B-Movies e Cinema Trash


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Indio Black, sai che ti dico? Sei un gran figlio di...

Titoli Alternativi: Adios, Sabata!

Produzione: Italia/Spagna 1970

Durata: 104'

Genere: Western

Regia: Gianfranco Parolini

Cast: Yul Brynner, Dean Reed,Ignazio Spalla,Gérard Herter,Sal Borgese,Franco Fantasia,Joseph Persaud

Trama: Il messico è ancora una provincia dell'impero austriaco di Massimiliano, ma la resistenza messicana si sta organizzando e sempre più focolai di ribellione scoppiano nelle città. Il capo della rivoluzione, Ocaño, (Franco Fantasia) incarica Escudo (Ignazio Spalla), un messicano ribelle, di derubare un ingente carico d'oro che sarebbe partito, pochi giorni dopo, da un forte austriaco. Per aiutare Escudo e i suoi uomini nell'impresa, Ocaño li affianca ad Indio Black (Yul Brynner), un formidabile pistolero, anche se "gringo". Al gruppo si unirà anche Ballantine, un vecchio amico di Indio Black. Giunti sul luogo della rapina però, qualcuno li precede: altri messicani si impossessano del carico. Non riconoscendoli, Indio Black e Escudo attaccano e uccidono quelli che sembrano guerriglieri. Dopo aver vinto lo scontro, si impossessano del carro con l'oro e cercano di capire di più su quello che è successo: i guerriglieri infatti erano austriaci travestiti. Mentre portano l'oro da Ocaño, oro che serviva per comprare altre armi per la rivoluzione, vengono a sapere però che la rivoluzione è quasi conclusa: gli austriaci si stanno ritirando quasi dappertutto, perciò i 5 sopravvissuti decidono di dividersi l'oro piuttosto che consegnarlo e farlo finire chissà dove a rivoluzione conclusa.

Opinione del Club: Aprirò come spesso faccio questa recensione con una piccola curiosità che riguarda questo film: questa pellicola fu girata dal regista, Gianfranco Parolini, immediatamente dopo "Ehi, Amico, C'È Sabata, Hai Chiuso!" e immediatamente prima di "È Tornato Sabata... Hai Chiuso un'Altra Volta", entrambi con Lee van Cleef a interpretare il pistolero Sabata. Il pubblico, o forse la produzione, decise immediatamente che questo film doveva far parte con gli altri due di una sorta di trilogia di Sabata, nonostante la completa assenza (nella versione originale) sia di personaggi di nome Sabata, sia di Lee van Cleef - infatti, come si evince dal titolo, il film narra delle vicende di un pistolero di nome Indio Black, interpretato da Yul Brinner.

Questo è stato prontamente aggiustato nella traduzione inglese. Infatti la distribuzione americana, probabilmente confusa dalla presenza di un film privo di Sabata all'interno della trilogia di Sabata, decise prontamente di "affiustare" il nome del personaggio di Yul Brinner, nonché il titolo, tant'è che il film venne distribuito negli Stati Uniti, e in effetti in ogni altra traduzione, con titoli come "Adios, Sabata!"

Detto ciò, "Indio Black, Sai che ti Dico... Sei un Gran Figlio di..." si è dimostrato uno spaghetti western valido, con forse un po' troppa insistenza sui personaggi di supporto comico, e con un casting a nostro avviso un po' discutibile, ma andiamo per ordine.

Il film si apre con la classica scena che introduce il personaggio principale come un abile pistolero. Dopo la solita introduzione nella quale il nostro eroe fa fuori un tizio a caso di fronte alla folla in delirio, si comincia a spiegare l'ambientazione, oavevavvero, un Messico ancora sotto il controllo dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo. Siccome gli austriaci sono persone distinte, l'antagonista di turno, avrà un imbarazzante monocolo e un galeone in miniatura con cannoni che sparano davvero, che abbiamo piuttosto apprezzato nonostante la pacchianeria.

La resistenza messicana ingaggia Indio per trafugare dell'oro. Lungo la strada Indio e i messicani inviati ad aiutarlo incontrano Ballantine, un vecchio amico di Indio Black, e decidono di portarselo dietro. In effetti Indio Black e Ballantine hanno dinamiche un po' strane a metà strada tra l'amicizia e il cercare costantemente di fregarsi l'un l'altro, quindi non si capisce esattamente perché il gruppetto decide di portarselo appresso.

Cominciano anche a questo punto una serie di battute di bassa lega a proposito di come uno dei messicani fosse un "uomo con tre palle" perché possedeva tre sfere d'acciaio che era in grado di scagliare con grande precisione coi piedi grazie a delle scarpe appositamente sagomate. Non possiamo esimerci dall'apprezzare l'originalità.

In effetti non è l'unico modo in cui il film cerca di essere originale, regalandoci tra le altre cose oltre a qualche ulteriore tamarrata tecnologica oltre al galeone (come il fucile di Indio Black), un messicano danzatore di flamenco e un duetto di piano tra Indio Black e Ballantine, che a quanto pare sono soliti dilettarsi in qualche sonata di Schubert quando non cercano di derubarsi a vicenda.

In generale la pellicola si dimostra piuttosto divertente, facendo forse leggermente troppo affidamento sulle peculiarità dei personaggi, come quelle appena citate, per evitare che lo spettatore si annoi troppo durante una parte centrale del film forse leggermente noiosa dal punto di vista della trama in quanto tale. Va detto che però nonostante ciò il film si risolleva con una lunga parte finale nella quale la trama si risolve durante l'assalto alla fortezza del Colonnello Skimmel, altresì noto come il tizio col monocolo di cui sopra, con accion a raudales e continui colpi di scena fino al trionfo del nostro Indio Black.

In tutto questo forse la pecca maggiore del film è che il personaggio di Yul Brinner tende un po' a scomparire in mezzo alla calca degli altri personaggi, spesso molto caratterizzati, che gli si affiancano. In generale il personaggio di Indio Black non risulta particolarmente memorabile nonostante le buone premesse, e abbiamo avuto la distinta impressione che forse altri attori avrebbero saputo dare al personaggio una maggiore freschezza.

Ad ogni modo nonostante alcune pecche il film è sicuramente di buon livello e non annoia mai. Consigliato a tutti gli amanti dello spaghetti western.
<The RedMage>


Voto del Club:


Qualità Cinematografica:

Livello di Marciume:


Hanno Detto:
"Film medio, bella la storia ma con un protagonista secondo me veramente anonimo... Non credo che Yul sia riuscito a dare il meglio di sé in quel ruolo. Comunque film apprezzabile."
Psychomachius

"Non ha riscosso molto successo perchè è stato visto dopo Keoma, ma io l'ho apprezzato."
CapitAno

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