John Hatcher, agente della CIA, decide di prendersi una pausa di riflessione e torna alla sua città natale, Chicago, nel quartiere dove è nato e cresciuto. Ma dopo aver riabbracciato la famiglia e i vecchi amici si accorge che in città agisce indisturbata una potente banda di spacciatori giamaicani, comandati dal misterioso stregone Screwface, che i suoi sottoposti vedono quasi come un dio. Hatcher non ci sta e andrà a snidarlo direttamente dalla sua tana...
Lo so, abbiamo promesso e voi (pochi che ci leggete) e a noi stessi una recensione ogni giovedì, però raramente postiamo nell'arco delle 24 ore dichiarate ma finiamo sempre per sforare al giorno dopo o al giorno dopo ancora. In effetti siamo un allegro branco di filibustieri perdi giorno (leggasi: branco di stronzi) e spesso e volentieri facciamo un po' di casino con l'organizzazione. Del resto questo è il prezzo da pagare per poter vedere film brutti, non potevamo mica essere splendidi ed efficienti? Che marci saremmo?
In ogni caso stavolta il CapitanAno ci parla del suo idolo, Steven Seagal alle prese questa volta contro dei negri rastafariani forse in una delle sue interpretazioni più ruggenti piena di arti spezzati e dislocati. E quando il CapitanAno scrive di un suo idolo vale ancora di più la pena di leggere!
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2 commenti:
A nostra discolpa, il CapitAno sosteneva di aver avuto problemi tecnici con BlogSpot quindi la cosa potrebbe non essere completamente colpa sua.
E poi siamo tutti sotto esami ora come ora.
E comunque, potremo non essere efficienti, ma splendidi lo siamo di sicuro.
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