B-Movies e Cinema Trash


Club fiorentino per la visione e l'apprezzamento di B-movies e cinema Trash! Clicca qui per maggiori informazioni. Nuove recensioni ogni due settimane circa.

Il Ritorno dei Pomodori Assassini

Titolo Originale: Return of the Killer Tomatoes

Regia: John De Bello

Produzione: USA 1988

Durata: 97'

Cast: John Astin, George Clooney, Gordon Howard, Anthony Starke, Michael Villani, Harvey Weber, Karen Mistal, John De Mello, Rick Rockwell, Steve Lundquist, J. Stephen Peace

Trama: Il delirante professor Cancrena non si rassegna ad abbandonare le sue smanie di conquista mondiale. Asserragliato in una lugubre villa, lo scienziato perfeziona le sue ricerche genetiche. Scopo: trasformare i perfidi pomodori in repliche degli esseri umani. Esperimento di maggior successo: Tara, una magnifica ragazza, ex pomodoro, brava sia nelle mansioni domestiche sia nelle arti erotiche di cui Cancrena non tarda ad innamorarsi. Tara però perde la testa per un ben più attraente giovane pizzaiolo della cittadina scatenando le ire del professore...

Opinione del Club: Parlai qualche mese fa del film "Attack of the Killer Tomatoes", un film che ci aveva lasciati tutto sommato abbastanza delusi, dati il taglio incredibilmente amatoriale e lo scorrere piuttosto noioso della trama. Beh, questo seguito ci ha invece lasciati più che entusiasti!

Il film è una parodia di diversi generi, in particolare l'horror, e in particolare quello a basso costo. Non che il film in quanto tale sia ad alto costo, anzi! Ma andiamo per ordine.

Sono passati molti anni dalla prima invasione dei pomodori assassini. Il professor Cancrena, che aveva avuto le mani in pasta nella prima invasione ma senza che nessuno avesse potuto provare il suo coinvolgimento, non ha ancora abbandonato i suoi sogni di conquista. Nel frattempo, l'eroe della prima guerra Wilbur Finletter ha aperto una pizzeria, in cui lavorano lui, suo nipote Chad e l'altro impiegato, il donnaiolo Matt.

A questo punto del film, lo spettatore già probabilmente stava ridacchiando per la strana introduzione in cui un presentatore appare per introdurre il film e voci fuori campo si lamentano perché invece del "Ritorno dei Pomodori Assassini" l'emittente non stesse trasmettendo "Ragazze con le Tette Grosse Vanno in Spiaggia e si Tolgono il Top" (che, però, non poteva essere mandato in onda di nuovo perché sarebbe stata la quarta volta quella settimana). Come se non bastasse, però, dopo circa dieci minuti dall'inizio il suddetto spettatore dovrebbe essere folgorato da tre realizzazioni.

La prima è che Matt è interpretato da un giovanissimo George Clooney, in una delle sue primissime apparizioni cinematografiche. La seconda è che, come ci si può immaginare in una nazione devastata dalla prima guerra contro i pomodori, questi ortaggi sono fuorilegge, e così i prodi pizzaioli si trovano a cercare dei sostituti - cosa che fanno in modo piuttosto infelice, cercando di usare cose che avessero più o meno lo stesso colore, come, che so, la marmellata di fragole. Infine, c'è il tema del film, che è bellissimo e potete ascoltare qui a destra.

Insomma, il film parte subito fortissimo tra l'humour e la demenzialità e va avanti a passo di carica tra improbabili esperimenti scientifici capaci di trasformare i pomodori in pomodonne e pomouomini, ricomparsa di attori dal primo film, razzismo antipomodoro, risse completamente assurde, spaccio di pomodori e la storia d'amore tra Chad Finletter e la pomodonna Tara, che culminerà con un'ardita missione di salvataggio.

Insomma, ci sono tutti gli elementi per un bel film marcio, compresa una sapiente alternanza tra trama e il nonsense più spinto, a volte completamente esplicita, sfondando allegramente quello che in America chiamano il "quarto muro", quello tra il cinema e il metacinema, se volete. A un certo punto una scena viene interrotta verso la fine dal regista che comunica che non ci sono più i soldi per andare avanti, al che Clooney suggerirà di cercare di racimolare qualcosa con la pubblicità occulta, e da allora cominceranno a comparire loghi di famose aziende a destra e a manca nei luoghi più improbabili.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, beh, nulla di eccezionale da segnalare, con gli effetti delle trasformazioni pomodoro-uomo evitati con espedienti o quantomeno artigianali... Diciamo che il film è abile nel girare intorno alle parti che avrebbero richiesto particolari effetti speciali, o far passare le carenze in quel comparto come volute, così da non farle notare troppo; e per il resto, tra una trama meno sconclusionata (certo, è intervallata da scene a caso, ma c'è), una sceneggiatura più attenta, e una recitazione quantomeno decente, il film scorre molto bene e non smette mai di divertire.

Insomma, una pellicola bella marcia sin dalla premessa (già il titolo quantomeno strappa un sorriso) che ci ha lasciato entusiasti - tanto da essere in effetti, una delle nostre preferite. Consigliatissimo!
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno Detto:
"Alla fine i pomodori non sono assassini [...] Qui i poveri ortaggi sono più che altro cavie utilizzate dal dottor Cancrena per i suoi esperimenti. Questa incongruenza con il titolo comunque non rovina il film, infatti ci troviamo davanti ad un capolavoro del trash o quasi. Fin dai primi fotogrammi si respira un'aria volutamente demenziale condita da effetti speciali decisamente caserecci e a basso budget. Mentre la trama procede si susseguono assurdità e genialate assortite che fanno letteralmente rotolare dalle risate."
Il Drugo

"Che capolavoro del trash!!! Idiota quanto basta per trascorrere un'ora e mezza rotolandosi dalle risate nel vedere una società traumatizzata e pomodorofoba reagire al 'pericolo rosso' (Il comunismo? [cit.]) in maniera ancor più stupida di 'Allarme ad Hollywood'."
Felio

2 commenti:

Marcio_il_Rosso ha detto...

Il dr Cancrena è John Astin, ovvero Gomez Addams! ;)

The RedMage ha detto...

Hahaha, oddio, hai ragione!

In caso non si fosse capito, questo film era bello.