B-Movies e Cinema Trash


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The Eliminator

Regia: Ken Barbet

Genere: Azione

Produzione: USA 2004

Durata: 90'

Cast:
Michael Rooker, Bas Rutten, Dana Lee, G. Anthony Joseph, Wolf Muser

Trama: L'ex navy-seal Dakota Varley si aggiudica la prestigiosa gara di off-shore Power-Boat vincendo un premio di 250.000. Lo sponsor al momento di pagare la somma stordisce Varley che si rende conto, roppo tardi, di essere in trappola. Varley si ritrova infatti imprigionato in un aereo ad alta quota insieme a cinque uomini e due donne. Nessuno di loro sa cosa sta per accadere quando improvvisamente vengono gettati fuori dall'aereo paracadutati in un isola tropicale. Qui comincerà una gara per la sopravvivenza fra i sette malcapitati, gestita da un gruppo di uomini d'affari senza scrupoli che scommettono sulla vita dei partecipanti...

Opinione del Club: Questo film si è rivelato un qualcosa di difficile classificazione per il quasi impossibile bilanciamento tra la trama -rasente lo zero- e lo straordinario non-carisma del memorabile Bas Rutten.
Se la prima presentava una quantità di buchi non indifferente e dei momenti di piattume fin troppo evidenti, la recitazione del buon (?) protagonista è stata qualcosa che ci ha fatto sbellicare dalle risate in più di un'occasione.

Che Bas Rutten non sappia recitare è un dato di fatto, che ogni sua immagine in questa pellicola trabocchi di espressioni memorabili pure: ed è difficile non trovarsi a riflettere su quanto sia marcia questa pellicola osservando le sue smorfie nei ripetuti e mai riusciti tentativi di apparire anche solo vagamente carismatico.
D'altronde suo compito è stato quello di picchiare il prossimo sul ring (si tratta infatti di un atleta poliedrico di grande fama), e ben difficilmente la carriera di praticante d'arti marziali e di attore si sposano con efficacia come dimostra il celeberrimo Hulk Hogan.
Non lo aiutano la situazione in cui si trova -un ambiente survivalista assai poco realistico- e dei compagni di avventura assai particolari.

Già, gli altri personaggi.
Trattandosi di un gioco profondamente survivalista quello in cui sono coinvolti, e dovendosi adattare allo spessore del protagonista i tizi che vediamo in questa pellicola possono grossomodo essere divisi in due categorie: quelli ricchi e potenti che fino alla fine del film staranno tranquilli e beati a sorseggiare champagne, ed i poveri "giocatori" ridotti a sguazzare allegramente nel fango e nel sangue, braccati da mane a sera dai cacciatori nonché dai loro stessi compagni.

Fieri rappresentanti della seconda categoria sono -oltre l protagonista, Dakota Varley- l'agente della DEA Jesse, che fornirà sollazzo agli spettatori venendo accoltellato/sparato/trafitto/ecc. almeno quattro volte riuscendosene comunque con la frase "Và tutto bene!" e la sexy istruttrice Santha, la cui appartenenza al sesso femminile in un film profondamente maschilista la relegherà a ricoprire quei ruoli fondamentali che ci si potrebbe aspettare da una come lei.
Ultimo ma non certo per importanza poi c'è Darius, l'anello mancante tra il Negro e la scimmia. Ora, che l'unico personaggio di colore appaia per tre quarti del film grugnendo e guardando con aria feroce qualunque forma di vita gli si pari davanti con movenze degne di un orango non giova particolarmente all'aspetto politicaly-correct del film.
Ma a noi va benissimo così, tanto che fosse un film assai marcio ce ne eravamo già accorti.

Nota di merito va ai cacciatori pagati (probabilmente poco) dai ricchi scommettitori. Tanti, inutili e profondamente disorganizzati riescono a soccombere pur dotati di mirini a infrarossi e di equipaggiamento invidiabile allo sparuto gruppetto di fuggitivi finendo eliminati tutti, nessuno escluso.
Tecnicamente dovrebbero essere un corpo d'elite assai specializzato, ma tutto ciò che vediamo pare essere un branco di peones in strano abbigliamento. Tutta carne da macello non del protagonista bensì del resto del cast. specialmente di Darius per il nostro sollazzo.

Ah, a questo proposito: il film si chiama The Eliminator, ma Bas Rutten ucciderà in tutta la pellicola solo e soltanto un altro essere umano, indovinate chi?
Il perché a questo film sia stato dato questo nome è un mistero, e a dirla tutta neanche ci interessa più di tanto...

Una pellicola divertente, che tenta senza neppur tanto successo di sembrare interessante. Ma bene o male ha i suoi momenti di ilarità, ed è per questo che sento di consigliarla al pubblico degli amanti del genere trash.
<felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Non avete idea di quanto sia felice di aver speso soldi al Ganzaroli di via Lanza per avere questa cacata, regia imbarazzante, un Bas Rutten che nonostante sia un'atleta di livello non fa una sega per tutto il film se non farsi salvare il culo da Paul Logan, eroe della Asylum. Palle gonfie ed epilettiche."
Capitan Ano

"La scarsità di mezzi e di idee è palese e spesso ci sono scene inutili per riuscire a raggiungere i 90 minuti di durata standard di un film: tipo lunghissimi titoli di testa, una gara in motoscafo praticamente infinita e tutta uguale, strani cambi di scena con degli assurdi intermezzi di cielo e paesaggi velocizzati per rendere "lo scorrere del tempo". [...] Diciamo che però nel complesso il film ha una sua aura di ridicolo e di "fatto veramente male" che lo rende un minimo divertente, perciò arrivare in fondo non è una gran tortura, semplicemente non capita mai niente di esaltante."
Il Drugo

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