B-Movies e Cinema Trash


Club fiorentino per la visione e l'apprezzamento di B-movies e cinema Trash! Clicca qui per maggiori informazioni. Nuove recensioni ogni due settimane circa.

Delitti Inquietanti

Regia: John Gray

Genere: Steven Seagal

Produzione: USA '96

Durata: 92'

Cast: Steven Seagal, Keenen Ivory Wayans, Bob Gunton, Brian Cox, John M. Jackson, Michelle Johnson

Trama: Jack Cole, recentemente trasferito dalla polizia di New York a quella di Los Angeles, e il suo nuovo partner Jim Campbell investigano un serial killer noto come "The Family Man", che crocifigge le proprie vittime e proprio per seguire il quale Cole si è fatto trasferire dalla grande mela. Le cose prendono una piega personale quando la ex-moglie di Cole diventa una delle vittime del killer. Ma quando Cole, in cerca di informazioni, contatta il suo vecchio superiore sotto l'esercito, Smith, si ritrova anche invischiato nelle trame della malavita di Los Angeles...

Opinione del club: Alla metà del anni 90' Steven esce dal flop di "Sfida tra i ghiacci" e poi dal rinnovato successo di "Trappola sulle montagne rocciose". La Warner, che ci crede tantissimo, investe di nuovo in Lui e non sarà l'ultima volta. In questa pellicola Steven, ma guarda un po', è un poliziotto cazzutissimo dal passato oscuro che è affiancato dal negro di turno, Keenen Ivory Wayans, nell'affrontare un serial killer che pensa bene di crocifiggere le proprie vittime dopo averle seviziate.

Wayans è un commediante di mestiere ha lavorato in varie sit com ma soprattutto nel 2000 creerà la saga di "Scary Movie" per cui credo campi ancora in ville d'oro massiccio. Insomma con il negro istrione al fianco di Seagal ci sono tutte le carte in regola per imbastire un bel buddy buddy movie a dispetto della serietà dell'argomento trattato.si comporta come si deve, fa partire le gag per compensare la violenza di Steven e per far sorridere un po' il pubblico con un po' di cliche da negro di strada e facendo il sentimentale commuovendosi a vedere Casablanca e si concede anche un bel paio di scene d'azione. Ovviamente però passa in secondo piano rispetto alla grandezza di Steven.

Questo film è fondamentalmente piaciuto a tutto il club, ma tutti sono stati concordi nell'identificare il grosso problema di questa scoppiettante pellicola d'azione: la trama.

Il signor John Gray gira con una certa dignità e ritmo questa pellicola dove però c'è fin troppa carne al fuoco e dopo una quarantina di minuti il filo che collega tutte le situazioni si spezza e lo spettatore comincia a fare confusione. Infatti ci si trova davanti al caso delle crocifissioni che volge in una direzione quasi del tutto opposta alla faccenda del cattivone di turno, Bob Gunton, invischiato con la mafia russa che comincia a perseguitare Steven quasi unicamente perchè rimane insensibile davanti alle sue offerte di corruzione. D'altronde rimane insensibile anche alla morte dell'ex moglie. Anche ai suoi figli che gli fanno le feste. Anche alle accuse di omicidio che gli vengono rivolte contro. Se vogliamo dirla tutta anche di fronte alla resa dei conti con il serial killer che tiene ostaggio un pretaccio, cosa che accade prima dello scoccare dei sessanta minuti di film.

Ma non è il solo elemento della trama che salta fuori: infatti anche il passato di Steven è preso in considerazione tramite un dialogo fra lui ed il super cattivo - il burattinaio della vicenda della mafia che tiene sotto scacco anche il cattivone - ma mai approfondito. Insomma dopo un po' non ci si capisce più un fondamentale cazzo.

Tuttavia non voglio far finta di essere qui a fare l'esperto tecnico, sono qui per tributare la grandezza incredibile di Steven che torreggia su tutto il film e tiene insieme questo pasticcio di trama.

Il nostro eroe esordisce risolvendo una crisi in una scuola dove un ragazzo smongola tendendo la sua classe ostaggio con una pistola, allorché Steven lo disarma volando su di esso sfondando la finestra volando oltre il cortile e piombando nel palazzo di dirimpetto sfondando un'altra finestra; e sono già lacrime. In seguito l'eroe dei due mondi sgomina un assalto della mafia russa tagliando le gole dei cattivi con il sapiente uso del bancomat gettando la folla - che saremmo noi - in visibilio.

Raggiunge uno dei suoi maggiori apici in carriera quando distrugge un ristorante in una rissa sfoderando anche battute di spirito degne del miglior Bruce Willis. Sicuramente questa rissa entra nella mia personale top five delle risse di Steven.

Non pago esercita la sua sana dose di cattiveria gambizzando il super cattivo per strappargli informazioni preziose.

Ma non è finita qui, infatti ci sarà una poderosa resa dei conti finale contro l'intera banda dei cattivi con sfuriate di piombo e botte da orbi che culminerà nella classica sfida al leader degli sgherri, John M. Jackson - che personalmente conoscevo per essere l'alto ufficiale in JAG - che finisce impalato su una cancellata.

Il film, ahimè, non andò molto bene al botteghino, tuttavia il contratto con la Warner non era ancora finito e Steven si concesse un'altra pellicola: "Fire down Below". Se volete sapere com'è andatevi a leggere la recensione.

Un film dalla trama incomprensibile e più ci si avvicina alla fine meno ha senso, tuttavia mi sento di consigliarlo per vedere all'opera uno dei migliori Steven prima della decadenza nell'inferno del direct-to-video. Ti amo Steven.
<Capitano Ano>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno detto:
"Uno dei migliori di Steven. C'è tutto. Anche lo sperma di cervo. Non manca niente, c'è actione bizzarra e violenta, manate per motivi banali e cattivi bolliti ma soprattutto delitti inquietanti con tanto di gente crocefissa al muro della camera da letto. Come ricorda il CapitAno la scena del ristorante rimarrà una delle migliori sicuramente al pari di quella del mercato del pesce in 'Belly of the Beast'."
Psycomachius

"È un buon film contenente buone scene, come il bancomat e il ristorante, l'unica pecca che mi sento di lamentare è la trama un po' confusa nella quale la prima metà del film segue la storia di questo serial killer e poi ci se ne dimentica allegramente per passare alla mafia californiana. Per il resto comunque film divertente con Steven in grande spolvero che sgomina sgherri a destra e a manca e stima le tempistiche del rinnovamento degli interni. D'altra parte si sa che la trama non è così fondamentale quando c'è Steven."
The RedMage

"Che dire, c'è Steven, è violento, è giusto, è dalla parte dei buoni. Incredibile poi la scena del Bancomat, che sicuramente la critica vorrà interpretare come una denuncia alla società capitalistica e bancaria che uccide il popolo affamandolo... Ma Steven è Steven e fin quando farà trionfare la giustizia con sana violenza saremo tutti contenti e al diavolo il messaggio di fondo. Un peccato per la parte del Serial Killer, che ancora non ho ben capito cosa c'entri con la mafia."
Allen

Nessun commento: