B-Movies e Cinema Trash


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Born to Raise Hell

Regia: Lauro Chartrand

Genere: Azione

Produzione: USA 2010

Durata: 98'

Cast: Steven Seagal, Dan Badarau, Darren Shahlavi, D. Neil Mark, George Remes, Claudiu Bleont, Calin Puia, Cosmina Pasarin, Alexandra Coman, Irina Antonie

Trama: All’indomani degli eventi dell’11 settembre il governo degli Stati Uniti resosi conto che il traffico di stupefacenti rappresentava una fonte di finanziamento per la maggior parte delle cellule terroristiche crea l’International Drug Task Force (IDTF). Le task force IDTF, che fruiscono di finanziamenti ed operano sotto la supervisione del governo degli Stati Uniti, hanno agenti operativi in tutta l’Asia e nell’Europa dell’Est. Bobby Samuels (Steven Seagal), che è a capo di un team IDTF che opera a Bucarest in Romania, ha perso di recente il suo partner, ucciso nel bel mezzo di una guerra tra bande. Ora Bobby, costi quel che costi, è intenzionato più che mai a vendicare il suo partner e a fermare un traffico illegale che include droga e donne...

Opinione del club: "Born to raise hell" è una pellicola del 2010 e ad oggi - luglio 2012 - è l'ultima fatica di Steven Seagal.

Questo lavoro appartiene alla categoria più comunemente nota come "film di merda".

Forse è un po' truce da dire così ma effettivamente questo film è affetto da tutti i peggiori difetti delle produzioni "direct to video" di Seagal dell'ultimo decennio: trama insulsa, condizioni fisiche ridicole, attori raccattati dal porno, poche e futili scene d'azione.

Quante volte sono riuscito baldanzosamente a salvare i film di Steven Seagal per la sua furia cieca nel picchiare la gente, per un collo spezzato con particolare amore per la violenza, per un sussulto regalato allo spettatore grazie ad un arto divelto anche se infilato in mezzo a storie banali, recitate col culo con controfigure che sfoggiano cuscini cuciti sotto il giubbone? Tante e non me ne pento.

Tuttavia qui risulto sconfitto, in questo film non c'è niente. L'ora e mezzo passa nell'ombra più assoluta e l'unica distrazione è spesso sentire le crepe nei coglioni che si formano ai poveri spettatori.

Steven Seagal è completamente assente e non riesco a ricordare un solo momento in cui lui tenti di picchiare qualcuno a modino e così galleggia in questa storia di droga e prostituzione in Romania in balia dello sterco in attesa dei titoli di coda.

L'unica cosa più dolorosa di vedere il nostro eroe battuto dagli anni, la gonfiura e la scarsezza cinematografica è la regia del signor Chartrand che manda con costanza allarmante scene con montaggio serratissimo di puttane che si strusciano sui pali, gangster che contano i soldi, banconote fruscianti ed altri cliches che stanno a rappresentare il mondo della malavita. Che palle. Ci stava per venire una crisi epilettica dall'odio.

Mi perdoni il lettore che avrebbe voluto leggere una recensione più dettagliata, ma qui ho voluto solo scrivere il dispiacere di un fan che nemmeno con il suo amore per il cinema d'azione - o forse proprio per quello - non riesce a sopportare un caduta così fragorosa di colui ha saputo regalare tante gioie e soddisfazioni grazie alla sua perizia nel far male alla gente.

Se siete dei romantici dell'esplosione e della violenza sincera allora evitate questo film, soffrirete di meno.
<Capitano Ano>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno detto:
"Anche i film di Steven possono essere noiosi e questo ne è la prova. Al di là comunque dell'improbabile ambientazione rumena, quello che mi è rimasto impresso di questo film era il montaggio schizofrenico che rendeva l'esperienza a tratti insopportabile."
Drugo

"Troppi rumeni."
Psychomachius

"Mah, c'è i Rumeni cattivi che uccidono e stuprano le donne bianche, c'è la mafia russa sempre più russa e cattiva, c'è Steven Seagal più imbolsito che spezza colli... Insomma, un film con uno Steven che non brilla poi troppo. C'erano anche un sacco di sboldre seminude e soldi che frusciavano. E poi...boh, credo che il film fosse tutto qui."
Felio

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