Sono ormai passati due giorni da natale, che un mio amico fisico ha descritto come "la gara di due giorni a chi raggiunge per primo il limite di Chandrasekar" (che per chi non lo sapesse è il limite di massa oltre il quale un corpo di una certa dimensione diventa un buco nero). Alcuni di noi hanno trovato solo oggi le energie per alzarsi dalla tavolata del 25. E lo hanno fatto per radunarsi nel Salotto dello Schioppo. Il Club si è quindi presentato al gran completo davanti alla leggendaria televisione alle sette e mezzo, e mentre raccoglievamo le ordinazioni per la cena cinese take-away e ci litigavamo i posti sul divano, una certezza albergava in noi: questa sarebbe stata l'ultima serata marcia del 2010.
Trovarsi prima di cena è stata una buona mossa. Mentre aspettavamo l'arrivo del motorino che ci avrebbe recato in offerta le prelibatezze orientali, abbiamo potuto lanciare a tradimento il dado e vedere cosa usciva: e il dado, forse preoccupato per tutte le volte che lo abbiamo recentemente trascurato, ci ha trattato bene, regalandoci una delle migliori restazioni cinematografiche di Steven Seagal, che affronta una banda di spacciatori rastafariani in "Programmato per Uccidere", spezzando in corso d'opera un'invereconda quantità di arti. Steven era agli inizi di carriera e quindi piuttosto magro.
Nel frattempo era arrivato il cibo, ci eravamo nutriti. Il film era allegramente terminato regalandoci un ganzissimo pezzo reggae durante i titoli di coda. Poche ciance, e si passa al successivo. Il dado qui ci ha voluto donare uno dei pochi capitoli che non abbiamo ancora visto della serie di "Grano Rosso Sangue", il terzo film per la precisione. La pellicola si dimostra piuttosto ordinaria per la maggior parte del tempo, salvo poi decollare in un tripudio di gommapiuma e manichini verso la fine del film, cosa che ci ha riempito di gioia - inoltre in diverse scene compare una giovanissima Charlize Theron. Alla fine del film erano le 11:40.
Presto, troppo presto per andarsene. Al ché il CapitAno, sempre alfiere del terzo film, propone di andare avanti: e mentre i più deboli (Lotus, Winter, Felio) abbandonano la scena, i sei rimasti si apprestano a lanciare di nuovo il dado per un altro po' di sofferenza. Qui bisogna dire che la sorte è stata una vera baldracca: era uscito un film fantascientifico di cui ora non ricordo il nome, ma il file era corrotto e abbiamo dovuto desistere; e così siamo passati a quello immediatamente succesivo in lista, "Cannibal Women in Avocado Jungle of Death", che è stato probabilmente il punto più basso della serata. In inglese, non sottotitolato, con attori dotati di accenti terribili che rendevano difficile capire cosa fosse detto; e soprattutto ciarle, ciarle, ciarle e pochissima o nessuna azione. E sì che la trama (una tribù di femministe cannibali asserragliata in una giungla nel bel mezzo della California) sembrava promettente!
Erano le 2:20. Magneto, che aveva assistito a tutto il film precedente stando in piedi per misteriosi motivi, è andato a letto. Sade è pure lui andato a casa. E mentre Psycho e il CapitAno erano distratti, io e il presidente abiamo messo in atto il nostro piano criminoso per ignorare il dado e vedere finalmente il film che entrambi da tempo aspettavamo: Inframan, una specie di "Power Rangers" di Hong Kong (quindi con Kung Fu). E la pellicola, tra pannelli di cartone pieni di bizzarre lucette, mostri interamente realizzati in gommapiuma, fulminanti ovunque ed esplosioni a caso, ci ha veramente esaltato! Il film in effetti è stato persino in grado di provocare visioni negli astanti, in particolare al CapitAno verso la fine è apparsa Angela Lansbury riflessa nel ghiaccio.
Pellicole Visionate: Programmato per Uccidere, Grano Rosso Sangue III, Cannibal Women in the Avocado Jungle of Death e Inframan
Programmato per Uccidere
Grano Rosso Sangue III
Cannibal Women in the Avocado Jungle of Death
Inframan
2 commenti:
Mago, in verità CapitanAno ha avuto le visioni di Angela Lansbury verso la fine di Inframan :D
Per la barba di Odino, mi appresto immediatamente a correggere!
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