Produzione: USA 2009
Durata: 93'
Genere: Azione
Cast: Dolph Lundgren, Melissa Molinaro, Hristo Shopov, Dave Legeno, Clement von Franckenstein, James Chalke, Zahary Baharov
Trama: Mosca . Il presidente Petrov organizza un concerto al quale partecipa Venus, una pop star americana di cui le figlie di Petrov sono accanite fan. All'esibizione partecipa anche Joe, un batterista di un gruppo rock, i CMF. Durante l'esibizione di Venus, un gruppo di terroristi russi non bene identificato riesce a fare irruzione nel teatro, affollatissimo, iniziando a sparare su chiunque.
Opinione del Club: Un Dolph Lundgren eroico, all'ennesima potenza. Questo film è stato una piacevolissima sorpresa per tutti noi, sopratutto dopo quella cacata sotto forma di pellicola che prende il nome di "Direct Action".
Dolph non ha praticamente mai smesso di fare cinema, chiaramente il genere per cui viene chiamato a recitare è terreno fertile per blockbusters di qualità sconcertante, ma ogni tanto emerge una perla che spazza via tutti i brutti ricordi, è sicuramente il caso di "Command Performance" film di cui Dolph Lundgren è anche il regista, che senza ambientazioni spettacolari o grandi effetti speciali riesce a regalare un ora e mezza di sano divertimento vecchio stampo.
Il film si ambienta per tutta la sua durata all' interno di un grande teatro moscovita dove si scatena un violento attacco terroristico, che non può fare altro che riportare alla mente quello del teatro di Dubrovka del 2002; i "bad guys" non sono più i Ceceni ma bensì un commando terroristico guidato da Oleg, il figlio del generale che guidò il tentato colpo di stato contro il presidente Gorbaciov e che decise di suicidarsi con un colpo alla testa (dopo aver ucciso la moglie) poco prima di essere arrestato. Anche la modalità di esecuzione dei terroristi riprende quella della strage di Dubrovka in quanto le armi e l'equipaggiamento per l' assalto vengono nascosti all'interno del teatro mesi prima del loro utilizzo finale in modo da non destare sospetti nella numerosa security che protegge il presidente russo Petrov e le sue due figlie.
Ma passiamo a chi ce la fa prendere veramente bene : Dolph Lundgren a.k.a Joe. In questo caso Dolph veste i panni di batterista di una celebre band Hard Rock russa, basta che si togla la maglietta e mostri i tatuaggi sudando come un manzo mentre suona la batteria e imbrocca subito la fica di turno, la prosperosa Venus, celebre popstar americana che dopo 10 minuti di film propone a Dolph di "festeggiare" nel suo camerino subito dopo la fine dello show, ignara dell' inferno che si sarebbe scatenato durante la sua esibizione.
Dolph è veramente in forma e dimostra 20 anni di meno, non fa a tempo ad accendersi una canna in bagno per riposarsi dal concerto che i commandos assaltano il teatro prendendo in ostaggio il presidente le sue due figlie e l'ambasciatore americano dopo aver trucidato la security. Dopo aver assistito alla morte del suo cantante esploso su una granata, Joe esce fuori dal bagno e scopre il massacro. La moltitudine di corpi senza vita all'interno della sala concerti sembrano colpirlo in maniera molto personale. Non tutti sono morti , infatti Joe incontra un membro della security del presidente miracolosamente rimasto vivo; i due sono molto diffidenti l uno dell altro ma dopo uno scambio di opinioni piuttosto poco piacevole per la guardia del corpo si convincono a collaborare.
Bellissima la scena in cui Doplh assalta un gruppo di terroristi che stavano per giustiziare due uomini della security sfasciandogli nel viso una Gibson "Les Paul" e dispensando morte a colpi di Ak. Dolph infatti non è solo un batterista con un particolare feticismo per i colli spezzati ma ci fa sapere che prima era un biker di una banda negli states che dopo un tragico e violento scontro con i Narcos per una questione di soldi, in cui hanno perso la vita alcuni suoi amici e familiari, ha deciso di emigrare in russia e non toccare più le armi da fuoco... Promessa prontamente trascurata dopo 30 minuti di film.
Un punto a favore anche per gli attori, la recitazione non è tra le peggiori e i personaggi convincono abbastanza, sicuramente non da oscar ma almeno sopra la media della decenza.
Il film continua nell'unico modo in cui può continuare, con un Dolph che semina morte con la semplicità e col gusto con cui un bambino può mangiare un gelato, puro intrattenimento e divertimento. Non mi piace spoilerare come vanno a finire i film e difatti non lo farò, il film riserva qualche colpo di scena ed è giusto la trama non venga svelato.
Consiglio questa pellicola a tutti gli amanti dell' action, un film sincero e divertente che nella sua semplicità regala soltanto gioie e con una grande massima di Dolph Lundgren ci ricorda che "Morire è facile, è il Rock and Roll che è difficile".
<PsychoMachius>
Voto del Club: | |
Qualità Cinematografica: | |
Livello di Marciume: |
Hanno Detto:
"Signori, questo film era veramente bello con un Dolph raramente così sugli scudi."
CapitAno
"Si vede che è stato ideato e diretto da Dolph che chiaramente nella sua crisi di mezza età voleva impersonare un 'batterista biker dai burrascosi trascorsi con i portoricani che tromba ogni fia gli si pari davanti'."
PsychoMachius
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