B-Movies e Cinema Trash


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Dogora

Titolo Originale: Uchu Dajkaju Dogora

Regia: Ishirō Honda

Genere: Fantascienza / Giallo

Produzione: Giappone 1964

Durata: 83'

Cast: Yosuke Natsuki, Yōko Fujiyama, Hiroshi Koizumi, Nobuo Nakamura, Robert Dunham, Akiko Wakabayashi, Jun Tazaki, Susumu Fujita, Seizaburô Kawazu, Eisei Amamoto

Trama: Diversi satelliti vengono distrutti e solo pochi giorni più tardi un gruppo di ladri di diamanti scopre che le gemme che avevano rubato sono scomparse. I due incidenti sono connessi con la scoperta da parte degli scienziati di una creatura con la forma di medusa gigante, mutata per via dell'alto livello di radiazioni sopra il Giappone. Questa creatura, soprannominata Dogora, sta consumando tutta la materia a base di carbonio e comincia ad attaccare anche strutture civili come ponti e navi. Gli scienziati devranno trovare un modo per fermare Dogora prima che sia troppo tardi...

Opinione del Club: Ormai al Club siamo piuttosto esperti di film nei quali compaiono enormi mostri. Nel tempo abbiamo sia visto ottimi titoli che ci hanno offerto divertentissimi deliri di gommapiuma (Il Ritorno di Godzilla) sia enormi delusioni che ci saremmo volentieri risparmiati, dove magari i mosti appaiono per dieci minuti mentre tutto il resto del film si perde in chiacchiere (L'Invasione degli Astromostri).

Ho un ricordo abbastanza agghiacciante di quella serata: all'atto di sedermi, proclamai a gran voce che nonostante la mia passione per i kaiju, da ormai troppo tempo non mi veniva offerta la possibilità di vederne uno al club. E il dado, velendo punire la mia protervia, subito fece cadere la scelta su Dogora.

Ora, come ho detto poco fa, il pericolo più grande per un film del genere è quello di non contenere abbastanza scene di distruzione gratuita. Certo, i diorama da far abbattere ad attori in costumi gommapiumati costano, e sono scene che non mandano avanti la trama, ma per l'audience che si sobbarca di vedere film del genere sono l'attrattiva principale. "Dogora" vuole essere un misto tra due dei filoni principali della cinematografia giapponese dell'epoca, il fantascientifico-Kaiju e il giallo-Yakuza. E se già un film di kaiju "puro" rischia di contenere poche immagini col kaiju in quanto tale, figuriamoci un ibrido.

La trama sin da subito parte intrecciando due filoni abbastanza diversi. L'aggancio usato è, va detto, non troppo stupido, mischiando ladri di diamanti con una medusa spaziale ghiotta di carbonio. Dogora non appare, ma se ne vede in diverse occasioni l'influenza, che risucchia verso il cielo prima carbone e (quando ne trova) diamanti, anche con l'aiuto dei suoi tentacoli corrosivi, poi via materiale a base di carbonio via via più complesso fino a divorare praticamente qualsiasi cosa. Se aggiungiamo che quando le forze di difesa terrestri hanno deciso di fare le cose semplici e sparare un paio di missili contro l'infame creatura, questa si è semplicemente divisa in tanti piccoli Dogorini ognuno pericoloso come l'originale, si capisce come la creatura fosse tutt'altro che innocua.

In parallelo a questa vicenda si muovono le vicende di un gruppo di detective e di un investigatore dell'InterPol sulle tracce dei ladri di diamanti di cui parlavamo prima. Dopo l'inizio, però, il collegamento tra le vicende non è così forte, e la parte "poliziesca" ci è sembrata molto più ridicola e noiosa. Se aggiungiamo che Dogora fa praticamente due sole apparizioni, e che la risoluzione di questo filone di trama è tutt'altro che intelligente, questo da l'idea di quanto mediamente noioso fosse il film.

Difficile parlare del livello di marciume. In alcune scene il marciume galoppa: la medusa spaziale Dogora, nella sua prima apparizione dal vivo, è praticamente un lenzuolo che si agita in cielo. I gangster sono demenzialmente incompetenti - cosa che alla lunga stucca un po', ma per un po' ci ha divertito. Non vi dico come viene alla fine sconfitto il mostro (una trovata un po' forzata, quantomeno, ma lasciamo perdere) ma quando Dogora muore... si solidifica causando una pioggia di sassi multicolore! Il più grande di questi massi va a schiacciare i Gangster in blocco durante la sparatoria finale, terminando la trama Yakuza con un atroce deus ex machina, e causando fitte di riso isterico nel pubblico.

Ma fuori da questi pochi picchi il film è solo noioso. Pochi momenti di gloria non bastano a combattere efficacemente la letargia che attanaglia lo spettatore. Per resistere sveglio durante questo film ho speso talmente tanto che poi mi sono mezzo addormentato durante il ben più interessante "Mille Dollari sul Nero" (secondo film della serata). In linea di massima, quindi, girate alla larga da questo film. Ci sono sicuramente pellicole con più kaiju che vale la pena di vedere più di questa.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Questo film era un'insalata di polpo e patate, con poco polpo (un minuto) e troppe patate."
BlAcK_lOtUs

"Sceneggiatura e regia quasi insignificanti, una storia che avrebbe dovuto essere singola ma che se si fanno due conti sembrava composta da due storie separate che casualmente si univano in alcuni momenti. L'unica scena significativa e interessante, secondo me è stata quando uno dei due gruppi è stato spiaccicato da un giga-sasso blu!."
Piumalibera

"Questo film aveva un certo potenziale come film di mostri giganti, è un vero peccato che invece si sia dimostrato una sorta di poliziesco incentrato sulla misteriosa sparizione di diamanti e carichi di carbonio a opera di un misterioso mostro dove i servizi segreti giapponesi appaiono per quasi tutto il film mentre Dogora, interpretato da un cencio con tentacoli gigante filmato in un acquario, appare solo alla fine dopo un prologo di un ora e dieci. Non ci hanno neppure fatto il favore di farlo in gommapiuma. Sigh."
Winter

1 commento:

Big Hands ha detto...

ho spedo soldi per averlo