B-Movies e Cinema Trash


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Troll 2

Regia: Drake Floyd (Claudio Fragasso)

Genere: Horror

Produzione: Italia/USA 1989

Durata: 90'

Cast: Michael Stephenson, George Hardy, Margo Prey, Connie Young, Deborah Reed, Jason F. Wright, Darren Ewing, Jason Steadman

Trama: Joshua e la sua famiglia decidono di fare uno scambio di casa con una famiglia di campagna residente in un pacifico villaggio di nome Nilbog. Una volta là, il nonno di Joshua ritorna dall'aldilà per avvertirlo del male incombente a Nilbog e lo sprona a cercare convincere la sua famiglia a lasciare il posto, ma sia i suoi genitori che sua sorella non lo ascoltano. Joshua presto apprende che gli abitanti del villaggio sono in realtà goblin e che il loro scopo è quello di far mangiare agli stranieri il loro cibo goblin così da trasformarli in piante e poterli divorare (infatti i goblin sono vegetariani). Jushua deve così combattere insieme al fantasma di suo nonno per eliminare i goblin e salvare la sua famiglia...

Opinione del Club: Addirittura Repubblica ci comunicò dell'esistenza di questo film. La RadioTv associata al noto giornale etichettava questo film come "il più brutto della storia" e onestamente noi del club, che di film terribili ce ne intendiamo, non ci siamo potuti esimere dal guardarlo di volata. Le notizie che avevamo sembravano promettenti: non esisteva nessun "Troll 1", o meglio esisteva ma il regista era diverso; la storia non aveva alcun punto di contatto col "sequel"; nel film non appaiono troll; e infine, il titolo de "il peggiore" che gli era stato appioppato suonava ai nostri occhi come una sfida. Comincio subito col più stringato riassunto: il film fa moderatamente schifo, ma ha i suoi momenti e tutto sommato non delude eccessivamente dal punto di vista del marciume: consigliamo quindi agli ignari cronisti di passare dal Salotto dello Schioppo uno di questi lunedì, per vedere qualche film veramente terribile, perché per quanto sia bello marcio "Troll 2" non ha certo le carte in regola per essere considerato il peggio del peggio.

I punti deboli dei film sono probabilmente due. Il primo, che è anche, va detto, uno degli elementi che contribuisce ad aumentare il livello di marciume, sono i costumi: i goblin in particolare sono una cosa terribile, realizzati con metodi favolosamente artigianali (e visibilmente orribili), con indosso talvolta quelli che si riconoscono essere sacchi di iuta e sul volto un trucco che per essere generosi potremmo definire "non eccelso". La regia si impegna però per dissimulare tutto questo cercando di non inquadrarli mai fermi, riuscendo nell'intento un certo numero di volte (e fallendo in altre).

Il secondo, e ben più grave, difetto è invece la recitazione. Buona parte degli attori da questo punto di vista è terribile, con quella parlata caricata tipica di chi attore non è ma si sta improvvisando - esagerando. Il peggiore esempio da questo punto di vista è probabilmente la druidessa: per carità, siamo certi che il personaggio doveva essere anche nelle intenzioni del regista una macchietta dal comportamento volutamente caricato, ma in questo caso il troppo stroppia e diventa fastidioso. Anche il maledettissimo "idiota con gli occhiali" però ha provocato un turbolente astio nella platea.

A voler guardare la trama del film con occhio critico (è un'operazione che per film come questo andrebbe evitata, lo sappiamo, ma facciamolo comunque) ci si accorge che diversi punti hanno ben poco senso. Per esempio, i goblin sono vegetariani, per cui prima di mangiare la gente devono trasformarla in pianta. Potrebbero farsi un orto invece di mangiare delle persone, sarebbe molto più facile. Questa della vegetalizzazione è probabilmente una scusa per usare un'enorme quantità di broda verde della quale ipotizziamo la produzione sia misteriosamente venuta in possesso prima di girare il film. E ancora: i goblin sembrano poco più che nanetti con bastoni. Passi il bambino, ma che nessun adulto li abbia ancora rigirati a cazzotti sembra improbabile.

Abbondano comunque i momenti di marciume, spesso annunciati da un tripudio di broda verde o di uomini-pianta realizzati in modo pessimo. Due momenti spiccano tra tutti. Il primo è verso l'inizio del film, una scena in cui il tempo avrebbe dovuto esser bloccato per tutti tranne che per il bambino protagonista: dato che non c'erano i fondi o i mezzi per far muovere il bimbo in un fermoimmagine del resto della famiglia, l'effetto è stato realizzato facendo stare gli attori immobili - si vede benissimo che fanno del loro meglio per non muovere un muscolo ma, si sa, la carne è debole e ogni tanto qualcuno si muove impercettibilmente, rendendo manifesto l'effetto. La seconda non ve la diciamo per invogliarvi alla visione (e onestamente non riuscirei a descriverla rendendogli merito), ma tenete gli occhi aperti per il momento in cui compare una pannocchia.

Ciò detto a noi tutti è sembrato che per avere il dubbio onore di ascendere veramente all'olimpo del brutto, alla pellicola mancasse qualcosa - una qualche scena veramente risolutiva, un'esplosione di brutto che ci obbligasse a tramandarlo alla posterità. Per fortuna alla fin fine il film provoca un'autopunizione minore di quella di altri titoli, anche per la sua durata non immensa, cosicché se anche non sarà promosso a leggenda del marcio guardarlo non pesa troppo. In particolare i ritmi non sono lentissimi, per cui il film non annoia - non tantissimo, perlomeno.

Insomma in definitiva: un film la cui bruttezza i media hanno decisamente sovrastimato, che punisce abbastanza senza esagerare. Alcuni particolari ci spingono a consigliarne decisamente la visione. A parte quelli, che spingono a risa quasi isteriche, il resto è però indubbiamente orribile!
<The RedMage>



Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:



Hanno Detto:
"Questo film, nonostante fosse brutto all'ennesima potenza e degno di essere amato e venerato finchè morte non ci separi, non è riuscito a sucitare in me quella simpatia che altri film di rara bruttezza hanno fatto. [...] La colpa, per me, è facilmente imputabile alla recitazione degli attori."
CapitAno


"Ormai di film come questo nel buiolo del club ce ne son rimasti pochi, Troll 2 è infatti un discreto esempio per descrivere l'essenza della parola 'marcio'."
Winter

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