B-Movies e Cinema Trash


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Il Ritorno di Godzilla

Titolo Originale: Gojira, Ebira, Mosura Nankai no Daikettō

Titoli Alternativi: Godzilla, Ebirah, Mothra: Big Duel in the South Seas; Godzilla vs. the Sea Monster

Regia: Jun Fukuda

Genere: Kaiju

Produzione: Giappone 1966

Durata: 87'

Cast: Akira Takarada, Toru Watanabe, Toru Ibuki, Chotaro Togin, Hideo Sunazuka, Kumi Mizuno, Akihiko Hirata, Jun Tazaki

Trama: Il giovane Ryota non si rassegna alla scomparsa del fratello Yata, dato per disperso dopo una tempesta. Va a cercarlo insieme a due amici e ad un esperto scassinatore dopo aver sequestato la barca di quest'ultimo. A causa però di una tempesta e dell'attacco di un gigantesco crostaceo fanno naufragio su di un'isola. Qui Ryota scopre che l'organizzazione terroristica dei Bamboo Rossi ha costruito una base e tiene in schiavitù gli abitanti della vicina Infant Island allo scopo di usarli come manodopera nella produzione di acqua pesante. Inoltre l'organizzazione terroristica, per tenere lontani i curiosi dall'isola, ha risvegliato il gigantesco mostro crostaceo: Ebirah.
Il gruppo di Ryota però scopre anche che nascosto in una caverna all'interno dell'isola c'è Godzilla caduto in una sorta di letargo. Decidono così di risvegliarlo per combattere Ebirah e quelli del Bamboo Rosso. Intanto gli abitanti di Infant Island a loro volta stanno portando avanti un lungo rito per risvegliare Mothra...

Opinione del Club: Questo film di kaiju... AVEVA KAIJU! A differenza di quanto spesso accade con certe produzioni, che, armate di un totale di tre (3) yen, pensano che far comparire Rodan sullo schermo per venti secondi sia sufficiente per appiccicare l'etichetta "film di mostri giganti" sulla copertina della loro pellicola, ne "Il Ritorno di Godzilla" i mostri ci sono, occupano una parte centrale della trama, distruggono tutto, e vengono filmati anche in scene a caso che con la trama non hanno nulla a che fare. Apparentemente la produzione aveva capito il fondamentale dettaglio che per lo spettatore tipo che guarda questo tipo di film, avere una trama non è importante come avere attori in costumi interamente in gommapiuma, che prendono a manate modellini di strane bestie, sullo schermo con una certa regolarità.

La trama: il mostro granchio Ebira fa naufragare quattro idioti su un'isola - prima c'è una parte fin troppo lunga su questo tizio che ha perso suo fratello in un naufragio, ruba una barca e parte alla ricerca con due amici e il criminale a cui la barca apparteneva, ma di questo non importa a nessuno - dove c'è una base segreta di un'organizzazione segreta, il Bambù Rosso, che sta sequestrando in segreto navigandi e nativi delle vicine isole per portare avanti un piano segreto che coinvolge bizzarri frutti gialli coi quali avrebbero controllato il crostaceo.

In una catena di eventi abbastanza imbarazzante i nostri fuggono. In quel momento Godzilla si desta dal suo torpore perché gli cade un grosso sasso sul capo. Per dare energia al mostro gigante, i nostri lo attaccano ai cavi della batteria e lo fanno colpire da un fulmine. Godzilla si sveglia piuttosto incazzoso (vorrei vedere voi se vi svegliassero a colpi di fulmine) e comincia a distruggere roba a caso. Qui comincia la seconda metà del film che, francamente, è di gran lunga la più divertente.

Nel frattempo ogni tanto vediamo dei tizi su un'isola vicina che pregano, danzano e cantano in uno strano rito tribale per svegliare il mostro falena Mothra. Da notare che i locali hanno fattezze chiaramente indocinesi, cosa che implica che o nostri sono in un qualche modo arrivati dal Giappone alla Micronesia su una barchetta a caso rubata a uno scassinatore professionista, ma lasciamo perdere questi dettagli.

In ogni caso il punto è che, tra Godzilla che vaga per la base nemica spiaccicando diorama in un tripudio di miccette, gli scontri tra kaiju che vedono il re dei mostri prendere a manate e soffi atomici un granchio gigante in più occasioni (e una volta anche un volatile gigante che passava di lì per caso senza alcuna attinenza con la trama) e l'enorme falena che, a dire la verità, non fa molto, ma nondimeno c'è, questo film è un trionfo di gommapiuma, come piace a noi.

Volendo valutare gli altri aspetti tecnici, leggermente carente, ma sopportabile, la recitazione; effetti speciali tutto buoni per gli anni '60, con delle scenografie ragionevolmente curate anche se ovviamente i pannelli pieni di led a caso non possono mancare. Alcune trovate della trama un po' forzate, ma questo di solito va più ad incrementare il livello di marciume che altro; qualche buco (come diavolo è entrato nella sua grotta Godzilla, visto che non ha un entrata? e come ha evitato Ebira all'andata?). I personaggi sono macchiette senza spessore, con l'eccezione dello scassinatore, che fa da protagonista (uno è ossessionato dal fratello scomparso, uno fa facce buffe, uno si lamenta, e poi c'è un'indigena che è... beh, un'indigena) ma in una qualche modo fungono allo scopo.

Il livello di marciume, va detto, è già di suo molto alto, grazie al fattore gommapiuma. Ma se aggiungiamo alcune trovate della produzione, diventa superlativo. Consideriamo ad esempio l'allucinante scena in cui i nostri quattro eroi si avvicinano alla imprendibile base dei Bambù Rossi dietro un cespuglio - imprendibile base armate di misure di sicurezza avanzatissime come porte tonde che il nostro scassinatore impiega circa quindici secondi per aprire. La prima battaglia di Godzilla ed Ebira, in cui essenzialmente si tirano un sasso a vicenda per dieci minuti. O anche dettagli assolutamente senza senso. Notare il tizio nella figura qui a fianco. Ha una spada.

Tutto sommato, "Il Ritorno di Godzilla" è in larga misura quello che un film di kaiju dovrebbe essere: una trama leggera, senza grosse voragini, che funziona. Una quantità adeguata di mostri giganti, qualche tollerabile assurdità sparsa, e generico divertimento per grandi e piccini. Consigliato.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Film interessante, degno successore dei precedenti Godzilla con un filo di trama in più (relativamente, si intende). La logica è un fattore secondario dispondendo del Nostro, di una rediviva Mothra, di un gambero/granchio/crostaceo randomico sempre e comunque apprezzabile... E di un Roc che passava di lì per caso."
Felio

"Film nel complesso ben fatto"
Al Pancione

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