B-Movies e Cinema Trash


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Apocalisse A Frogtown

Titolo Originale: Hell Comes to Frogtown

Regista: R.J. Kizer

Genere: Fantascienza

Produzione: USA 1988

Durata: 88'

Cast: Roddy Piper, Sandahl Bergman, Julius LeFlore, William Smith, Lee Garlington, Cec Verrell

Trama: Dieci anni sono trascorsi da quando, alla fine del XX secolo, il Big One, una guerra nucleare e batteriologica ha decimato l'umanità. Radiazioni e virus hanno provocato effetti devastanti, rendendo sterili la maggior parte degli uomini e dando vita ad una orrida razza di umanoidi mutanti, ibridi di rane. In questo scenario si muove Sam Hellman, soprannominato "Hell", uno dei rarissimi maschi ancora fertili, che dispensa allegramente la sua virilità tra la popolazione femminile superstite. Per sfuggire al capitano Devlin che non ha gradito di vedere la propria figlia aggiungersi alla lunga lista delle sue "vittime", Hell non ha altra scelta che arruolarsi nella Medtech, organismo creato dal governo per il ripopolamento della specie umana. La Medtech gli affianca Spangle, una infermiera-sorvegliante, e Centinella, soldatessa dalla mitragliatrice facile, e gli affida l'incarico di salvare un gruppo di giovani donne fertili che il Comandante Toty, capo dei "Greeners", come vengono chiamati gli esseri-rana, ha fatto rapire e tiene prigioniere nella città di Frogtown.

Opinione del Club: Che dire? Un film senza dubbio notevole. Le prime scene ci hano subito delineato un'ambientazione postapocalittica che potremmo definire "classica" a essere buoni (o "già vista" a non volerlo essere) ovvero la solita landa desertificata dal solito conflitto nucleare mondiale. Come al solito, ogni città del mondo assomiglia ora a una raffineria abbandonata. Di questo non viene data spiegazione alcuna, ma oserei dire che saremmo stati sorpresi dal contrario.

Il centro della trama è che in questo mondo poche donne e ancora meno uomini sono rimasti fertili: e così un gruppo, la MedTech, che si occupa direttamente del ripopolamento del globo terrestre, ha un peso straordinario. E così Sam Hell, precedentemente prigioniero, uno dei pochissimi uomini fertili, viene prelevato, arruolato forzatamente e mandato a liberare e fecondare cinque donne fertili prigioniere del capo dei greeners, bizzarri mutanti uomini-rospo (i mutanti in un film del genere non potevano mancare). Come di preciso la MedTech sapesse che le donne in questione fossero fertili non viene mai spiegato, ma non andiamo a cercare il pelo nell'uovo.

Sam allora, in compagnia di due dipendenti della MedTech, la dottoressa Spangle e la guardia del corpo Centinella, forzato a indossare una bizzarra cintura di castità (per impedire che sprecasse il suo prezioso seme) si lancia nella città-fortezza del Re dei Rospi, Frogtown, e si appresta a liberare le gentili donzelle. nel frattempo ci vengono scaricati addosso virtualmente tutti i cliché da postapocalittico.

Onestamente la trama è abbastanza becera da bastare a strappare più di una risata: e infatti puntualmente dieci minuti dopo l'inizio del film nel salotto di Sade si sentiva un tifo da stadio per Sam Hellman, l'uomo che "non spara a salve".

Nel comparto tecnico, nulla da segnalare: la recitazione, la fotografia e il montaggio sono nella media, e i costumi delle rane sono stranamente molto meglio realizzati di quello che ci aspettavamo. Il protagonista, va detto, non è certo un adone: la faccia deturpata dai postumi di un violento acne giovanile, la pancia prominente, le braccia grosse come braccia molto grosse (un retaggio del passato di Piper come wrestler). Ma si capisce fin da subito che il suo millantato successo col genti sesso era paradossalmente più dovuto alla scia di bimbi che si lasciava dietro che non alla sua bellezza.

L'attrattiva principale del film è comunque data dagli innumerevoli attimi di marciume che si susseguono per l'intera durata del film: dopotutto l'argomento si presta. Momenti di particolare intensità sono quello in cui Sam viene insidiato persino da una prostituta greener e soprattutto la notevolissima "danza dei tre serpenti" nella quale Spangle si trova costretta a cimentarsi di fronte al capo dei rospi; al termine della danza suddetta, il capo dichiara alla dottressa che lei avrebbe "risvegliato i tre serpenti" e tre sagome serpiformi cominciano a dimenarsi tra le sue gambe, mascherate dal largo abbigliamento. Altre scene di simile epicità si susseguono senza pietà, cosicché lo spettatore non ha il tempo di annoiarsi per la (molto breve) durata del film.


In definitiva la pellicola è più che godibile, insomma. Qualitativamente dignitoso e marciamente sodisfacente, il film non annoia e dona allo spettatore bei momenti di ilarità. Certo, tutto tende a tingersi dei toni del grottesco ma per un amante del marcio il film ha certo le sue attrattive!
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Le premesse sono promettenti: futuro post-apocalittico dominato dalle donne, pochi uomini rimasti e donne assetate di fallo, mutanti rana antropomorfi... e soprattutto Sam Hellman uno degli ultimi maschi fertili rimasti, brutto e un po' panzone, ma con un gran carisma e la missione, data dal governo, di portarsi a letto e fecondare tante donne. Sicuramente è un film da vedere, c'è actione, velocità, romanza e anche sexo bizarro visto che proprio tutte cercheranno il fallo di Sam Hellman, dalle soldatesse alle donne rospo. La pecca è che non si eccelle in nessuno di questi aspetti, si accenna un po' di tutto, ci sono battute e situazione abbastanza simpatiche ma alla fine non accade niente di veramente memorabile o epico.. peccato."
Il Drugo

"Il protagonista proprio non si poteva guardare. Mi chiedo come abbiano potuto delle donne sbavarci dietro così tanto [...] Il ranocchio che diceva all'infermiera sclerotica bionda «Tu hai risvegliato i tre serpenti!» era paragonabile a dio XD"
Womanimal

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