B-Movies e Cinema Trash


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The Great Yokai War

Titolo Originale: Yōkai daisensō

Regia: Takashi Miike

Genere: fantastico, avventura, horror

Produzione: Giappone 2005

Durata:
124'

Cast: Ryuunosuke Kamiki, Hiroyuki Miyasako, Chiaki Kuriyama, Bunta Sugawara, Shuntaro Ino, Kaho Minami, Riko Narumi, Etsushi Toyokawa, Kiyoshirō Imawano.

Trama: Un bambino di nome Tadashi Ino di trasferisce in una piccola cittadina dopo il divorzio dei suoi genitori. Ad una festa locale, egli viene scelto per essere il Protettore Kirin dell'anno, protettore di tutte le cose buone. Ben presto però, con l'apparizione di uno spirito malvagio chiamato Yasunori Kato, scopre che il suo nuovo titolo non è solo un gioco. Kato infatti desidera vendetta contro tutto il genere umano e per raggiungere il suo scopo evoca un potente spirito chiamato Yomotsumono, originato dal risentimento delle numerose cose e oggetti che la gente butta via. Con le fiamme di Yomotsumono, Kato fonde gli innocenti spiriti Yokai per creare delle violente macchine-demone fatte di spazzatura da usare come armata. Sarà compito del Protettore Kirin proteggere l'umanità e riportare la pace nel mondo degli spiriti...

Opinione del Club:
Che Takashi Miike sia uno dei più talentuosi registi contemporanei lo sapevamo, che la sua mente abbia prodotto perle apprezzate dal Club quali "Sukiyaki Western Django" come mattoni ultrapesanti come "Deadly Outlaw: Rekka" pure.
E' lo spirito pionieristico che ci siamo impegnati nella visione di un suo (a noi) sconosciuto film, Yōkai Daisensō, il cui nome tradotto NON verrà più detto semplicemente per dimostrare che posso farlo.
Avrebbe potuto essere una epica colata di marciume, oppure un qualcosa di talmente autopunitivo da indurci ad evocare il Molesto cane dei padroni di casa... Ed in effetti entrambe le cose sono avvenute, in un mix che solo Miike poteva proporci.
Non ce ne siamo pentiti, ma è un bene che film del genere restino pochi: veniamo quindi a spiegarvi il perché.

Intanto partiamo dai "contro":
Yōkai Daisensō è un film lungo. Due ore sono tante per chiunque, a maggior ragione aggiungendo qua e là scene incredibilmente lente e - suppongo - pregne di significato per chi possiede un minimo di competenza in critica cinematografica.
Noi siamo un branco di animali ignoranti, e ben di rado siamo toccati dalla profondità di suddetti momenti. C'è da dire comunque che questa pellicola non è lenta nel suo complesso e, anzi, possiede validi momenti di gloria e actione che ben si intersecano nel complesso della trama... Ma in diversi sono arrivati vicino all'autoevirazione dopo più di 10 minuti di sterili dialoghi tra Spiriti che discutevano della propria inutilità.
Se Miike avesse tolto quei trenta minuti di troppo ce lo saremmo goduto davvero di più. Ma recriminare ormai è inutile, quindi passiamo ai (numerosi) punti di forza.

Li chiamo "punti di forza" anche se la voce su cui vanno a incidere è il Livello di Marciume. Perché nonostante il budget impiegato (che non deve essere poco) ed alcuni usi della computer graphic più che validi parecchi mostri sono stati realizzati con ausilio di abbondante gommapiuma, e se c'è una cosa che noi Marci non possiamo che apprezzare è una costumistica efficace realizzata senza rivestire gli attori di oro e diamanti.
In particolare segnalo lo spirito del Kappa (il cugino di campagna di Jar Jar Binks) e la principessa Kawahime entrambi molto realistici... Ed i "gommapiumosi" NuriKabe o"Spirito-parete" e Kasa Obake o "Spirito-Ombrello" i cui dialoghi ci hanno infranto i maroni con dedizione quasi commovente.

