B-Movies e Cinema Trash


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Bloodfist


Regia: Terence H. Winkless

Genere: Azione

Produzione: USA 1989

Durata: 85'

Cast: Don "The Dragon" Wilson, Joe Mari Avellana, Billy Blanks, Rob Kaman, Kris Aguilar, Riley Bowman, Michael Shaner

Trama: Jake Raye è un kickboxer ormai ritirato dalle competizioni che si reca a Manila dove suo fratello è il favorito in un torneo clandestino di kickboxing. Quest'ultimo però viene ucciso in circostanze misteriose, così Jake iniza ad investigare sulla sua morte deciso a vendicalo ma ben presto si rende conto che per trovare l'assassino dovrà partecipare egli stesso al torneo...

Opinione del Club: Don "The dragon" Wilson è una iena. Un cavallo che nella Kickboxe ha fatto il mazzo a tarallo un po' a chiunque siglando importanti record in tutte le categorie in cui si è cimentato, ed è uno dei pochi americani che si sono distinti anche quando è venuto il momento di combattere in Thailandia. Si è ritirato praticamente imbattuto dopo 11 titoli mondiali. "Visto che sono così cazzuto, perchè non provare ad imbottirmi di soldi con un po' di film?" avrà pensato il nostro dragone, ed alla fine ci è riuscito. Sinceramente non so se ha fatto così tanti soldi ma ha sicuramente collezionato una filmografia di tutto rispetto.


Il produttore/regista/attore/muratore/estetista Roger Corman ha prodotto il suo primo film da protagonista: Bloodfist, che a me - che la so più lunga di quegli altri puzzoni con cui condivido tutti i miei luridi lunedì sera - è piaciuto.

La trama è quella che è, una scusa per buttare Wilson nella mischia per vedere volare una saccagnata di botte. Tutto mitico, l'ho apprezzato davvero molto. Peccato che Bloodfist sia una copia spudorata di "Senza esclusione di colpi" con Van Damme uscito l'anno prima, il cui titolo originale è "Bloodsport". Stesso torneo segreto, stesso amico folkloristico che viene pestato dal cattivissimo che poi verrà sconfitto in finale, stessa polizia che lo ricerca e stessa romanza con puttanone anni 80'. Certo c'è una variazione sul finale, ma proprio piccola.

Non dico che tutto questo mi infastidisca, ma sicuramente ridimensiona questo lavoro che pesca a piene mani da un titolo allora recentissimo, ma dopo aver preso atto del semi-plagio, possiamo comunque rilassarci e godere dell'ora e mezzo in cui The Dragon pesta tutti ondeggiando a destra e manca; per poi spegnere e il televisore soddisfatti chiedendosi cosa possano offrire gli otto seguiti.
<CapitanAno>

 

Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:

1 commento:

The RedMage ha detto...

Ottima recensione, certo mancano gli "hanno detto" ma immagino il principale sia dovuto al fatto che il club è abitato da una manica di pezzi di merda che non commentano mai nulla.

Ad ogni modo a parte l'originale stupro del layout un ottimo lavoro.