B-Movies e Cinema Trash


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House of the Dead

Regia: Uwe Boll

Genere: Horror

Produzione: Canada/USA/Germania 2003

Durata: 90'

Cast: Ellie Cornell, Ona Grauer, Jonathan Cherry, Tyron Leitso, Clint Howard, Will Sanderson, Enuka Okuma, Kira Clavell, Sonya Salomaa, Michael Eklund, David Palffy

Trama: Un gruppo di adolescenti (Rudy, Simon, Salish, Alicia, Jordan Casper, Greg, Karma, Liberty, Hugh) si reca ad un rave party organizzato su Isla de la Muerte, a poche miglia dalla Florida. I ragazzi si apprestano a prendere il traghetto, ma al loro arrivo è già partito. Si rivolgono ad un peschereccio comandato dal capitano Kirk (Jurgen Prochnow) il quale, su insistenza dei ragazzi, si offre di accompagnarli all'isola, per una cifra "inaccettabile". All'arrivo dei ragazzi, l'isola è deserta, non c'è traccia dei festeggianti, è presente solo una calma innaturale da ogni parte. Troppo tardi si scoprirà che, da duecento anni, l'isola è abitata da Castillo Hermano, un prete fanatico del XIX secolo, che fu messo al bando dalla Spagna per i suoi esperimenti sull'immortalità. Da quel momento in poi, i protagonisti diverranno vittime di un'orda di feroci zombie comandati dal diabolico prete...

Opinione del Club: House of the Dead è l'adattamento cinematografico dell'omonimo videogioco da salagiochi che andava di moda agli inizi dello scorso decennio. Avete presente quei cabinati dove non si controlla direttamente un personaggio ma si ha a disposizione una pistola e si deve sparare a schermate di nemici e mostri assortiti? Ecco era uno dei quelli.

Questo film in particolare si può dire che ha "lanciato" la carriera di regista di Uwe Boll per due motivi. Il primo è che da allora Boll si è fissato nel realizzare trasposizioni cinematografiche di videogiochi. Il secondo è che la qualità di questo film è talmente bassa che da allora Boll è stato bollato come "incapace alla regia" attirando le ire e l'odio di molti giocatori il cui timore era quello di vedere l'identità delle proprie saghe preferite rovinata dalla sua mano. Lo standard dei film successivi in effetti non si è mai alzato di molto contribuendo ancora di più alla pessima reputazione del regista.

Il film essenzialmente vuole essere uno zombie-movie leggero, in stile ironico con trama lineare, tanti combattimenti, sangue e molti zombi. Nessuna grossa pretesa. Il problema è che su questo concept Boll ha calcato troppo la mano rendendo totalmente priva d'interesse la trama con alcuni passaggi che suscitano più di una perplessità: dei ragazzi vogliono andare ad un rave su di un'isola e perdono il traghetto, allora si fanno trasportare da un perschereccio per più di 1000$?! Uno "stratagemma" per farli arrivare in ritardo e trovare il rave deserto con strane presenze.

Inoltre per metà film non accade più di tanto se non seguire la scampagnata dei protagonisti così vogliosi di andare ad un rave per il quale sono disposti ad aprire un mutuo. Si presume che Boll volesse creare suspence, presentando piano piano indizi inquietanti e poi facendo uscire gli zombi in massa all'improssivo; ed in un certo senso accade proprio così però le presunte situazioni inquietanti risultano talmente banali che ne esce solo un gran piattume. Del resto come può risultare inquietante un pescatore che ti dice: "Non andate sull'isola maledetta... E' maledetta!".

Ne dedurrete che anche i dialoghi non sono propriamente brillanti ma rimangono spesso sotto limite della decenza o della sensatezza. Di conseguenza i vari personaggi risultano mal caratterizzati o in certi casi anche dementi per le assurdità che dicono: si prova indifferenza, se non addirittura odio tanta è la loro totale mancanza di carisma.

Quando però gli zombie finalmente iniziano ad invadere lo schermo è un susseguirsi d'inseguimenti e combattimenti tutto sommato divertenti che compensano l'estrema analità del film. Non che la qualità migliori improvviamente però almeno da qui in poi entra in azione la "regia creativa" di Boll che lo ha decretato uno dei peggiori registi di sempre! In particolare la maggior parte degli effetti speciali vengono concentrati in dieci-quindici minuti di combattimento dove i protagonisti armati fino ai denti affrontano un'orda di zombi in un cimitero. E' così tutto un susseguirsi di scene al rallentatore, con proiettili vaganti e inquadrature dinamiche in stile The Matrix (in bullet time per intenderci). Continuamente poi vengono mostrate brevi sequenze a caso del videogioco soprattutto nei cambi di scena, tecnica che confonde lo spettatore e lo lascia alquanto perplesso su ciò che sta accadendo. La ciliegina sulla torta è però quando i personaggi muoiono e la telecamera inizia a roteare intorno a loro e tutta l'immagine dissolve nel rosso. Ci mancava solo la scritta: "Game over - Insert coin to continue" e sembra di essere in sala giochi!

In definitiva House of the Dead è un film divertente, non tanto per la sua bontà ma più per il motivo opposto: il film è talmente fatto male da essere emblematico, quasi un'icona del trash se vogliamo. La disponibilità di mezzi e di soldi (perché per questo film Owe Boll ne aveva) sfruttata male, usando troppi effetti speciali a caso nella seconda metà del film e generando così tante scene fracassone e ridicole. Insomma se un giorno avrete voglia di assaporare l'essenza del cinema di Owe Boll vi consiglio di farlo con questo film. Ovviamente dovrete farlo con lo spirito giusto.
<Il Drugo>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:

Hanno detto:
"Per essere di Uwe Boll, era un brutto film? Tutto sommato no, almeno non era troppo noioso. In generale, era un brutto film? Mah, anche sì. Inquadrature a caso, spezzoni dal videgioco, recitazione a tratti non brillante, trama un po' così, e finale incomprensibile, che doveva essere a merda ma invece si rivela solo a cazzo perché si devono fare audaci speculazioni per capire che diavolo sia effettivamente successo."
TheRedMage

"Non mi è dispiaciuto per nulla e poi c'era Clint Howard che faceva una fine orrenda."
CapitanAno

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