B-Movies e Cinema Trash


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Gli Eredi di King Kong

Titolo Originale: Kaijū Sōshingeki

Titoli Altternativi: Destroy All Monsters, Godzilla: Destroy All Monsters

Regia: Ishiro Honda

Produzione: Giappone 1968

Genere: Kaiju

Cast: Akira Kubo, Jun Tazaki, Yukiko Kobayashi, Yoshio Tsuchiya, Kyôko Ai, Andrew Hughes

Trama: In un distante futuro, il dottor Yoshida è riuscito a confinare tutti I mostri del mondo su una remota isola, dove un equipe di professionisti si occupa di mantenerli tranquilli. La base è però soggetta a uno strano incidente che causa la scomparsa dei mostri e dell'annessa equipe, e poco dopo le città della terra cominciano a essere nuovamente attaccate dalle gigantesche creature. Ben presto la verità dietro all'incidente diventa chiara: una razza aliena sta controllando le creature, e minaccia di usarle per distruggere l'intera umanità a meno che il genere umano non si arrenda ai loro progetti di conquista...

Opinione del Club: Questo film è uno dei classici del genere Kaiju, l'ottavo della serie che doveva, nei piani della Toho, chiudere la saga del lucertolone atomico. La cosa non è andata così e da allora Godzilla è apparso in una ventina di altri film, con nostra grande gioia.

L'idea alla base del film voleva essere di prendere tutti i Kaiju e sbatterli insieme nella stessa pellicola, e in effetti la lista di tutti i mostri presenti, anche solo per un cameo, è impressionante: Godzilla, King Ghidorah, Mothra (in forma larvale), Rodan, Kumonga, Angirax, Golosaurus, Manda, Minilla, Baragon... Da notare come, nonostante il titolo, King Kong non c'entri un beneamato ciufolo.

Il film tenta onestamente di avere una trama, con risultati abbastanza minimi. Quello che succede è che alieni del pianeta X (che per qualche motivo non provengono dal pianeta X nel doppiaggio americano) controllano i mostri e li usano per attaccare le città della terra. I terrestri successivamente distruggono il meccanismo di controllo cosicché i mostri si rivoltano contro gli Xiliani, e gli alieni chiamano il loro mostro, King Ghidorah, per sconfiggere Godzilla e i suoi amichetti.

Gli Xiliani si riveleranno poi essere una razza composta interamente da sassi. Ma stiamo divagando.

Non si può fare a meno di pensare che però in un film del genere la trama sia un aspetto secondario. Quello che una persona vuole da un film del genere è la possibilità di tirare fuori l'undicenne che alberga in ognuno di noi e lasciare che egli gioisca vedendo tizi in costumi di gommapiuma distruggere a pestoni modellini accuratamente preparati per lo scopo in un tripudio di miccette e finta distruzione. Non si può dire che questo manchi.

Molto spesso nei film di Kaiju c'è una lunga parte centrale nella quale si vedono pochi mostri e troppe chiacchiere, e "Gli Eredi di King Kong" non evade dall'equazione. Tuttavia la parte è resa più movimentata da una certa quantità di finta scienza (con un sacco di lucette come nella migliore tradizione di quegli anni), qualche onesta sparatoria, qualche mostro ogni tanto e un sacco di tute da astronauta gialle cosicché le cose alla fine funzionano alla fine molto bene, e il film scorre con facilità fino al suo glorioso climax in cui i mostri della terra combattono contro King Ghidorah e i malvagi alieni vengono finalmente sconfitti.

Le considerazioni sulla qualità e il marciume sono abbastanza le stesse fatte per altri buoni fil di kaiju. Ottime le scenografie, con la solita incomprensibile cura riposta nella creazione di modellini il cui destino è solo l'essere calpestati. Difficile da giudicare la recitazione, visto che il film è stato visionato doppiato (da me in inglese, dagli altri in italiano). Il doppiaggio inglese fa sì che tutti i personaggi abbiano esattamente un unico tono di voce, ma d'altra parte, questo è un problema abbastanza comune. Ottimi alcuni effetti speciali, meno bene altri, come per esempio la scena in cui un personaggio vola giù da un palazzo, che contiene uno dei più evidenti manichini che abbiamo mai visto.

Per quanto riguarda il marciume, come al solito l'effetto gommapiuma innalza di molto il livello. Ci si aggiunge poi una certa quantità di finta scienza, con panelli di lucette e fintissime spiegazioni (Rodan è mantenuto sull'Isola da un "muro magnetico"?). In generale il film non fa mancare nulla neanche da questo punto di vista.

In definitiva, il filme si presenta come ottimo nel suo genere, e un buon modo per introdurre qualcuno al genere Kaiju. Consigliato.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno Detto:
"Questo film inizia benissimo e si conclude ancora meglio con un tripudio di mostri che combattono insieme contro quello sfintere di King Ghidora, apprezzabilissimo Angilas che combatte arditamente anche se è solo un porcospino di merda."
CapitAno

"Il film contiene la frase "Il drago di fiamme era in realtà un disco volante!" pronunciata come se fosse la cosa più normale del mondo. Ci siamo guardati e abbiamo fatto "Aaaaaaaahhh" in coro."
The RedMage

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