Regia: John Flynn
Genere: Azione
Produzione: USA 1991
Durata: 88'
Cast: Steven Seagal, William Forsythe, Jerry Orbach, Anthony DeSando, Dominic Chianese, Jo Champa, Shareen Mitchell, Ronald Maccone, Sal Richards, Gina Gershon, Jay Acovone, Nick Corello, Robert LaSardo
Trama: A Brooklyn fra gli italo-americani, molti sono diventati dei "boss" o implicati nel giro della droga, altri vivono su prostituzione e scommesse clandestine. Ma Gino Felino ha scelto una strada diversa: è un gigantesco e spericolato poliziotto. Conserva contatti che reputa utili con non pochi criminali, con i quali giocava per le strade da bambino, ma si è conservato integro ed onesto. Si scatena il giorno in cui Richie Madano gli uccide brutalmente Bobby Arms, un amico e collega. Richie è un drogato e degenerato in perenne stato di agitazione, che con tre scagnozzi opera agli ordini del capo mafioso Don Vincenzo, boss del quartiere. Però ha ecceduto e la morte del poliziotto disturba il suo capo, che lo vuole morto e allo scopo sguinzaglia i suoi. Gino tuttavia ha deciso di arrivare primo al traguardo della vendetta...
Opinione del Club: Uno sgherro a caso, il tipico sgherro cattivo di tutti i film d'azione.
Ebbene, egli potrebbe mai avere paura di uno che si chiama Gino Felino?
Tu, incauto lettore, avresti mai paura di uno che si chiama Gino Felino?
Un Furby avrebbe paura di Gino Felino?
Dovreste. Poichè sotto lo pseudonimo zuzzurellone da Italo-americano si nasconde l'espressione della malvagità? L'unica espressione.
Quella di Steven Seagal.
Egli è un figlio di emigrato che invece di diventare mafioso, ha deciso di intraprendere la carriera di nemico del crimine. Credibilissimo.
Un imbarazzante, improbabile panzuto amico di infanzia di Steven uccide il suo migliore amico - un certo Bobby - per cui Steven si scatena con la forza di cento uomini.
Nel frattempo l'incauto assassino, che fra tutti i migliori amici del mondo sceglie proprio quello di Steven Seagal, si muove abbastanza casualmente a giro per la città uccidendo tutti coloro che incontra ed assumendo ogni tipo di droga.
Ci tengo a soffermarmi un momento sul bad guy di turno, poichè egli è il meno carismatico della storia, pare Super Mario fatto di crack con lo spolverino. Scommetto che Alan Rickman - epico cattivo di Die Hard e Robin Hood principe dei ladri - si è sentito male quando ha scoperto che quello là fa parte della categoria dei Bad Guys.
Ma tornado all'arte, tengo soprattutto a sottolineare l'incredibile solerzia con cui Steven semina distruzione, infatti gira per il quartiere picchiando non i cattivi, bensì i conoscenti dell'assassino, scatenando una rissa da antologia in un bar malfamato in cui stende gratuitamente il barista, infila un disgraziato ripetutamente in una cabina telefonica, picchia un cinese con un roccambolesco combattimento con le stecche da biliardo e con una palla del suddetto gioco crea una bolas con cui decima la popolazione di alcolizzati della città. Non contento si sposta anche in una macelleria dove un incauto lo attacca con una mannaia, grazie alla quale seminerà la morte, non mancheranno inni al rispetto delle donne e degli animali, anche se al posto della musica l'immenso Steven sciorinerà orchestrazioni di dislocamento degli arti ed onesti calci nelle palle.
Violenza indiscriminata contro uomini e suppellettili più del solito, condita con uno squisito abbigliamento che conta l'elegante basco della polizia di Chicago, canottiera nera aperta sul petto a far vedere il crocifisso appeso al collo - sempre elegante - e largona sull'addome per nascondere pancia incipiente pronta a prendere il sporavvento.
Un film da antologia per tutti gli appassionati del cinema trash e del cinema d'azione, una perla della violenza semi-gratuita che ha provocato in me una certa commozione, sia emozionale che cerebrale.
Questo film mi ha fatto capire che la sincerità nel far male nei film degli anni 80' e 90' è ormai quasi completamente andata, ma non disperiamo: quando ci sentiamo tristi per la mancanza di violenza sincera ed analogica, Steven è qui a testimonianza indelebile di come ruggivano i leoni.
<Capitan Ano>
Voto del Club: | |
Qualità Cinematografica: | |
Livello di Marciume: |
"L'ho scaricato per guardarmelo visto che non c'ero all'ultima serata marcia... Ovviamente l'ho preso in original e sorpresona: Steven Seagal parla con l'accento italiano e dice frasi in italiano per tutto il film... O almeno ci prova!"
Il Drugo
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