Quindi citerò altri spiriti che appaiono nel corso del film, tanto per dilungarmi un pò prima di passare al mitico cattiFo di turno (che in Yōkai Daisensō spicca molto più del piccolo protagonista): Sunekosuri, Kirin, Bakeneko, Noppera-bō, Chochinobake, Rokurokubi, Mokumokuren, Futakuchi-onna, Hitodama, Karakasa, Yuki-onna, Kitsune, Kyonshi, Ookubi, Tanuki, Yama-uba, Hitotsume-kozō, Kappa, otoroshi, ohaguro-bettari, nuri-botoke, Amazake-Babaa, Kejoro, Wanyudo.
Sono tanti, eh?
Ed ancora di più sono i mostri-spazzatura creati dalla fusione di Yōkai catturati dal malefico Katō con veicoli ed elettrodomestici vari. Roba da fare invidia a Terminator, e mossi tra l'altro con effetti speciali che -caso più unico che raro- ci hanno suscitato parecchi commenti positivi.

Ma veniamo al malvagio stregone Yasunori Katō, qui elegantemente interpretato da un maestoso Hiroshi Aramata: uno dei personaggi più emblematici del folklore giappico, è un Onmyoji (Una sorta di esorcista per gli incolti) malvagio e di incredibile potenza.
Questo individuo (che ha -tra l'altro- dato ispirazione per l'immortale Mr.Bison di Street Fighter) per tutta la durata della pellicola fa quel che meglio gli riesce, ovvero dimostrarsi altezzosamente superiore a chiunque, specialmente nei confronti del protagonista per tutta la durata dello scontro finale.
Effettivamente questo non ce lo aspettavamo.
Se c'è uno scontro finale, il buono deve prevalere sul cattivo, no? Ecco, in Yōkai daisensō accade esattamente l'opposto e l'epico stregone spazza i pavimenti della fortezza con il piccolo Tadashi all'apice del suo potere.
Il tutto senza neanche il fiatone.
Ciò sancirebbe la fine del film ed uno dei più traumatici finali a merda della storia del Club Del Marcio... Ma improvvisamente ecco che nel momento del trionfo interviene lui.
Il solo.
Il mitico.
L'ultimo fagiolo Azuki dello spirito -per sua stessa ammissione- inutile Azukiarai, il "Lava-ceci", provoca una reazione a catena che distrugge cattivo & fortezza/demone volante mentre all'esterno una moltitudine di Yokai folleggia come se non ci fosse un domani senza neppure aver capito che è iniziata la battaglia finale.

Effettivamente non ho parlato del protagonista: probabilmente perché non c'è niente da dire su di lui se non che è il classico bambino semi-traumatizzato che si trova sulle spalle il peso dell'essere il nuovo "Kirin Rider" e che dovrà -per sopravvivere- imparare a combattere a una velocità tale da far sfigurare Son Goku.
Momenti -come abbiamo detto- di actione, terore, e molto goblin in questo film di Miike che comunque ha riscosso voti medio/alti dai votanti.

Probabilmente per merito del finale decisamente a merda in cui (ed è solo l'inizio!) il protagonista è cresciuto e da bravo adulto non solo non si ricorda nulla, ma neppure riesce più a vedere gli spiriti attorno a sé...
<Felio>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Io sono un po' un romanticone e alla vista della gommapiuma mi commuovo sempre un po'. [...] Durante la visione di questo film ho avuto la tentazione di piangere dalla gioia."
The RedMage

"La computer grafica non era malaccio, si può magari fare un picolo commento sulla qualità delle texture, ma ad essere sincero dopo aver visto un vagone di film di fantascenza dove navette fatte con Rhinoceros vagano nell'infinito spazio di un fondale preso da una mappa celeste..."
Winter

1 commento:

The RedMage ha detto...

Un'ottima recensione come al solito! Però mi dispiace contraddirti: il kasa obake era palesemente realizzato in CG! E soprattutto non credo abbia mai parlato XD

Bisogna inoltre ricordare la presenza del leggendario spirito-carta igienica!