La morte del re di Nogara coglie imprepato il regno, a maggior ragione per la mancanza di una discendenza diretta. Due sono le possibili candidate al trono, la bella e generosa nipote Isabella e la ambiziosa cugina di lei, Malva.
Un testamento lasciato dal re morente contiene il nome dell'erede designata, testamento che ambedue le donne devono ottenere per provare la propria regalità: entrambe decidono così di ricorrere ai servigi di un campione, un uomo di comprovate capacità per recuperare il prezioso documento.
Se la scelta di Isabella ricade sull'eroe/bandito Zorro, Malva sfrutta l'ingenuità del possente Maciste convincendolo -grazie all'aiuto del perfido Garcia- a mettere la propria forza al suo servizio.
I due eroi si trovano quindi l'uno contro l'altro, l'astuzia del primo contro la forza ed il senso di giustizia del secondo in un susseguirsi di incontri/scontri che condurrà lo spettatore dalla giungla più profonda alle infide sale della corte reale…
Un titolo del genere potrebbe tranquillamente porre un film nella bacheca di pellicole immaginarie che noialtri del club ogni tanto partoriamo, così per scherzo, per distogliere l'attenzione da film particolarmente noiosi, come "Godzilla contro il Papa", "He-Man contro il Mossad", "Ehi Gringo, c'è Dracula: Chiama Sartana" e l'introspettiva e romantica "Fantaghirò Invade il Congo". Invece esiste davvero, una cosa della quale tutti coloro con i quali mi sono lamentato del fatto che il club avesse visionato questa perla senza di me si sono stupiti.
Felio ci racconta le impressioni che ne ha ricavato, visto che non possiamo non certificare che abbiamo visto un film dal concept tanto assurdo!
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