono quasi sempre con entrambe le parti illese o quasi mentre il protagonista riesce a scappare. Ogni tanto gli Yakuza si sparano anche tra di loro, il motivo ci è ignoto ma fa folklore;
-uno Yakuza bellissimo con la camicia verde, forse leghista, fa smorfie improbabili;
-arrivano degli zombie, probabilmente gente uccisa dalla Yakuza e tornata in vita;
-il protagonista si dichiara femminista (questo non gli impedisce di stendere a sganassoni la sua compagna di fuga quando comincia uno scontro con armi da fuoco, per impedirle di rompere i coglioni con la sua fastidiosa tendenza alla non violenza); inoltre continua a vagare a caso per la foresta;
-altri scontri con gli Yakuza, stavolta con la partecipazione degli zombie;
-il protagonista e la sboldra continuano a vagare per la foresta
-cominciano dei flashback del giappone feudale in cui c'è sempre il protagonista, ma vestito da monaco buddista;
 -ancora vagabondaggi per la foresta;
-viene introdotto un poliziotto bellissimo, forse alla ricerca degli evasi, che per ora viene mostrato alle prese con alcuni problemi automobilistici; arriverà alla foresta solo molto più tardi, ma nel frattempo avrà a che fare anche lui con gli zombie;
-entra in scena il cattivo finale, senza che la storia fino ad allora lasciasse presagire che dovesse esserci un nemico finale (né, a dire la verità, alcuna altra cosa); il cattivo uccide tutti gli Yakuza, tranne quello bellissimo che entra a far parte del suo piccolo entourage di vampiri, e parte alla ricerca del protagonista;
-il poliziotto arriva sulla scena del misfatto, ma nel frattampo i flashback hanno reso il protagonista potentissimo e lui lo deflagra con un lanciamissili.

A questo punto comincia un lunghissimo scontro finale, intervallato dai canonici flashback del passato. Un po' annoiati dalla monotonia forestale, abbiamo accolto questa svolta con gioia, senonché le nostre speranze in un termine rapido sono state più volte frustrate, per poi culminare in un finale del quale non vi dico nulla se non che il regista se lo sarebbe potuto decisamente risparmiare. Uno dei grossi problemi di questa pellicola è infatti che si comincia troppo presto a respirare l'atmosfera da "ultimi cinque minuti", quella da duello finale per capirsi, e lo spettatore si ritrova a salire per un tempo infinito lungo un climax ascendente che non culmina mai. Insomma, questo film era di una mezz'ora troppo lungo.

A ulteriore riprova della sconclusionatezza della trama, inoltre, come già accennato il "nemico" cambia più volte durante il film: prima la Yakuza, poi gli Zombie, poi un malvagio stregone/vampiro/troiaio dell'epoca Sengoku...

Ciò detto, sono probabilmente stato troppo severo con Versus. Sì, è vero, la pellicola è in molti suoi punti decisamente frustrante, ma è anche vero che è un vero ripieno di marciume! Il film è bello splatter, con scene notevoli come quella in cui uno Yakuza pazzoide con la camicia verde sfonda con un cazzotto il cranio di uno zombie trapassandolo da parte a parte e poi estrae il pugno con in mano i bulbi oculari del malcapitato. Come spesso accade nelle pellicole giapponesi, molti degli attori erano carichissimi, come lo Yakuza pazzoide con la camicia verde di cui sopra, che incarnava l'essenza del "Gobliiiiiin" e faceva sempre espressioni facciali veramente bizzarre, e spesso avevano delle uscite fenomenali (il poliziotto subito prima di deflagrare urla "I'm a fighter, trained in Langley! My reflexes are 50 times quicker than Mike Tyson's" e cerca di evitare il razzo piegandosi all'indietro in un chiaro richiamo a "The Matrix", con la differenza che Neo schivava effettivamente le pallottole mentre lui viene preso in pieno). Il protagonista invece era altamente inespressivo ma sprigonava lo stesso carisma, sarà perchè dice di essere femminista, sarà perché riempie di ceffoni la ragazza senza un motivo e numerose volte, sarà perché a un certo punto in un luogo imprecisato trova dei vestiti neri alla matrix e comincia a girare con quelli facendo il ganello oltre ogni dire... insomma, come direbbe il nostro CapitAno, "era un giusto". Gli stessi combattimenti per tutta la prima parte del film hanno spesso qualche dettaglio assurdo, improbabile o semplicemente oltremodo tamarro!

Insomma, è un film a picchi: ci si annoia per un paio di minuti, poi avviene qualcosa che causa l'ilarità collettiva, si ride per un po' e poi ci si ricomincia ad annoiare.Secondo noi se si ha abbastanza coraggio però può valere la pena scavare un po' nella merda per riuscire a cavarne fuori le perle che questo film ha da offrire.

Ah, se non vi foste ancora spaventati, sappiate che di questo film ne esiste una "Ultimate Edition", di venti minuti più lunga, come se un non si annoiasse già nel due ore della versione normale. Qualcuno ha suggerito che potrebbero essere i venti minuti necessari per dare senso alla trama, ma nessuno ci crede veramente.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Devo ammettere che, per un buon tre quarti del film, non ci ho capito nulla, ma era figo."
Winter

"Questo film rispettava le donne... No, effettivamente la ragazza protagonista viene ripetutamente presa a ceffoni dal protagonista senza un chiaro motivo. Probabilmente perché lei non vuole che lui combatta e cerca di fargli la morale e allora lui la toglie di mezzo con un ceffone ben assestato... ma in fondo chi se ne frega del motivo, perché questo film non ha sostanzialmente senso! [...] Tutto il film si ambienta in una foresta, dove i morti sepolti dalla Yakuza si rianimano e combattono contro la Yakuza e il protagonista fuggitivo e tutto prosegue con tutti che combattono contro tutti. Entrano in scena personaggi dalla dubbia utilità e dalla breve durata... insomma un gran macello! Però all'interno di questo macello ci si diverte e si ride per le assurdità che si susseguono. C'è giusto la parte finale che dura veramente troppo e mette a dura prova la resistenza dello spettatore... Per il resto un film nipponico assurdo da vedere!"
Il Drugo

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