B-Movies e Cinema Trash


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The Nun

Titolo originale: La Monja

Regia: Luis De La Madrid

Genere: Horror

Produzione: Spagna 2005

Durata: 101'

Cast: Anita Briem, Belén Blanco, Alistair Freeland, Manu Fullola, Paulina Gálvez, Natalia Dicenta, Oriana Bonet, Teté Delgado, Lola Marceli, Cristina Piaget, Montse Pla, Alessandra Streignard, Ludovic Tattevin

Trama: Una serie di terrificanti omicidi, un torbido passato di abusi in una sperduta scuola cattolica... Ed il fantasma di una suora in cerca di vendetta! La madre della giovane Eve è la prima a soccombere, e man mano che le amiche di un tempo della prima la seguono una dopo l'altra la ragazza si rende conto di non avere scelta: scoprire cosa realmente muove lo spettro e -sopra ogni cosa- se anche lei sarà destinata ad una morte atroce e violenta...


Opinione del Club: E' un film - questo - che ha raccolto le speranze dell'intero Club come pochi altri. La forte tendenza antireligiosa che caratterizza il gruppo non ha potuto che far brillare molte paia di occhi all'idea di una suora dispensatrice di morte nelle parvenze di spettro semi-indistruttibile. Un horror come questo prometteva molto, è il caso di dirlo, e nonostante ciò non ci ha entusiasmato... Non quanto avremmo voluto, almeno.

Nella prima parte del film l'opinione dei membri è stata piuttosto favorevole, con la comparsa della suora evanescente e demoniaca in casa della protagonista e - sebbene gli effetti speciali non fossero esattamente il massimo - la scena si è dimostrata di ottima introduzione per il resto del film: un antipasto di Suspanso e Actione che se mantenuto avrebbe proiettato il film nell'olimpo dei MarcioCapolavori... e che si è spento - con un misto di delusione/noia - già dalla scena seguente.

A fronte di una fotografia ragionevolmente buona (l'ultima generazione di film horror insegna), risulta tristemente chiaro che il panorama cinematografico spagnolo non sia esattamente come Hollywood e la qualità della recitazione generale ne risente. Purtroppo in un film di questa categoria ci si aspetta che gli attori riescano a bilanciare con doverosa espressività non solo le scene cariche di tensione, ma anche i rari momenti di tranquillità... E quel che abbiamo visto è stato proprio l'esatto opposto. La continua tensione stampata sui volti dei traumatizzati protagonisti alla lunga ha stancato anche i più eroici di noi.
Troppe chiacchiere e troppi pochi veri colpi di scena, qualcosa che ogni buon horror dovrebbe evitare come la peste.

E' evidente che gli autori del film si sono trovati difronte ad una serie di vuoti nella trama che sono stati costretti a riempire con spiegazioni - volendo essere buoni - più che discutibili. Ne è esempio il perché la SpettroSuora abbia fatto la sua apparizione ad anni di distanza dalla sua morte (l'acqua che la ricopriva è stata prosciugata? Mah...), soluzione ben poco logica e persa nel vortice di morti splatter ed improbabili stravolgimenti della trama.

Ma veniamo ai personaggi: prima tra tutti per espressività c'è - manco a dirlo - la SpettroMonaca, la poco evanescente apparizione di una religiosa di mentalità assai ristretta. Emula dell'imperituro sergente Hartman, tortura fisicamente e mentalmente le sue allieve con velenosi sermoni mentre da defunta impiega doveroso sadismo nel riproporre in chiave moderna il martirio delle martiri omonime delle sue vittime. Completamente fuori di testa, il ghigno satanico e perenne la rende di diritto l'acquisto più dignitoso di tutto il cast, sebbene alcune sue scene in CG potessero essere realizzate molto meglio dedicandogli quei 2-3 secondi di impegno in più. Il resto... Beh, non brillano per interpretazione a cominciare da Eve, la protagonista.

A fronte di un trauma dopo l'altro, la ragazza non riesce a rendere adeguatamente l'ambientazione horror in cui si trova ad agire. Sulla sua recitazione non mi dilungherò oltre, e forse è meglio così. La sua morte... Beh, ha contribuito a rendere il finale marcio, ma veramente marcio.
Subito a ruota la segue il bel giovane e azzimato che ci ha suggerito dal primo sguardo una romanza proibita: pur contando l'amico come presenza maschile, già a metà del film si capisce che il 99.9% del lavoro mascolino (romanza inclusa) sarà da lui svolto in barba ad ogni tabù religioso: grande gioia - del Presidente in primis - nel momento fatidico. Ecco, la sua è decisamente la morte meno prevista ed ha suscitato reazioni miste di sdegno e di aspettativa in quanto - da quel momento - è stato chiaro che il film avrebbe teso all'incredibile finale a merda.
Finale a Merda che puntualmente c'è stato come puntualmente avviene quando l'unico personaggio maschile di turno viene eliminato per qualsivoglia motivo.
Il resto dei personaggi non ha molto spazio all'interno della trama, ed il fatto che fossero per lo più ragazze o donne non ha reso i loro dialoghi più costruttivi: dalla remissiva all'aggressiva, assistiamo alle truculente esecuzioni di tutto -o quasi- il cast, e devo dire che questo è stato il motivo principale che ci ha spinto ad arrivare sino alla fine di questo altrimenti mortale film.

In conclusione, ha deluso parecchio il trovarci davanti un film del genere: raramente una pellicola da noi visionata ha ottenuto una votazione tanto bassa ed unanime.
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:


Livello di Marciume:



Hanno Detto:
"Gli effetti speciali erano abbastanza orrendi e le riprese erano un po caserecce."
Winter

"Il film è così noioso che il Mani ha molestato Emilio più del solito."
Il Drugo

"Un film acquistato con immense aspettative... andate crudelmente deluse! Comunque vi avevo avvisato..."
Magneto

1 commento:

Winter ha detto...

tra l'altro vorrei ricordarvi comemuore il giovane prete, quel film vale di vederlo al massimo per quella scena.