B-Movies e Cinema Trash


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Inframan

Titolo Originale: Zhong Guo Chao Ren

Titoli Alternativi: Inframan, l'Altra Dimensione; The Super Inframan


Regia: Shan Hua

Genere: Fantascienza

Produzione: Hong Kong 1975

Durata: 80'

Cast: Danny Lee, Bruce Le, Terry Liu, Hap Wong, Yuan Man-Tzu, Lin Wen-wei, Shu-Yi Tsen, Chien-Lung Huang, Lu Sheng

Trama: La terribile principessa drago Elzibub e la sua armata di demoni vogliono conquistare la terra: ma dalla più raffinata tecnologia bionica nasce Inframan, potentissimo supereroe che col suo kung fu e le sue potentissime armi si ergerà contro la minaccia demoniaca!


Opinione del Club: Questo film era... Bellissimo. Artigianale, antico, dotato di quei momenti di ineffabile nonsense che solo il cinema orientale ci ha finora regalato e soprattutto tanta tanta tanta gommapiuma.

La trama è piuttosto lineare. Per motivi imprecisati, dalle viscere della terra si risveglia un'orda di demoni capitanati dalla principessa Elzibub, un demone-drago in grado di traformarsi in forma umana (o quasi, visto che al posto della mano destra le rimane una bocca zannuta). La giustificazione che viene data è che sarebbero "i primi uomini antecedenti all'era glaciale, che si ibernarono venti milioni di anni fa". Lasciamo perdere.

Siccome questi loschi figuri non hanno nessun'idea migliore che cercare di conquistare il mondo, un non meglio precisato laboratorio scientifico cinese, pieno di pannelli di cartone coperti di led e di strani globi di vetro dalla dubbia utilità, decide di prendere il primo impiegato che passava di lì e di trasformarlo con un bizzarro procedimento in Inframan! Il futuro Inframen accetta di diventare l'eroe capace di salvare il mondo dopo averci pensato benissimo, per un totale di circa otto secondi. Ed ecco che parte una musichetta che non potrei descrivere se non come "da supereroe cinese", un costume molto alla "power rangers" compare addosso al nostro potente uomo bionico ed ecco che subito Inframan parte per sconfiggere il primo mostro che la terribile Elzibub ha mandato contro il laboratorio.

A questo punto la trama è abbastanza lineare, con i mostri che vengono via via mandati contro Inframan e sconfitti da quest'ultimo fino allo scontro finale sull'isola della principessa, caratterizzato da esplosioni insensate in media ogni dieci secondi (e non scherzo quando dico insensate, a volte i mostri-scheletro deflagrano per essere stati lanciati in acqua) e dal fatto che durante la visione il CapitAno ha avuto una visione di Angela Lansbury, riflessa nel ghiaccio. I mostri, va detto, sono notevolmente marci, realizzati in cartapesta e gommapiuma, sempre a ondeggiare come se fossero sotto l'effetto di stupefacenti, tentacoluti e malvagi.

Se uno ha la cultura del brutto questo film è a dir poco imperdibile. C'è una certa poesia nella postazione di controllo del laboratorio realizzata con una grossa scatola di cartone tinta di grigio e decorata con un sacco di LED di diversi colori (per farla sembrare più "scientifica"). C'è una certa bellezza nelle gigantesche liane di gommapiuma che irrompono nel suddetto laboratorio affrontando scienziati esperti di kung-fu (perché nei film cinesi tutti sanno il kung-fu). Si prova una certa commozione nel vedere il "Lethal Kick!" realizzato inquadrando uno stivale adornato di fontane da capodanno, mosso con un carrello, o il "Sun Ja!" frutto di una grezzissima postproduzione, tanto da sembrare quasi disegnato sulla pellicola a mano con un pennarello. Quella scena di quando sono in barca, poi, era esaltante.

A dire la verità non saprei dire quante delle assurdità che abbiamo visto sul fronte degli effetti speciali siano dovute a un'eventuale carenza di fondi e quante ai limiti tecnologici che uno poteva incontrare nella Hong Kong dell'epoca (si parla del 1975). In particolare, questo è considerato il primo film "di supereroi" cinese, derivato da più noti cugini nipponici tipo "Ultraman". Vero è che anche i comparti dove i limiti tecnoligici non si applicano (tipo la scenggiatura) non si brilla particolarmente. In particolare i personaggi sono piuttosto "monodimensionali", ma d'altra parte la concezione dell'eroe tormentato è una cosa più squistamente moderna.

Spero di aver reso giustizia a questa pellicola, che qualitativamente ha un valore pressoché nullo, ma che dal punto di vista del marciume è semplicemente un capolavoro - guardandolo si passa un'ottima ora e venti di riso tra il divertito e l'isterico. Consigliato a grandi e piccini.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Ora, poniamo che tu sia un produttore, no? E arriva un regista, ti fa vedere questa cosa e ti dice: «Ecco, questo è il nostro film». Io vorrei sapere, te quando vedi la scena di quando sono in barca, di preciso cosa gli rispondi?"
Psychomachius

"Devo dire che questo film era di assoluto livello, brutto all'inverosimile. [...] Poi induceva visioni mistiche ed esperienze psichedeliche: c'era Emilio che tra poco ascendeva al cielo suonando l'arpa come le faine di Roger Rabbit, mentre personalmente sono sicuro di avere scorto l'immagine di Angela Lansbury riflessa nel ghiaccio verso la fine del film."
CapitAno

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