Messico, antica città Tehuantepee. Il sacerdote Tatamacky sta effettuando una cerimonia per riportare in vita la dea Coaltique e per far ciò deve sacrificare sette vergini. Mentre l’ultima vergine sta per essere gettata nel pozzo dei sacrifici, le guardie del Re irrompono nel tempio e uccidono il sacerdote, interrompendo così anche il rito. Solo il sacerdote si salva, facendosi estirpare gli occhi secondo un rituale magico che lo fa cadere in un sonno millenario. Duemila anni dopo, un gruppo di archeologi americani giunge in Messico per studiare i resti dell’antica civiltà Maya, la loro guida però viene uccisa e al suo posto i ragazzi ingaggiano una misteriosa donna che sembra essere dotata di poteri divinatori. La donna conduce gli studenti proprio nel tempio in cui secoli prima il sacerdote stava conducendo il sacrificio. In quel luogo cominciano ad accadere strani eventi e alcuni ragazzi scompaiono nel nulla, forse a causa dello spirito del sacerdote intenzionato a completare il sacrificio a distanza di duemila anni...
Dopo due o tre settimane di continui ritardi il buon Magneto ci fa tornare in carreggiata proponendoci, questa volta nel giorno giusto della settimana (anche se è festa!), la recensione di un film visto veramente tanto tempo fa e che mi ricordo chiaramente ci segnò nel profondo da quanto era orribile. Come avrete letto nel titolo sto parlando del film La Tomba.
Proprio per rimanere in tema con le celebrazioni di questi giorni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, dovete sapere che tale film è di produzione italiana ed è stato partorito da una delle menti contorte del cinema trash italiano: Bruno Mattei!
Perciò anche noi del Club del Marcio volevamo dare nel nostro piccolo un contributo alle celebrazioni e far vedere che anche nei film brutti gli italiani hanno saputo dire la loro... Certo probabilmente non si è può esser troppo fieri di un film come "La Tomba", però da un punto di vista del marcio ha il suo valore.
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